Simbolo del Rinascimento cremasco, Palazzo Zurla De Poli è una dimora nobiliare di grande classe: si trova nel centro storico della città, culla dell’arte e della cultura in passato proprio come oggi. Cinta da un bel giardino, la villa ha un aspetto assai modesto ad una prima occhiata. Ma è al suo interno che il lusso la fa da padrone, tra affreschi meravigliosi e ampie sale di rappresentanza. Scopriamo insieme la sua storia e l’incredibile fascino che ancora sprigiona.
Indice
Dove si trova Palazzo Zurla De Poli
Siamo nel centro storico di Crema, dove il Rinascimento ha lasciato segni indelebili: questa graziosa cittadina lombarda, lontana dal caos e dal traffico della tentacolare Milano, è un gioiellino che merita assolutamente una visita. I suoi edifici più belli ne fanno il luogo perfetto per chi cerca arte, storia e cultura. E una delle attrazioni più affascinanti della città non può che essere proprio Palazzo Zurla De Poli, incastonato tra via Tadini e via Bottesini: la proprietà, cinta da un rigoglioso giardino piantumato, si affaccia su entrambe le strade con le sue due sobrie facciate, che nulla fanno presagire di ciò che si potrà ammirare all’interno.
Palazzo Zurla De Poli, la storia
Questa splendida villa dagli echi rinascimentali affonda le sue radici indietro nei secoli: venne costruita nel 1520, sulle fondamenta di un antico torrione medievale da tutti conosciuto con il nome di El Zorla. All’epoca della sua realizzazione, la città di Crema era sotto il dominio della Serenissima, di cui si sente l’influenza in numerosi monumenti storici della zona. La dimora fu voluta da Leonardo Zurla, che la progettò per la sua nobile famiglia: in origine doveva essere un villino di caccia, realizzato secondo i canoni cinquecenteschi lombardi.
Nacque così Palazzo Zurla De Poli, capolavoro del Rinascimento lombardo: divenne ben presto il luogo di ritrovo degli artisti locali, uno dei principali centri culturali di Crema e dintorni. Un carattere che non perse mai, nonostante il passare dei secoli abbia visto scemare le occasioni di incontri artistici. Di recente, un’importante opera di restauro ha riportato la villa al suo splendore originario, e la famiglia De Poli – che ne è la storica proprietaria – l’ha riaperta al pubblico, offrendo ai visitatori un’opportunità imperdibile per ammirare un frammento di storia della città di Crema.
Il giardino e gli interni
Palazzo Zurla De Poli si apre su un bellissimo giardino, con prato all’inglese e grandi alberi a fare ombra: la corte degli anni ’30 offre uno spazio espositivo all’aria aperta che viene spesso utilizzato per mostre e riunioni, nell’incanto dei colori e dei profumi che scandiscono ogni stagione dell’anno. Lo sguardo si volge immediatamente alla facciata della dimora nobiliare, semplice ma elegante, caratterizzata da uno stile cinquecentesco che ha sempre prediletto linee pulite, a favore di uno sfarzo che si può vivere solamente varcando la soglia.
Ed è proprio quello che facciamo, per andare alla scoperta del fascino incredibile degli interni di Palazzo Zurla De Poli. Il piano nobile è suddiviso in quattro ampi saloni, ciascuno riccamente decorato e arredato con mobili d’epoca e materiali di gran pregio. Il più importante è il Salone d’Onore, un ambiente sontuoso impreziosito da un imponente camino monumentale, che celebra il valore militare di Evangelista Zurla (il quale combatté nella battaglia di Lepanto). Sulla volta, una serie di 12 lunette cingono il l’affresco di Amore e Psiche, i due celebri innamorati.
La scena centrale ritrae invece un lauto banchetto, ed è il motivo per cui la sala venne chiamata per lungo tempo con il nome di Salone del Convito. L’opera sarebbe attribuibile al grande artista Giovanni Battista Castello, detto Il Bergamasco. Gli altri saloni contengono scene a tema sacro e arredi meravigliosi. La Sala Carlo V presenta una serie di dipinti che narrano la vita di Naaman il Siro. Vi è anche un affresco di Carlo V, Gran Maestro dell’Ordine del Toson d’oro, raffigurato come un sovrano seduto sul trono che indossa la corona decorata con il globo crucigero e il collare dell’ordine.
Non meno affascinanti sono gli affreschi della Sala Aurelio Buso, che prende il nome proprio dal loro autore, l’artista cremasco Aurelio Buso de Capradossi: rappresentano alcuni episodi tratti dalla famosa parabola del Figliol Prodigo, contenuta nel Vangelo di Luca. Infine, la Sala Patriarchi è arricchita da affreschi che raccontano 11 episodi tratti dal libro della Genesi. Tutte le scene sono rappresentate come finti arazzi, con decori caratterizzati da lunghe frange su cui si posano uccellini neri, come nello stemma di famiglia.
Palazzo Zurla De Poli è insomma un vero gioiello tutto da scoprire, ma anche un rinnovato punto di riferimento per chi ama l’arte e la cultura. Dopo essere stato rimesso a nuovo nel 2020, infatti, è tornato ad ospitare importanti artisti, mostre, manifestazioni ed eventi di ogni tipo, diventando uno dei principali poli culturali della città di Crema. Da salottino letterario e artistico che era in origine, dunque, la splendida dimora nobiliare è ancora oggi luogo d’incontro perfettamente inserito nel tessuto urbano e sociale.
Come visitare Palazzo Zurla De Poli
Sono tanti gli appuntamenti che si svolgono tra le mura (o negli splendidi giardini) di Palazzo Zurla De Poli, e rappresentano l’occasione perfetta per sbirciare le incredibili opere d’arte e gli ampi saloni che lo caratterizzano. Ma è anche possibile organizzare una visita guidata: il calendario delle aperture è piuttosto ricco, e ciascun tour ha una durata di un’ora, durante la quale una guida laureata in storia dell’arte – spesso accompagnata dai proprietari della villa – offrirà tante informazioni e curiosità sugli incantevoli capolavori racchiusi tra le sue sale.
Le visite guidate sono aperte a tutti, previa prenotazione obbligatoria. L’ingresso ha un costo di 10 euro a persona, mentre è gratuito per i bambini al di sotto dei 12 anni. Infine, Palazzo Zurla De Poli offre la possibilità di prenotare la location per eventi aziendali, talk, workshop, laboratori e corsi di ogni tipo, ma anche per mostre ed eventi culturali, per presentazioni e sfilate, per ricevimenti esclusivi e per shoot video e fotografici.