Potatura

Pubblicato: 13 Giugno 2009 15:45

DiLei

Redazione

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A cosa serve

A conservare la salute della pianta e garantire un certa qualità estetica ; gli interventi più semplici sono l’eliminazione di rami secchi , malati o rotti che rappresentano il punto di attacco dei parassiti e la rimozione di infiorescenze disseccate . I rami deboli e sottili raramente portano fiori e frutti e vanno perciò recisi. Il principio generale è quello di eliminare alcune gemme della pianta al fine di stimolarne altre in riposo. Ma sono poche le piante che richiedono interventi radicali: è buona norma non potare troppo .

 

Interventi ricorrenti

Normalmente la potatura si effettua sulle piante da esterno , per le piante da appartamento le operazioni di potatura sono riconducibili alla eliminazione di foglie e fusti malati o deformati o appassiti. Oltre ai tagli dei rami , rientrano in questa operazione anche la spuntatura , il diradamento di fiori e frutti , la piegatura e la torsione dei rami .

Rimonda
Eliminazione di rami secchi, malati o rotti e delle infiorescenze disseccate.

Cimatura
Asportazione dell’apice della ramificazione principale delle specie erbacee allo scopo di ottenere piante più ramificate e quindi più folte.

Spollonatura
Eliminazione dei getti radicali, detti polloni, che sottraggono vigore alla pianta; questi sono tipici di alcune piante arboree come i tigli.

Mondatura
Si esegue sulle piante d’appartamento ed è un insieme di operazioni riconducibili alla eliminazione di foglie malate o deformate o appassite e di fiori secchi.

Spuntatura
Si esegue sulle piante d’appartamento, consiste nel tagliare le punte delle foglie secche al di sopra del tessuto sano della foglia.

Dare una forma ad alberello
Eliminate i getti laterali alla base, lasciando solo il fusto che appare più vigoroso, e cimate le foglie sporgenti.

 

Come potare

Il taglio deve essere netto , senza sfilacciature della corteccia: così si rimargina velocemente riducendo il rischio di malattie. Il punto giusto è appena sopra una foglia o il nodo , con un’inclinazione dall’alto verso il basso e in diagonale, per evitare ristagni d’acqua piovana e successivi marciumi. Eliminate anche i piccoli tronconi di ramo perché disseccano.

Se si interviene su piante colpite da malattie fungine , è opportuno trattare le lame (ben affilate) degli attrezzi usati con sostanze disinfettanti

 

Quando potare

Alberi e sempreverdi
Conifere : in marzo-aprile solo se si biforcano, eliminando il germoglio più debole. Altrimenti si rimuovono i fiori secchi e i rami malati, danneggiati o morti.
Sempreverdi a foglia larga : a fine estate-inizio autunno, per consentire ai giovani germogli di irrobustirsi. Una potatura anticipata stimolerebbe la pianta ad emettere tanti germogli che subirebbero danni durante l’inverno

Arbusti
Se la fioritura è primaverile , su rami della stagione vegetativa precedente ( la corteccia è marrone a differenza di quella verde dei rami nuovi), si potano appena appassiscono i fiori, per consentire alla pianta di produrre nuovi rami che potranno irrobustirsi prima dell’arrivo della stagione invernale.
Se la fioritura è sui rami nuovi , la potatura si esegue a fine autunno o a fine febbraio. In genere questo tipo di arbusto va potato dal 2° o 3° anno; prima, si possono eliminare i rami rotti o malformati.

Rampicanti senza fioritura
Se le foglie sono decidue (cadono alla fine della stagione vegetativa, lasciando spoglia la pianta nel periodo invernale) si potano in inverno.
Se sono sempreverdi , si potano all’inizio della primavera.

Rampicanti con fioritura
Vengono potati in base al periodo di fioritura.

Siepi
Per ottenere una crescita regolare e rigogliosa, i germogli vanno tagliati , nei primi 2-3 anni, per la metà della loro lunghezza. La forma trapezoidale , con la base più ampia che si restringe di 10 cm ogni metro di altezza, consente alla parte bassa di avere luce e aria, evitando il diradamento.

 

Potare le rose

In generale la potatura va eseguita prima della ripresa vegetativa , ma mai in caso di freddo intenso. Inoltre, è consigliata la cimatura dei fiori appassiti per favorire l’emissione di nuove fiorescenze.

Rose arbustive non rifiorenti
Dopo la fioritura, si accorciano i rami di un terzo della loro lunghezza.

Rose arbustive rifiorenti
Si potano dal secondo anno dell’impianto, all’inizio di primavera, accorciando i fusti di un terzo.

Rose a cespuglio a grandi fiori
Si esegue ogni anno, in primavera, a 20-30 cm da terra; più si accorceranno i fusti, tanto più saranno grandi i fiori, ma meno numerosi.

Rose tappezzanti
In primavera, si esegue una leggera cimatura per mantenere ordinata la vegetazione.

Rose rampicanti
A inizio primavera, si potano i rametti secondari, si accorciano quelli laterali lasciando 3 gemme a rametto e si eliminano quelli principali quando non producono più fiori.

Rose sarmentose
Al termine della fioritura, si recidono alla base del terreno i rami principali e si legano a dei supporti quelli giovani.

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