La Tatangelo non ci sta più. Ad essere sempre e solo “La Tatangelo”. Perché se oltre all’immagine, le gambe c’è di più, come cantavano le indimenticabili Jo Squillo e Sabrina Salerno, nel suo caso oltre al personaggio Tatangelo, da sempre radiografato, analizzato, scandagliato, anatomizzato, e spesso criticato, c’è la donna, Anna, con una sua identità e sensibilità. Anche, se come ammette lei stessa, “il confine può diventare labile…”.
La cantante pubblica sul suo profilo Instagram degli scatti in bianco e nero meravigliosi, che lasciano senza fiato follower e colleghi, tanto da strappare commenti entusiastici, a dir poco. Le immagini bellissime sono però solo il pretesto per una lunga riflessione:
Per 19 anni mi sono sempre sentita chiamare così, sempre.
Le canzoni de LA TATANGELO, il trucco o i capelli de LA TATANGELO, il modo di vestire de LA TATANGELO e la sua vita privata. Non è solo un nomignolo, nel bene o nel male sono io, la me orgogliosa di tutte le barriere che negli anni ho superato.
Ma diciamocelo, almeno qui tra noi, un po’ stanca a volte voler far capire a tante persone che “salire su un palco” o “giocare con l’immagine”, ed essere la ragazza reale di tutti i giorni, siano “due cose distinte e separate”.
La prima è l’artista che interpreta mondi, personaggi, si diverte a sperimentare, insomma LA famosa TATANGELO…ma ragazzi la seconda sono io, ANNA.
Spesso ho dovuto dimostrare il mio mondo musicale più di qualsiasi artista in Italia , proprio perché negli anni c’è sempre stato qualcuno che aveva qualcosa da dire su di me, ma su ANNA o su LA TATANGELO? Perché poi il confine, anche se netto, può diventare labile in questo nostro pazzo mondo artistico….
#TBC domani 😘