Fabrizio De André

Fabrizio De André è stato uno dei più grandi cantautori e poeti italiani.

Fabrizio De André biografia
Fonte: IPA

Nato e cresciuto a Genova, è morto a Milano nel 1999 per un tumore polmonare. Ha inciso 14 album, senza contare i singoli poi accorpati in antologie. Insieme ad altri artisti come Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Luigi Tenco fa parte della Scuola genovese, un gruppo di cantanti che ha rinnovato profondamente la musica leggera italiana. I versi di Faber, che cantava di emarginati e sconfitti, sono un patrimonio inestimabile, un fiore all’occhiello per la cultura italiana da custodire e tramandare.

Nome completo: Fabrizio Cristiano De André
Nascita: 18 febbraio 1940
Luogo di nascita: Genova
Morte: 11 gennaio 2023
Luogo di morte: Milano
Segno zodiacale: Acquario
Altezza: 1,80 m
Partner: Enrica Rignon detta Puny (1962-1975), Dori Ghezzi (1975-1999)
Genitori: Giuseppe e Luigia (“Luisa”) De André
Figli: Cristiano (1962), Luvi (1977)
Fratelli/Sorelle: Mauro De André

BIOGRAFIA

Fabrizio Cristiano De André nasce a Genova il 18 febbraio 1940. I genitori si sposano nel 1935 e hanno origini piemontesi; il padre si laurea in Filosofia con Benedetto Croce, diventa direttore generale e operativo, poi amministratore delegato e infine presidente dell'Eridania e promuoverà la costruzione della Fiera del Mare di Genova.

Dopo aver vissuto da sfollato durante la Seconda Guerra Mondiale, viene iscritto ad una serie di scuole elementari e medie gestite da religiosi, dalle quali viene espulso per via dei comportamenti giudicati fuori dagli schemi. Subisce un tentativo di violenza da parte di un gesuita suo padre spirituale, ma Fabrizio reagisce con forza: per placare lo scandalo viene espulso, ma il padre – vicesindaco di Genova – fa intervenire il Provveditorato degli Studi facendo riammettere il figlio a scuola e allontanando il gesuita.

Nel 1948 conosce Paolo Villaggio con cui instaura una duratura e profonda amicizia fraterna; dopo il liceo classico si iscrive prima a Medicina e subito dopo a Giurisprudenza, ispirato dal padre, dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio e dal fratello maggiore Mauro, già avviato agli studi in legge. A 6 esami dalla laurea, lascia gli studi per dedicarsi alla musica.

