Avete mai sentito parlare della Selaginella? Una delle piante più belle da curare, che non richiede assolutamente molte attenzioni e che stupisce per i suoi colori particolari. Appartiene alla famiglia delle Selaginellaceae, con tante specie di piante sempreverdi. Talvolta viene coltivata per la copertura dei tappeti erbosi, così come pianta rampicante: è molto decorativa ed è nota per essere una delle piantine di Natale da regalare (o regalarsi) all’occorrenza. Ma come si cura la Selaginella? Quali sono le accortezze di cui ha bisogno per prosperare? Vediamole tutte.
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Selaginella, cos’è e caratteristiche
La prima cosa da sapere è che non esiste un’unica varietà di Selaginella, bensì moltissime da poter scegliere: per esempio, la Selaginella lepidophylla, che è conosciuta con i nomi di Rosa di Gerico o Pianta della Resurrezione. O ancora la Selaginella denticulata, che presenta delle piccole ramificazioni e foglie verdi. Menzioniamo ancora la Selaginella kraussiana, la cui crescita è piuttosto veloce, o la Selaginella martensii. Estremamente diffusa è la Selaginella uncinata, che può incorrere in alcuni problemi di cui parleremo.
Originaria delle foreste umide tropicali, molte delle specie di Selaginella provengono dall’Africa, dall’Australia o ancora dall’America meridionale. Per quanto riguarda le sue foglie, sono molto piccole e di un colore verde brillante che ravviva gli ambienti o gli esterni. Il plus è che questa piantina è ideale da coltivare e regalare a Natale: la chioma è lussureggiante, e tra l’altro non è una pianta che supera di solito i 30 centimetri. Tra le varietà più diffuse troviamo la kraussiana e la martensii.
Come curare la Selaginella
Come coltivare la Selaginella? Abbiamo due scelte: in piena terra oppure in vaso. In inverno, poi, consigliamo di tenerla in casa, anche perché predilige una temperatura sui 16 gradi. Talvolta la cura di questa pianta varia in base alla specie: per esempio, ce ne sono alcune che sono riuscite ad adattarsi a vivere in condizioni di aridità. Ecco perché si fa riferimento a queste specie con il soprannome di “pianta della resurrezione”.
Come anticipato, non sono piante molto grandi, anzi, ma comunque la loro crescita è notevole per via delle ramificazioni e radici. Il fusto, invece, non presenta nodi e internodi. Questa pianta non produce inoltre fiori. Dal punto di vista delle cure colturali, non richiede nulla di particolarmente difficile da fare, ed è il motivo per cui è tanto amata e scelta per la casa: è bella da vedere, ideale anche per coloro che hanno il pollice nero o che comunque non sono grandi appassionati ed esperti di giardinaggio.
Quando e quanto irrigare la Selaginella?
Qual è l’ambiente preferito dalla Selaginella? Ben drenato. Deve essere innaffiata frequentemente per mantenere un substrato umido, ma non zuppo. Di conseguenza dobbiamo cambiare le nostre abitudini di innaffiatura in base alla stagione: in primavera e in estate, quando la pianta è in piena crescita, spesso si rende necessario innaffiare ogni 2-3 giorni, soprattutto se il clima è caldo e secco. Il discorso cambia in autunno e in inverno, quando l’irrigazione viene ridotta a una volta ogni 5-7 giorni, ma il terreno non deve mai asciugarsi completamente. Consigliamo di usare acqua a temperatura ambiente e non calcarea.
Un piccolo consiglio per chi la tiene in casa, dove l’aria è tendenzialmente più secca: nebulizziamo le foglie con acqua non calcarea ogni 1-2 giorni. Ci sono poi dei segnali che ci aiutano a comprendere lo stato della nostra Selaginella. Per esempio, se le foglie iniziano a ingiallire o a marcire, è segno che il terreno è troppo bagnato. Al contrario, la pianta può anche soffrire per mancanza d’acqua: le sue foglie, in questo caso, appaiono molto secche.
Come coltivare la Selaginella in vaso
Quando e come coltivare la Selaginella in vaso? La prima cosa da fare è avere a disposizione un terriccio non calcareo, a base di torba. Per quanto riguarda il vaso, deve essere possibilmente di terracotta: il motivo è semplice, poiché ci troviamo di fronte a un materiale poroso, che quindi consente al terreno di “respirare”. Tra i vantaggi, riduce il rischio di marciumi radicali e crea un equilibrio migliore tra l’umidità del terreno e l’aria, aspetto ideale per la Selaginella.
Cosa non sopporta? Né le temperature estremamente rigide, né il caldo intenso. Ecco perché di solito viene coltivata in un luogo fresco: scegliamo una posizione in cui non ci sono correnti o sbalzi d’aria, magari ombreggiata quando fa troppo caldo. Altra cosa a cui prestare molta attenzione: mai mettere la Selaginella alla luce diretta del sole, ma è preferibile una zona luminosa. Per quanto riguarda il rinvaso, invece, se si rende necessario, è meglio farlo in primavera. Invece, per la moltiplicazione, è possibile asportare le talee direttamente dal fusto. Il periodo migliore per farlo? In primavera o in estate. In primavera è anche bene potare i rami, soprattutto quando sono troppo lunghi.
Come concimare la Selaginella
Il terreno della Selaginella dovrebbe sempre essere umido e ben drenato, magari composto da muschio o sfagno. Per il concime, possiamo usare quello per piante verdi: contiene, infatti, microelementi come ferro, manganese e zinco, utili per mantenere il fogliame verde e sano. Ovviamente possiamo anche propendere per un fertilizzante liquido bilanciato, per apportare azoto, fosforo e potassio, tutte sostanze necessarie per la crescita sana della pianta. La concimazione va effettuata nel periodo primaverile ed estivo, mentre va sospesa in autunno e in inverno.
Malattie e parassiti della Selaginella
Come ogni pianta, anche la Selaginella può essere incline ad alcune problematiche, sebbene non venga attaccata spesso dai parassiti, anzi. Tutt’altro. Rispetto ad altre specie, se ben curata e ben tenuta, non presenta alcun problema: l’unico aspetto a cui prestare attenzione è il ristagno idrico, quindi il marciume. Di solito le foglie appassiscono a causa dello stress da siccità o perché innaffiamo troppo. Per il resto, è davvero una delle piante migliori da curare, e dona quel tocco speciale a qualsiasi ambiente. Facile da mantenere, è molto resistente e longeva: con i consigli che abbiamo dato, e tutti quei piccoli accorgimenti che fanno la differenza, possiamo arredare la nostra casa con le piante in modo “wow” con tanti vantaggi.