Bacio alla francese: guida minima per romantici alle prime armi

Esiste il bacio perfetto? E perché si dice che il primo bacio non si scorda mai? Tutto quello che bisogna sapere sul gesto più romantico di sempre.

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Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Di tutti i baci, quello alla francese è sicuramente il più passionale. Pare che negli Stati Uniti sia diventato il bacio degli amanti per eccellenza solo a partire dal secondo dopoguerra, quando i soldati di ritorno dalla Francia hanno diffuso in patria l’arte del bacio secondo le ragazze europee. Altri invece sostengono che i francesi l’abbiano solo preso in prestito e che sia più corretto dire “bacio alla fiorentina”, come facevano i francesi stessi sulla scia delle Memorie di Casanova. Ma è davvero difficile determinare chi li abbia scoperti per la prima volta, anche se sappiamo che esistono culture in cui non ci si bacia affatto e alcune in cui ci si bacia regolarmente anche tra amici, almeno con un casto bacio a stampo.

Se la moda del bacio alla francese non è più tramontata è perché è diventato quasi un rito di passaggio. Lo si vorrebbe perfetto come al cinema, soprattutto quando si spera sia il primo di una lunga serie.

Ed ecco arrivare anche l’ansia da prestazione, il timore di non sapere troppo bene cosa fare e che l’altro se ne accorga, di averlo desiderato e idealizzato così tanto da esserne deluse o di scoprirsi goffe e sgraziate.

Quanto conta il primo bacio?

Per fortuna, la scienza sembra essere dalla parte degli imbranati. È vero che per una nuova coppia il primo bacio è la prova del nove dell’attrazione, ma non è solo questione di tecnica. Rispondendo a questa domanda nel podcast Sex and Psychology del sessuologo Justin Lehmiller, la ricercatrice Ashley E. Thompson ha chiarito prima di tutto che se molti adulti hanno un ricordo idilliaco del loro primo bacio è perché scelgono di trovare il modo di rendere adorabili e preziosi anche i difetti e i dettagli imbarazzanti, non perché siano tutti baci perfetti. Siamo creature sentimentali e amiamo ricordare il passato con lenti rosa, anche se è vero che alcuni baci sono più belli di altri.

Se la prospettiva di un primo bacio disastroso con una persona di cui si è innamorati o da cui si è irresistibilmente attratti può intimidire, non è detto che rovini tutto. La questione è del tutto soggettiva: ci sono le fataliste che lo prendono come un segno del destino e le ottimiste che concedono volentieri una seconda o terza occasione per capire se c’è o no quella promettente scintilla che fa venire voglia di rivedersi ancora.

Consigli per migliorare

A baciare si impara soprattutto facendo pratica, inutile mentire. E bisogna anche tenere conto del fatto che ogni persona è unica e irripetibile, anche nelle sue preferenze. Più che stupire con un primo bacio perfetto la vera sfida è diventare bravi a cogliere i piccoli indizi nel linguaggio del corpo dell’altro. Alcune persone amano i baci più aggressivi e intensi (come il bacio in ascensore tra Ana e Christian in 50 sfumature di grigio), altre invece quelli lenti e languidi (come nel videoclip di You are my high di Demon vs. Heartbreaker, house music vintage per romantici che vi consigliamo di recuperare).

Un buon modo per non sbagliare è iniziare con dolcezza, tenendo la bocca socchiusa e accennando il tocco della lingua come per chiedere il permesso. Inclinare leggermente la testa da un lato e avvicinare la bocca dell’altro con delicatezza, se si prende l’iniziativa, aiuta a non scontrare dolorosamente i denti in un impeto di passione.
Per assicurarsi di avere le labbra morbide e un alito piacevole, nonostante il terribile effetto bocca-secca di quando le farfalle nello stomaco si agitano troppo, basta tenere in borsa burro cacao e caramelle, ottimi alleati per i primi appuntamenti.

Dove mettere invece le mani? Se si teme di avere i palmi sudati o le dita ghiacciate, appoggiarle con nonchalance sulle spalle o sui fianchi dell’altro, sfruttando la barriera di tessuto fornita dai vestiti, potrebbe essere una soluzione a prova di imbarazzo. Altrimenti, via libera a carezze e sfioramenti.

Perché ci baciamo

Baciarsi non è solo un passatempo molto piacevole, ma anche una forma di comunicazione. Secondo uno studio condotto dalla dottoressa Thompson, la lista di motivazioni plausibili per cui le persone scelgono di baciarsi annovera più di 50 voci diverse. A grandi linee è possibile suddividerle in due grandi aree tematiche: da un lato tutte quelle che orbitano intorno al sesso e alle relazioni – ovvero i baci dati per dire ti amo o mi sei mancato, oppure quelli che fanno da preliminare – e dall’altro quelle che hanno a che fare più con le proprie insicurezze o con obiettivi esterni alla coppia. Esistono anche i baci dati perché si sa di essere osservati, una coccola per l’autostima anche se non si è così coinvolti dall’altra persona. E quelli dati controvoglia, quasi per obbligo.

I benefici del bacio

Si dice che i baci rendano la pelle più luminosa, migliorino l’umore anche nelle giornate no e persino che grazie all’effetto combinato di endorfine, serotonina e dopamina possano alleviare il dolore, sempre che se ne ricevano tanti.

Sarà vero allora che le coppie felici si baciano spesso? Sì e no, perché non tutti i baci hanno lo stesso significato.

A fare la differenza su quanto siano importanti i baci per la soddisfazione della coppia sono sempre le motivazioni per cui si sceglie di ricorrere al bacio, ribadisce Thompson. Le coppie più soddisfatte sono quelle in cui ci si bacia per amore o per attrazione, mentre i baci dati per quieto vivere non hanno lo stesso effetto. Sono i baci dati per evitare un litigio o per paura di deludere l’altro, baci di routine che non hanno lo stesso slancio di un bacio sincero. Fare affidamento sui baci per misurare la salute della relazione quindi non è sempre un buon criterio, molto meglio affrontare eventuali problemi con sincerità e disponibilità all’ascolto.