Francesca Fioretti, Astori e la resilienza: storia d’amore e rinascita

Fragile, piccola eppure incredibilmente forte: Francesca Fioretti si è sempre mostrata coraggiosa e non ha mai ceduto ai colpi di un destino ingiusto

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

C’era una volta una ragazza solare, che ha conosciuto le luci della ribalta e cui la vita sembrava star regalando tutto: successo, luci dei riflettori, il grande amore. Poi, come ci insegnano le favole più tragiche, qualcosa è cambiato: la terra sotto i piedi di Francesca Fioretti ha tremato e le ha portato via il suo Davide, quell’amore che sembrava arrivato sul cavallo bianco per regalarle un lieto fine da sogno, di quelli che vissero sempre felici e contenti.

Sì, ha tremato forte il mondo della Fioretti. Eppure lei, nonostante la fragilità, nonostante la sensibilità e la delicatezza, si è rimessa in piedi. E il suo lieto fine lo dipinge ogni giorno, trasformando i colpi di un crudele destino in pennellate che omaggiano la memoria del suo amore e che, allo stesso tempo, le permettono di ritrovare la serenità. Ed è per questo che è diventata un esempio: d’amore, di vita e, soprattutto, di rinascita.

Una storia d’amore e tenerezza

Ripercorrere la storia di Francesca Fioretti non è facile. Nasce a Caserta nel 1985 e sa già che il suo futuro è nel mondo dello spettacolo: mentre studia fa la modella, ottenendo per altro un discreto successo. Dopo la laurea (in Economia Aziendale) decide però di volersi mettere in gioco e partecipa ai casting per il Grande Fratello. I provini vanno più che bene e la Fioretti entrerà ufficialmente dentro la Casa nel 2009.

Qui, per carattere e simpatia, arriva in semifinale e trova quello che le sembra “lui”, la persona giusta: Ferdi Berisa. Il tempo però le rivelerà che Ferdi non era la sua metà perfetta e, dopo qualche tempo, i due si lasciano. Francesca flirta con alcuni personaggi dello spettacolo, ma non trova l’amore, forse semplicemente non c’è. O, almeno, questo è quello che pensa fino al 2013: durante una festa, in maniera inaspettata, incontra Davide Astori.

Sereno, pacato e promettente calciatore lui, talentuosa, allegra e brillante lei: Francesca e Davide si incontrano, si trovano e si mescolano dando vita a una formula quasi magica, quella dell’amore vero, quella che colma le lacune dell’altro, attenua i difetti ed esalta i pregi. I due si frequentano sempre più assiduamente, prima nascondendosi per tenere privata quella strana meraviglia che li stava unendo e poi rivelandosi al pubblico. Iniziano a viaggiare insieme per il mondo, senza fermarsi mai.

India, Nepal, Perù, Giappone, selfie e giri per il mondo si interrompono solo quando scoprono qualcosa di meraviglioso: Francesca è incinta. I due vanno a vivere insieme a Firenze e nel 2016 nasce il frutto del loro amore, Vittoria. Poi, annunciano il loro fidanzamento: è tutto perfetto.

Il tragico 4 marzo: la morte di Astori

Tutto perfetto finché non arriva quello che per tutti è un giorno come gli altri per tutti, ma per Francesca si trasforma nel più brutto mai vissuto: il 4 marzo 2018 Davide, il suo amato Davide, viene ritrovato senza vita nella camera di un albergo di Udine che stava ospitando la Fiorentina prima di una partita di serie A contro l’Udinese.

Tutto intorno a Francesca vortica, ruota e perde senso. Cos’è successo? Secondo i risultati dell’autopsia, la causa della morte sarebbe stata un problema cardiaco che non era mai stato rilevato in nessun controllo. La famiglia di Davide intenta un processo contro Giorgio Galanti, consulente medico della Fiorentina. Silenziosa e con le lacrime agli occhi, Francesca partecipa a tutte le udienze, chiedendosi come un uomo come il suo Davide sia potuto volare via così, in un soffio.

Lo shock e il silenzio di Francesca

Nei giorni dopo la tragedia, quando le hanno detto che il suo Davide non c’era più, Francesca si è chiusa nel silenzio. Ha pianto la scomparsa del suo amore in maniera riservata, come si fa quando si viene sfiorati nell’intimo. La sua vita si è fermata, distrutta da un destino tragico e crudele, che le ha strappato via il compagno, l’amico, l’amante, ma soprattutto il padre di sua figlia.

Da allora i giorni hanno iniziato a scorrere in modo diverso, segnati da un dolore che non passa, costante e sempre presente. Poi, passato lo shock iniziale, è riuscita a trovare quella forza che solo le donne (e le mamme) hanno. Perché esistono molti modi per affrontare il dolore e perché un buio così grande avere in qualche modo spazio per la luce.

Francesca Fioretti e la resilienza

Così, Francesca Fioretti ha iniziato a trasformare e domare quel dolore, quel nemico implacabile che voleva divorarla dentro. Deve aver pensato al sorriso di Davide, che non avrebbe voluto vederla in ginocchio, che avrebbe voluto vederla reagire. Di certo ha pensato alla loro piccola Vittoria: la bimba era arrivata a coronare un’esistenza straordinariamente perfetta, completata dal trasferimento a Firenze, in una grande casa in cui lei e Davide progettavano il futuro.

Ma forse quella grande casa non era più il posto giusto: così, con uno sforzo enorme, Francesca ha lasciato l’appartamento e ha deciso che lei e Vittoria avrebbero continuato la loro esistenza altrove. Non per dimenticare il suo Davide, no. Non per cancellare tutto il tempo passato insieme. Il dolore non è mai passato e probabilmente non lo farà mai, ma certi colpi richiedono resilienza. E Francesca ha dimostrato di averne tanta, tantissima.

Francesca, Vittoria e il futuro

Per Francesca è arrivato il momento di guardare avanti, per Vittoria e per lei stessa, perché ha ancora diritto di sperare di sorridere e amare di nuovo. Per la piccola ha ricostruito una normalità fatta di giornate a scuola, di giochi, di gite al parco, senza farle pesare l’assenza del padre e la sofferenza che la divorava. Prima del trasferimento a Milano, in un’intervista al Corriere della Sera, Francesca ha affermato: «Di una cosa sola sono certa. Di avere reso felice Davide nel tempo che abbiamo vissuto insieme».

«Se non avessi incontrato Davide – ha continuato – non ci sarebbe stata la gioia del nostro amore che ha reso possibile che lui si realizzasse e completasse come uomo e come padre. Se ne è andato, ma era nel momento più pieno e felice della sua vita, e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre». Da qualche tempo, sembra che Francesca abbia ritrovato la serenità con il calciatore Aleksandar Kolarov, ma resta estremamente riservata. Una cosa è certa: non si può che augurarle ilmeglio.