Zafferano: prezzo, proprietà e benefici

Tutte le proprietà e gli usi dello zafferano, ma soprattutto i segreti del prezzo e della coltivazione

Lo zafferano (Crocus Sativus) è conosciuto come una delle spezie più costose e dal sapore più raffinato al mondo. La causa del prezzo elevato la si deve imputare alla sua modalità di raccolta, che deve essere fatta manualmente se si vuole ottenere un prodotto di elevata qualità. Se la pianta non richiede particolari cure durante la crescita, diverso è il discorso per quanto riguarda la raccolta, perché i fiori si schiudono soltanto per pochi giorni e appassiscono in fretta. Gli stimmi, che sono di colore rosso e che hanno una lunghezza che varia dai 25 ai 30 mm, dovrebbero per questo venire raccolti già il primo giorno di fioritura, che avviene a dicembre.

Proprietà e usi dello zafferano

Lo zafferano non viene utilizzato solamente a scopo culinario, ma anche a scopo curativo: già gli Arabi lo reputavano responsabile del buonumore. Diversi studi recenti hanno confermato questa caratteristica antidepressiva in quanto contiene safranale e crocina, che agiscono sull’incremento di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, responsabili del buonumore.

Oltre ad essere un alleato dell’umore, lo zafferano è un ottimo antistress e la presenza dei carotenoidi aiuta a potenziare la memoria e la capacità di apprendimento. In alcuni testi dell’antica Persia venivano sottolineati i suoi benefici rispetto ai problemi respiratori e alle ulcere dello stomaco. La curcumina presente nel fiore aiuta nella cura dei processi infiammatori e nella disintossicazione, mentre il gruppo di vitamine B favorisce l’assorbimento dei grassi e l’accelerazione del metabolismo. Sin dall’antichità è stato considerato un potente afrodisiaco e recenti studi hanno confermato questa proprietà perché aumenta la produzione di serotonina e, quindi, aumenta il desiderio.

Quando lo zafferano è pericoloso

Se i benefici derivanti dall’assunzione di questa spezia sono numerosi, bisogna prestare attenzione a non superare il limite oltre il quale lo zafferano diventa tossico per l’organismo. Ad esempio, l’olio essenziale ha effetto abortivi ed è quindi da abolire durante la gravidanza.
Lo zafferano può provocare emorragie, vertigini e sonnolenza. È bene chiarire che si sta parlando di dosi massicce, il che normalmente non avviene se si considera il quantitativo medio utilizzato in ambito culinario.