Sesso sicuro: 10 miti da sfatare sulla contraccezione

Un vademecum svela dieci falsi miti sulla pillola anticoncezionale e ne spiega altrettanti benefici

Un decalogo per sfatare i più diffusi falsi miti sulla contraccezione, in particolare sul metodo contraccettivo femminile più diffuso ed efficace: la pillola.

Lo ha pubblicato la Società Italiana della Contraccezione, fondata nel 2004 da esperti ginecologi per informare ed educare, soprattutto i più giovani, sui metodi per evitare gravidanze indesiderate.

Secondo questo dettagliato vademecum, il primo mito da sfatare è che la pillola faccia ingrassare. Questo poteva essere vero molti anni fa, ma oggi esistono tanti diversi tipi di pillole anticoncezionali ed è importante scegliere, in accordo con il ginecologo, quello più adatto a ognuna.

Falsa anche la credenza che la pillola non sarebbe adatta alle giovanissime. In realtà è esattamente il contrario. Tra gli altri effetti, la pillola riduce la produzione degli ormoni androgeni, risulta quindi un valido aiuto contro l’acne di cui tante adolescenti soffrono.

Non è neanche vero che la pillola sia causa di particolari sbalzi d’umore. Studi recenti hanno dimostrato che la pillola anticoncezionale può essere un valido alleato per tenere sotto controllo la sindrome premestruale, quella sì, colpevole dei nostri sbalzi d’umore.

Qualcuno pensa ancora che un flusso mestruale irregolare sia incompatibile con la pillola. Anche questa è una falsa credenza, ed è vero tutto il contrario: l’anticoncezionale può essere d’aiuto alle donne che devono regolarizzare il ciclo.

Non è vero nemmeno che la pillola a lungo andare abbassi il desiderio sessuale. Anche in questo caso, la realtà è diversa e l’assunzione della pillola potrebbe in alcuni casi anche migliorare anche la vostra vita sessuale. Alcune pillole infatti contengono sostanze utili a combattere la secchezza vaginale, che impedisce a diverse donne di godere con pienezza dei rapporti.

Un’altra falsa credenza, che spesso arriva a limitare il ricorso della pillola è che questa, usata in un periodo di tempo prolungato, nuocerebbe alla fertilità. Ovviamente, il fine della pillola è evitare la gravidanza, ma nel momento in cui si decide di provare ad avere un figlio, basta interromperne l’uso.

Ci sono poi i dubbi legati agli effetti sulla nostra salute dell’amenorrea e mancanza di ciclo mestruale. Non c’è nessun rischio collegato a questo che è l’effetto più immediato del trattamento anticoncezionale. Anzi, anche qui, molti sono i vantaggi, pratici e a livello di salute. La pillola infatti viene addirittura usata come terapia contro l’endometriosi.

Non c’è inoltre nessun problema, come invece crede qualcuno, a prendere la pillola in pre menopausa: è scientificamente provato che il contraccettivo aiuta a prevenire il cancro alle ovaie ed esistono alcuni tipi di pillole pensate per donne over 40.

La pillola dunque, non fa venire il cancro, semmai, un suo uso prolungato, può contribuire a prevenirlo.

Per quanto riguarda il rischio di trombosi invece, è minimo e tutto legato al dosaggio: basta affidarsi al proprio medico per usare la contraccezione in totale consapevolezza e tranquillità.