Fare l’amore in acqua: controindicazioni, falsi miti e come proteggersi

Fare l'amore in acqua è bellissimo, infinitamente romantico e molto eccitante; ma è bene sapere come comportarsi, quali le controindicazioni e i falsi miti per godersi del momento senza rischi

Foto di Alfonsa Sabatino

Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Ce lo dicono da sempre i film e i romanzi femminili: fare l’amore in acqua è molto intenso, romantico e infinitamente eccitante. In riva al mare o a bordo vasca si crea un’atmosfera unica, una passionalità irrefrenabile e molto desiderio di contatto e coccole. Per godere appieno di questo momento, senza rischi, è bene sapere alcune cose e sfatare vecchi miti.

Disinvolte e travolgenti

Non è solo l’elemento acqua, ma è tutto l’ambiente che si crea e che ci circonda a rendere l’esperienza indimenticabile. Al mare, in estate, magari all’alba o al tramonto, il romanticismo è alle stelle. Potrebbe essere un amore estivo o una vacanza con il compagno di sempre, ma in ogni caso la voglia di coccole, di concedersi e trovarsi intimamente è incontenibile. Anche nella vasca da bagno o in una piscina privata  l’atmosfera può essere di grande intimità e indubbiamente erotica. Insomma, non è l’acqua di per sé che crea eccitazione, ma il contesto in cui ci si trova, immersi e bagnati, seminudi e vicinissimi. L’acqua poi, grazie alla sua densità, rende i corpi più leggeri, facilita i movimenti e aumenta l’eccitazione. A mollo, ci si sente più sensuali e disinvolte, in quel vedo-non-vedo in cui muoversi è semplicissimo, anche in acrobazie e posizioni che prima sembravano impossibili.

Contraccettivi e concepimento

Esiste una falsa diceria secondo cui in acqua non si rimane incinte. Assolutamente falso! Gli spermatozoi sopravvivono all’acqua se c’è penetrazione con eiaculazione. Insomma, nel corpo di lei, anche se in acqua, gli spermatozoi vivono e fanno il loro dovere. Se invece l’eiaculazione avviene in acqua, lo sperma morirà in pochi minuti, come sempre al di fuori dal corpo umano. Allo stesso modo, fare l’amore in acqua non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale, perché il contatto pelle a pelle, corpo a corpo avviene, così come lo scambio di liquido organico. Non dimenticate allora di prendere le stesse precauzioni che si prenderebbero durante un rapporto all’asciutto, per godere del momento senza brutte sorprese a posteriori.

Il preservativo in acqua

Le case produttrici di preservativi maschili non ne garantiscono l’efficacia in acqua perché potrebbe muoversi e sfilarsi senza che neanche ce ne accorgiamo. Per questo usiamo pure il profilattico per proteggerci sia da una gravidanza indesiderata che dalle malattie, ma facendo molta attenzione. Intanto inseriamo il condom fuori dall’acqua, perché una volta a mollo potrebbe sfilarsi o essere più complicato inserirlo correttamente, e verifichiamone la posizione durante il rapporto. Inoltre l’acqua potrebbe creare secchezza vaginale (già, incredibile ma vero: il corpo è bagnato ma la vagina no!), per questo potrebbe essere necessario un lubrificante al silicone (non quello ad acqua che si dissolverebbe) per evitare che l’attrito provochi la rottura del preservativo. Attenzione anche alle vasche idromassaggio o termali: il cloro e l’acqua calda potrebbero danneggiare il lattice. Ovviamente nessuna controindicazione per i contraccettivi ormonali e neanche per il preservativo femminile o la spirale, che rimangono fermi dentro al corpo di lei anche durante il romantico bagno.

Infezioni e batteri

Per quanto possa parere tutto facile e bello, anche il sesso in acqua comporta qualche rischio. Il mare e la piscina spesso sono luoghi in cui prolificano batteri e germi che possono provocare infezioni, bruciori e fastidi, specialmente alle parti intime e molto sensibili. Occhio agli Enterococchi e all’Escherichia coli, due batteri che si trovano in luoghi umidi e poco puliti e che possono attaccare l’organismo. Inoltre l’acqua durante il rapporto viene spinta all’interno della vagina e, in presenza di piccole abrasioni, potrebbero svilupparsi vaginosi batteriche e infezioni del tratto urinario.

Sentirsi a proprio agio

Fare l’amore in acqua è bello ma potrebbe non essere per tutte e tutti. Per vivere bene questa esperienza è importante essere pronte e rilassate, senza sentirsi in obbligo di farlo perché il partner lo desidera o lo crede scontato. Se siamo ragazze da caminetto e piumone (e non per questo meno attraenti o eroticamente incapaci) non esitiamo a condividere le nostre scelte e preferenze e proponiamo alternative altrettanto intime e romantiche.

Attenzione a cosa fate!

In Italia il sesso e atti osceni in luogo pubblico prevedono solo una sanzione dopo la depenalizzazione del gennaio 2016 che lo ha trasformato in un illecito amministrativo. L’art. 527 del codice penale prevede che “chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è punito con la sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 €. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”. Lo stesso vale per altri paesi europei ed extra europei che prevedono multe salate e carcere. Insomma, meglio assicurarsi che il luogo scelto sia intimo e isolato, ma forse la vasca di casa è più che sufficiente per sperimentare il sesso in acqua.