GF Vip, perché Sonia Bruganelli è la scommessa vinta di quest’edizione

Opinionista outsider del GF Vip, Sonia Bruganelli si sta rivelando la carta vincente di quest'edizione del Grande Fratello Vip

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Diretta, pungente, talvolta scomoda. È così che Sonia Bruganelli si è presentata come opinionista del GF Vip, outsider tra i veterani e al centro dell’interesse di coloro che hanno riposto in lei ogni tipo di speranza. La moglie di Paolo Bonolis non è di certo arrivata su quella poltrona con il favore della cronaca e, anzi, ha dovuto guadagnarsi con le sue forze quel posto che è arrivata a occupare con grande merito.

GF Vip, perché abbiamo bisogno di più Sonia Bruganelli

In un momento storico in cui il senso di leggerezza manca come l’aria, l’apporto di Sonia Bruganelli è quello che serve per digerire una trasmissione come il Grande Fratello Vip con una diversa prospettiva. E sì, perché nel calderone di dinamiche messe in atto dai concorrenti e nel quale difficilmente si riconoscono gli ingredienti, Lady Bonolis ci offre un punto di vista nuovo e interessante dal quale poter osservare il programma con una consapevolezza diversa. Lo ha sempre fatto e si è ripetuta dopo l’ennesimo scontro tra Alex Belli e Aldo Montano.

Le sue considerazioni, certo, derivano da quell’esperienza personale di chi la televisione prova a scriverla ogni giorno ma – nel racconto del GF Vip – assumono una connotazione del tutto particolare. E, infatti, a seguito dell’inspiegabile contesa tra Aldo Montano e Alex Belli, ha provato a fornire una chiave di lettura diversa rispetto a quella che si è prospettata nei giorni che hanno preceduto la diretta.

Il reality riportato agli antipodi

Il Grande Fratello è un programma fatto di persone. Il Grande Fratello Vip è fatto di persone famose, che hanno avuto (e hanno ancora) un ruolo molto importante per il pubblico. Ed è così che, con l’analisi della Bruganelli, veniamo a capire quali siano stati gli intenti di Alfonso Signorini e quel suo creare una squadra così eterogenea e nella quale ha inserito ogni tipo di personalità, di storia, di umanità.

Aldo Montano è lo sportivo, l’uomo della squadra. È il concorrente che butta il cuore oltre l’ostacolo, anche a costo di scoprire troppo le sue carte e di buttare a gambe all’aria quel gioco del quale non si sente più interprete. Si sente tradito da chi, quel gioco, lo ha sventrato senza troppi complimenti e ne ha sparso i pezzi lungo tutta la casa, colpendo anche il suo onore.

L’attore è invece Alex Belli. È l’individualista, il narciso, quello che esce fuori dal gruppo per affermare se stesso. È quello che cerca di raccogliere i cocci sparsi, di rimetterli insieme in modo maldestro. Tenendosi però al centro dell’attenzione. Qui emerge l’artista, quello che conquista il pubblico con le parole. Dall’altra parte, Montano si esprime con la fisicità del campione, con la quale è difficile confrontarsi.

Come ha fatto notare Sonia Bruganelli, il reality è fatto di personaggi. È fatto di attori, di sportivi. E di caratteri. Quello che è mancato, forse, è quel pizzico di umanità che servirebbe per andare oltre. Andare oltre l’attore e lo sportivo, portando avanti l’uomo.