Anorgasmia, cause e rimedi dei disturbi dell’orgasmo

L'anorgasmia è un disturbo che colpisce soprattutto le donne: si tratta dell’incapacità di raggiungere l’orgasmo e può avere diverse cause e soluzioni

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è l’anorgasmia

L’anorgasmia è una condizione caratterizzata dalla difficoltà o impossibilità di raggiungere l’orgasmo. Sebbene possa interessare entrambi i sessi, la disfunzione orgasmica riguarda principalmente le donne e solo in misura minore gli uomini. Sembra infatti che una discreta percentuale di donne, compresa tra l’11 e il 41%, abbia difficoltà a raggiungere l’orgasmo nonostante riesca a raggiungere l’eccitazione attraverso una sufficiente stimolazione sessuale. Si parla di anorgasmia quando l’incapacità di provare orgasmi si verifica durante un rapporto sessuale o anche attraverso l’autoerotismo oppure anche quando l’orgasmo viene raggiunto in tempi eccessivamente lunghi o se risulta particolarmente insoddisfacente. L’anorgasmia è generalmente associata a sentimenti negativi come vergogna, frustrazione, rabbia, senso di inadeguatezza e dunque può peggiorare la qualità della vita al di là del rapporto sessuale.

Cause dell’anorgasmia

Le cause dell’anorgasmia possono essere diverse e a volte concorrono più fattori che sommati tra loro rendono difficile o impossibile raggiungere l’orgasmo. Una causa dell’anorgasmia può essere ad esempio l’età: le ragazze molto giovani possono infatti avere difficoltà a provare piacere a causa di timidezza, inesperienza, poca conoscenza del proprio corpo e di ciò che porta piacere, mentre donne in età avanzata possono soffrire di anorgasmia come conseguenza alle variazioni ormonali che caratterizzano la menopausa e per la scarsa lubrificazione vaginale. A provocare disfunzioni dell’orgasmo possono anche essere condizioni fisiche che causano dolore: fibromi uterini, endometriosi, infiammazioni vaginali, vaginiti, cicatrici date da operazioni o traumi possono rendere i rapporti sessuali dolorosi e, di conseguenza, davvero poco piacevoli. L’anorgasmia può essere anche una conseguenza a malattie come il diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie autoimmuni o infiammazioni a carico dell’intestino. La difficoltà a raggiungere l’orgasmo può poi essere un effetto collaterale di alcune terapie farmacologiche.

Oltre alle condizioni fisiche, dietro l’anorgasmia possono esserci fattori psicologici ed emotivi. Timidezza, mancanza di autostima, problemi relazionali o credenze religiose possono infatti giocare un ruolo molto importante nella capacità di lasciarsi andare durante un rapporto sessuale e provare piacere. Per capire quali sono le cause alla base della propria incapacità di raggiungere l’orgasmo, occorre valutare la situazione e la storia personale, meglio se con l’aiuto di un/una professionista specializzato/a in disfunzioni sessuali.

Tipi di anorgasmia

La disfunzione orgasmica può essere classificata in anorgasmia primaria, secondaria, situazionale o generale a seconda della durata del disturbo e del momento in cui si presenta. Si parla di anorgasmia primaria quando non è mai stato raggiunto l’orgasmo dall’inizio della propria attività sessuale; generalmente a soffrire di anorgasmia primaria sono ragazze molto giovani e con poca esperienza o persone educate in ambienti particolarmente repressivi.

L’anorgasmia secondaria riguarda invece chi ha perso la capacità di raggiungere orgasmi per svariati motivi. Ad esempio, l’anorgasmia può verificarsi in seguito al parto, all’inizio della menopausa, dopo una violenza sessuale o un intervento chirurgico o come conseguenza a dolore vaginale, patologie o terapie farmacologiche. L’anorgasmia secondaria può verificarsi anche nel corso di una relazione per conflitti con il partner o, ad esempio, dopo un tradimento.

Infine, l’anorgasmia situazionale è quella che si manifesta solo in determinate circostanze, ad esempio durante il sesso orale, con la penetrazione o solo con alcuni partner; chi soffre di anorgasmia situazionale potrebbe invece raggiungere l’orgasmo solo in alcune posizioni o solo attraverso la masturbazione. Se invece l’incapacità di provare piacere non dipende da circostanze esterne e si verifica in qualsiasi situazione, si parla di anorgasmia generale.

Come risolverla

Per risolvere l’anorgasmia bisogna conoscerne le cause. La prima cosa da fare è quindi quella di rivolgersi al medico e a un/una ginecologo/a per indagare su eventuali problemi di salute alla base del problema e intervenire di conseguenza. In assenza di condizioni patologiche che interferiscono con la capacità di raggiungere l’orgasmo, le strategie per risolvere il disturbo possono essere diverse, in base al tipo di anorgasmia che, chiaramente, influenza il tipo di approccio. Ad esempio, in caso di anorgasmia secondaria che si presenta senza che vi siano alla base condizioni fisiche o psicologiche, magari con l’avanzare dell’età, è possibile migliorare il proprio piacere sessuale rinforzando la muscolatura del pavimento pelvico attraverso appositi esercizi. Se invece la difficoltà a raggiungere l’orgasmo è data da fattori emotivi o conflitti nella relazione con l’altra persona è possibile intervenire grazie alla terapia individuale o di coppia, a seconda del problema. Non esiste dunque una soluzione uguale per tutti e ogni situazione va valutata con l’aiuto di figure professionali come medici, ginecologi, sessuologi e psicologi, da scegliere in base alle cause dell’anorgasmia.

Fonti bibliografiche

Karger, Female Orgasmic Disorder