Faro Capel Rosso, tra natura selvaggia e interni esclusivi

Dove il rumore del mare e del vento fanno da musica: una magia che dura da oltre 140 anni

Pubblicato: 23 Aprile 2024 21:48

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Sull’estrema punta Sud dell’Isola del Giglio, Punta Capel Rosso, in un luogo di silenzi e fascino unico, abbracciato da un’area dal grande valore naturalistico, quale il parco nazionale dell’arcipelago toscano (Riserva MAB Unesco Isole di Toscana), sorge Faro Capel Rosso.

La struttura, costruita nel 1883 dalla Marina Militare per illuminare la parte meridionale dell’isola, è formata da una torre bianca che si innalza davanti alla parte centrale, un edificio rettangolare a righe bianche e rosse affacciato sul mare.

La semplicità autentica, il richiamo della storia, il fascino di una natura incontaminata, tempo per dedicarsi a se stessi in fuga dalla frenesia quotidiana, sono gli elementi che donano un’identità unica a questo luogo imperdibile e profondamente ancorato ad atmosfere speciali.

Qui sono state girate alcune scene de La grande bellezza, il film scritto e diretto da Paolo Sorrentino che ha vinto il Premio Oscar come Miglior pellicola in lingua straniera.

Faro Capel Rosso: dove si trova e la storia

Il Faro Capel Rosso sorge in un avamposto di grande bellezza che troviamo all’estremo Sud dell’Isola del Giglio, a Punta Capel Rosso, luogo di silenzi e di storie antiche da cui prende il nome. Un sentiero lastricato e scalini intagliati nella roccia conducono al Faro, rosse le tinte dell’edificio e le striature della roccia, che in questa cornice suggestiva si uniscono ai colori brillanti della macchia mediterranea incontaminata.

La struttura, costruita nel 1883 dalla Marina Militare (all’epoca denominata Regia Marina) per l’illuminazione della parte meridionale dell’isola, è formata da una torre bianca a sezione ottagonale che si eleva davanti alla parte centrale della facciata orientata verso il mare. La Lanterna si innalza a 90 metri sul livello del mare ed ha un’ottica rotante con una portata di 23 miglia.

L’edificio a righe bianche e rosse e pianta rettangolare, disposto su due livelli, ospitava gli alloggi dei guardiani prima dell’automatizzazione negli anni 80. L’ultimo farista è stato Luigi Baffigi che ha vissuto al Faro per 37 anni. Dato in concessione nel 2016 alle sorelle Mura, tre imprenditrici fiorentine che hanno attuato una sapiente e accurata opera di recupero e riqualificazione, terminata nel 2021, questo faro è diventato meta di soggiorni esclusivi nel rispetto del patrimonio storico e naturalistico.

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
L’edificio a righe bianche e rosse di Faro Capel Rosso

Affascinanti le origini del nome Capel Rosso, che affondano le radici in ben due leggende. La prima riguarda il corsaro Khair al-Dīn, chiamato anche il “Terrore del Mar Tirreno” o Barbarossa, che nel 1544 rase al suolo il paese deportando gli abitanti (all’epoca solo 1200) e lasciando, di fatto, l’isola spopolata. Tempo dopo, furono i Medici a ripopolare l’isola. Gli attacchi dei pirati continuarono nei secoli successivi, anche se non con la stessa devastante crudeltà del Barbarossa.

Una seconda leggenda narra di una ragazza di nome Marsilia, di origini senesi, conosciuta per i suoi capelli rosso fuoco con cui incantava chiunque. Anche a quell’epoca i pirati saccheggiavano frequentemente l’isola del Giglio e durante uno degli assalti rapirono la donna portandola in dono al Sultano. Grazie alla sua avvenenza e alla sua innata astuzia, Marsilia riuscì a diventare la preferita di Solimano il Magnifico e presto divenne Rossellana la Sultana. In seguito divenne rispettata e riverita e in suo onore l’attuale promontorio venne chiamato “Capel Rosso”.

