Chi è Tarcisio Bernasconi, marito di Fiammetta La Guidara

Tarcisio Bernascioni, marito di Fiammetta La Guidara, è direttore sportivo della squadra corse "Cupra Racing"

Il mondo dello sport ha perso la giornalista Fiammetta La Guidara, professionista molto stimata, con una lunga carriera ricca di successi, e ha lasciato il marito Tarcisio Bernasconi, direttore sportivo della squadra corse “Cupra Racing”.

Quella di Fiammetta e Tarcisio era la condivisione di un lavoro ma anche di una passione: i due infatti gestivano la Scuderia del Girasole di Vergiate e seguivano insieme ogni gara che vedeva impegnata la loro squadra.

La loro storia d’amore, nata tra le piste delle moto, era stata suggellata dal matrimonio il 25 maggio del 2019 a Varese a Villa Ponti, già cornice delle nozze di Filippa Lagerback e Daniele Bossari.

Il loro fu definito il “matrimonio da corsa” dell’anno, vista la comune attività dei due protagonisti nel mondo del motorsport e la presenza di tanti invitati che di solito si incontrano in pista, primo fra tutti Gian Carlo Minardi, fondatore del team Minardi di F1, che ha celebrato le nozze.

“Sono felice di essermi sposato a Villa Ponti, nella mia città – aveva dichiarato lo sposo -. Ho potuto far apprezzare i nostri bei posti ad amici che ancora non li conoscevano”.

La sua vita è sempre stata dedicata ai motori: dopo dei brevi trascorsi da pilota, Tarcisio Bernasconi si occupa da anni di gestire le attività sportive del marchio Seat, oggi Cupra, con cui ha vinto cinque titoli italiani e oggi è anche promotore del nuovo campionato italiano Tcr Dsg Endurance.

Il 2021 era iniziato per lui con una bella notizia: il 19 gennaio è stato nominato membro della Commissione Velocità di ACI Sport, dal Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani, con il favore del presidente della Commissione Gian Carlo Minardi. Per Bernasconi un’altra tappa importante del suo percorso automobilistico. Inoltre, nel novembre 2020, ha vinto per il terzo anno consecutivo il TCR Italy – Touring Car Championship, Campionato italiano di auto turismo.

“Se mi hanno considerato vuol dire che in questi anni ho costruito qualcosa di buono, mi gratificano delle mie capacità, di quello che sono riuscito a fare – aveva dichiarato il manager dopo la sua nomina – . Sono contento di poter mettere la mia esperienza a disposizione di tutti, posso portare alla Commissione tanti problemi che sento dai piloti e qualche idea buona, per svilupparle insieme”.