CARRIERA

  • De André si appassiona alla musica quando scopre il cantautore francese Georges Brassens e ascolta il jazz. Inoltre frequenta assiduamente gli amici Luigi Tenco, Umberto Bindi, Gino Paoli, il pianista Mario De Sanctis e altri, con i quali comincia a suonare la chitarra e a cantare nel locale "La Borsa di Arlecchino".
  • Tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, fa anche importanti letture, che influenzeranno la sua visione del mondo, tra cui le opere di Michail Bakunin, Errico Malatesta e soprattutto il libro L'Unico e la sua proprietà del filosofo tedesco Max Stirner, che lo colpirà a tal punto da autodefinirsi anarco-individualista.
  • Nel 1961 l’etichetta Karim pubblica il primo 45 giri di De André e due anni dopo esordisce in tv nel programma Rendez-Vous. Nel 1964 incide La canzone di Marinella, che gli darà il grande successo e la notorietà a livello nazionale tre anni dopo, quando sarà interpretata da Mina.
  • Nel 1966 escono i due singoli La canzone dell’amore perduto e Amore che vieni, amore che vai: saranno proprio questi due ultimi 45 giri ad aprirgli le porte del successo con la prima raccolta Tutto Fabrizio De André, cui segue l’anno seguente 1°, considerato (non a torto) come il suo primo vero album, Tutti morimmo a stento (1968), Volume III (1968), Nuvole barocche (1969).
  • Gli anni fra il 1968 e il 1973 sono fra i più proficui per l'autore che comincia la serie dei concept album con Tutti morimmo a stento, ispirato a tematiche esistenzialiste.
  • A Tutti morimmo a stento segue La buona novella; un album importante, che interpreta il pensiero cristiano alla luce di alcuni vangeli apocrifi sottolineando l'aspetto umano della figura di Gesù.
  • Il disco successivo, del 1971, è Non al denaro, non all'amore né al cielo, libero adattamento di alcune poesie della Antologia di Spoon River, opera poetica di Edgar Lee Masters; le musiche sono composte insieme a Nicola Piovani.
  • L'album successivo è, nel 1973, Storia di un impiegato, un concept album in cui Giuseppe Bentivoglio, autore dei testi insieme a De André, racconta la vicenda di un impiegato durante il maggio del '68; il disco è a sfondo fortemente politico e viene attaccato dalla stampa musicale militante. Il valore musicale del lavoro verrà riconosciuto compiutamente, da gran parte della critica, solo negli anni '90 e talvolta verrà perfino indicato come il miglior album di De André.
  • La pubblicazione di Storia di un impiegato coincide con un periodo di crisi professionale e anche personale (nello stesso anno termina definitivamente il matrimonio con Puny); nel 1974 Faber si esibisce per la prima volta dal vivo.
  • Nel 1975 collabora con il giovane Francesco De Gregori nella scrittura della maggior parte dei brani dell'album Volume VIII, poi Rimini (1978) segna l'inizio della lunga collaborazione con il quasi esordiente cantautore veronese Massimo Bubola. Quest'album fa intravedere un De André esploratore di una musicalità più distesa, spesso di ispirazione ancora più marcatamente americana.
  • Sempre nel 1978 la Premiata Forneria Marconi idea e realizza nuovi arrangiamenti di alcuni dei brani più significativi del cantautore genovese proponendo a De André, inizialmente restìo ad accettare, un tour insieme, che parte il 21 dicembre 1978.
  • Dopo il sequestro di 4 mesi nel 1979, nel 1981 esce L’Indiano, con velate allusioni all’esperienza di prigionia vissuta con la sua compagna – e in seguito seconda moglie – Dori Ghezzi.
  • Nel 1982 fonda una propria etichetta discografica, la Fado, poi nel 1984 pubblica Creuza de mä, disco dedicato alla realtà mediterranea, alle minoranze linguistiche e per questo cantato interamente in lingua genovese, con l'importante collaborazione di Mauro Pagani.
  • Nel 1990 pubblica Le Nuvole, con la collaborazione – ancora – di Pagani, Ivano Fossati, Massimo Bubola e Francesco Baccini.
  • Tra il 1990 e il 1996 collabora come autore e co-interprete anche con i Tazenda, Teresa De Sio, ancora Baccini, i New Trolls e il figlio Cristiano.
  • Fossati sarà presente nella realizzazione del concept album Anime salve, pubblicato nel 1996, duettando con De André nel brano omonimo. Incentrato sul tema della solitudine, è anche l'ultimo album in studio del cantautore e viene considerato uno dei suoi capolavori.

VITA PRIVATA

Alla fine del giugno 1961 uno dei playboy più in auge in quel tempo presenta a De André Enrica Rignon, detta "Puny". Grande appassionata di jazz, ha 7 sette anni in più di Fabrizio ed appartiene a una delle famiglie più abbienti di Genova. Dopo qualche mese che i due si frequentano, "Puny" (deceduta nel 2004) resta incinta, e a Recco diviene la prima moglie di De André. Nel 1962 nasce il figlio Cristiano.

I due si separeranno nel 1975, tre anni dopo aver fatto la conoscenza della cantante Dori Ghezzi: artefice del primo incontro sarà un comune amico, Cristiano Malgioglio che sfocia nel matrimonio tra i due il 7 dicembre 1989, dopo quindici anni di convivenza, con Beppe Grillo a fargli da testimone.

Nella seconda metà degli anni settanta, in previsione della nascita della figlia Luisa Vittoria De André (detta Luvi) De André si stabilisce nella tenuta sarda dell'Agnata, a due passi da Tempio Pausania, insieme a Dori Ghezzi.

La sera del 27 agosto 1979, la coppia è rapita dall'anonima sequestri sarda e tenuta prigioniera alle pendici del Monte Lerno per quattro mesi dietro il versamento del riscatto, di circa 550 milioni di lire, in buona parte pagato dal padre Giuseppe.