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Faro Capel Rosso

Faro Capel Rosso: la struttura

Faro Capel Rosso è una struttura autentica e allo stesso tempo semplice con i minimi comfort necessari, proprio per dare modo agli ospiti di concentrarsi su ciò che li circonda, fare in modo che possano riacquistare la cognizione del tempo. Un tempo non fatto per rincorrere ma per ritrovare se stessi, la semplicità, la contemplazione della natura.

Leggere un libro, fare meditazione, o dipingere, seduti sulla terrazza del faro o su uno scoglio. Qui la natura è imponente. Ci sono piante dalle mille proprietà, minerali, uccelli che hanno scelto questa parte dell’isola per sentirsi protetti e procreare, c’è il passaggio dei cetacei.

Soggiornare al Faro Capel Rosso è un’esperienza esclusiva, per “viaggiatori in fuga” che in questa isola dell’arcipelago toscano, proprio di fronte all’Argentario, si concedono il lusso di fermare il tempo circondati solo dalla potenza e dalla maestosità della natura, per un viaggio tra le emozioni più intime.

 

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Relax assicurato a Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Tramonto a Faro Capel Rosso

Le quattro suite che ospitano i viaggiatori sono state restaurate mantenendo il fascino all’insegna dell’autenticità, e sono caratterizzate da un’austera semplicità, grazie all’impiego di materiali vivi quali la pietra dei pavimenti, le travi in legno, il granito.

 

 

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Altri dettagli degli interni di Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Una delle camere di Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Stanza Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Una delle camere di Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Una delle camere di Faro Capel Rosso

Tutte le camere sono state arredate rispettando la vocazione della struttura, mantenendo il fascino e l’eleganza originari ed oggi raccontano la storia passata. Alcuni arredi originari, come i letti militari dell’epoca, sono stati restaurati e rimessi in uso.

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Gli interni di Faro Capel Rosso

 

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Gli spazi interni di Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Un dettaglio degli interni di Faro Capel Rosso
Fonte: Ferdeghini Comunicazione
La vista mare di Faro Capel Rosso

Il ristorante accompagna l’ospite in un percorso tra i sapori e i profumi del territorio, proponendo piatti che evocano antichi ricordi. Il tempo da dedicare a se stessi nel silenzio, leggendo un libro o contemplando il mare, può essere affiancato da attività rigeneranti come escursioni naturalistiche e percorsi per conoscere la flora e la fauna locali, oltre a cooking class per scoprire i sapori locali giocando con gli ingredienti.

Non mancano poi esperienze di degustazione, ad esempio, in un bellissimo vigneto biologico, a picco sul mare o, ancora andando alla scoperta del miele e dell’olio dell’isola. Oltre a percorsi trekking è possibile programmare un giro dell’isola in barca a vela andando a esplorare spiagge e calette raggiungibili solo via mare.

Faro Capel Rosso ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino (e nel videoclip di Enrico Nigiotti)

La bellezza di Faro Capel Rosso è stata immortalata anche sul grande schermo: qui sono state infatti girate alcune scene del film Premio Oscar La Grande Bellezza scritto e diretto da Paolo Sorrentino. Le scene ambientate al mare, dove il protagonista Jep (interpretato da Toni Servillo) conosce il suo unico grande amore, sono state girate proprio sull’Isola del Giglio.

La lanterna rappresenta nel film l’icona del ricordo d’infanzia, anzi di una tenera adolescenza con quel primo e delicatissimo amore sbocciato sul mare quando il protagonista era giovanissimo. E lei, la ragazza dalla chioma bionda, sale verso la grande casa del faro, che è un simbolo del ritorno alle origini, metafora del film.

Il fascino del Faro Capel Rosso ha fatto inoltre da sfondo al videoclip del brano Nonno Hollywood con cui il cantautore livornese Enrico Nigiotti ha partecipato nel 2019 al Festival di Sanremo.

Fonte: Ferdeghini Comunicazione
Faro Capel Rosso

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963