Dopo 20 anni dal sequestro e dopo una importante dipendenza da alcol (smessa soltanto per via di una promessa fatta al padre in punto di morte) e da fumo, Fabrizio De André muore a causa di un carcinoma polmonare molto aggressivo.

Il decesso sopraggiunge l’11 gennaio 1999 a un mese dal compimento del suo 59° compleanno, ma già dall’agosto dell’anno prima inizia a mostrare i primi sintomi di malessere: forte dolore al torace e alla schiena, incapacità di coordinamento tanto che rinuncia ad esibirsi rimborsando i biglietti del tour già organizzato.

Nonostante la malattia, continua a lavorare con il poeta e cantante Oliviero Malaspina al disco di Notturni, progetto che però non vede mai la luce. Viene ricoverato solo verso la fine di novembre, esce dall’ospedale il giorno di Natale per stare con la sua famiglia per poi morire all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

I funerali si svolgono nella Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova il 13 gennaio e vi partecipa una folla di oltre diecimila persone. Nella bara vengono messi un pacchetto di sigarette, una sciarpa del Genoa, sua squadra del cuore, alcuni biglietti, un naso da clown e un drappo blu e dopo la cremazione, le sue ceneri vengono sparse – per sua volontà - al largo di Genova, nel Mar Ligure.

DISCOGRAFIA

  • 1966 – Tutto Fabrizio De André
  • 1967 – Vol. 1º
  • 1968 – Tutti morimmo a stento
  • 1968 – Volume III
  • 1969 – Nuvole barocche
  • 1970 – La buona novella
  • 1971 – Non al denaro non all'amore né al cielo
  • 1973 – Storia di un impiegato
  • 1974 – Canzoni
  • 1975 – Volume 8
  • 1978 – Rimini
  • 1981 – Fabrizio De André (anche conosciuto come L'indiano)
  • 1984 – Crêuza de mä
  • 1990 – Le nuvole
  • 1996 – Anime salve

TITOLI E RICONOSCIMENTI

  • 1975 - Premio Tenco a De André, premiato insieme a Vinícius de Moraes, Fausto Amodei, Umberto Bindi, Francesco Guccini, Enzo Jannacci.
  • 1984 - Targa Tenco per l'album Crêuza de mä e all'omonima canzone premio per la miglior canzone in dialetto.
  • 1991 - Targa Tenco per il brano La domenica delle salme e per l'album Le nuvole
  • 1997 - Targa Tenco per il brano Princesa e per l'album Anime salve
  • 1997 - Premio Lunezia per il brano Smisurata preghiera dall'album Anime salve
  • 2001 - Premio Librex Montale Poetry for music (postumo)
  • 2009 - Premio Fionda di Legno (postumo)

FAQ e Curiosità su Fabrizio De André

Com’è morto Fabrizio De André?

Fabrizio De André è morto a causa di un tumore ai polmoni con cui ha combattuto per circa 6 mesi, dall’agosto 1998 al gennaio 1999.

Chi sono i figli di Fabrizio De André?

Fabrizio De André ha avuto due figli: Cristiano, nato nel 1962 dalla prima moglie Puny, e Luvi, nata nel 1977 dall’unione con Dori Ghezzi.

Quali sono le canzoni più famose di Fabrizio De André?

Fabrizio De André non era solo un musicista, ma anche un poeta. Tra i brani più famosi ricordiamo Bocca di rosaIl pescatore, La canzone di Marinella. La città vecchiaCanzone dell’amore perduto.

Quando è morto Fabrizio De André?

Fabrizio De André è morto l’11 gennaio 1999 all’Istituto dei tumori di Milano per un tumore al polmone diagnosticato sei mesi prima.

Dov’è sepolto Fabrizio De André?

Faber è sepolto presso il cimitero monumentale di Staglieno, principale luogo di sepoltura del capoluogo ligure che ospita, tra gli altri, le tombe di numerosi personaggi illustri come Nino Bixio e Giuseppe Mazzini.

A che età è morto Fabrizio De André?

Fabrizio De André è deceduto un mese prima di compiere 59 anni

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