Perché le donne fingono l’orgasmo?

Perché fingere l’orgasmo quando si potrebbe averne uno vero?

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Cristina Critelli

Ginecologo, Sessuologo e Psicoterapeuta

Dal 2000 si occupa di disfunzioni sessuali, in particolare di dolore sessuale e vaginismo, con un approccio integrato, utilizzando anche EMDR.

Fingere l’orgasmo può sembrare anacronistico eppure non sono poche le donne che vestono i panni di un’attrice negandosi di fatto la possibilità di averlo.

Cosa succede nell’orgasmo

Perché si finge un orgasmo? Posto che certamente per una donna fingere un orgasmo è più facile rispetto a quanto possa fare un uomo, di certo questo non spiega perché si dovrebbe essere portate a mentire su un aspetto così legante della sessualità. Eppure i dati ci dicono che non sono poche le donne ad aver finto almeno una volta un orgasmo.

Proviamo a capire quali possono essere le motivazioni alla base di questo comportamento che è prima di tutto negativo per sé stesse e per la propria sessualità. Quando una donna finge un orgasmo le motivazioni sono spesso da ricercare nel suo atteggiamento generale verso la sessualità, un modo di pensarsi all’interno della sessualità in cui non c’è spazio per le richieste, i cambiamenti e la comunicazione. La chiave di lettura dell’esperienza sessuale può essere quella di una prestazione, un risultato da mostrare piuttosto che un’intimità da sperimentare.

Eppure un orgasmo vero, non simulato, ha effetti benefici e positivi non soltanto sulla persona che lo sperimenta ma funziona anche come collante per la coppia. Durante l’orgasmo, sia nell’uomo che nella donna viene rilasciato un ormone, l’ossitocina che non soltanto intensifica le sensazioni e aiuta a dare una valutazione piacevole a quell’esperienza, ma quest’ormone la cui secrezione inizia già durante la fase eccitatoria aumenta il legame e l’attaccamento all’interno della coppia, è proprio una molecola amorosa. Non a caso è lo stesso ormone che viene prodotto durante il parto in grande quantità e stimolato dalla suzione del capezzolo durante l’allattamento. Tutte situazioni in cui è necessario facilitare e intensificare il legame tra due individui.

Perché si rinuncia all’orgasmo

Una donna che simula un orgasmo può avere tante motivazioni, alcune tutte sue, legate alla propria educazione, alla formazione, alle informazioni ricevute, alla propria consapevolezza, altre legate al partner e alla relazione.

Tra queste rientrano:

  • non concedersi modi e tempi adeguati: pensare di essere troppo lente, che il partner possa annoiarsi;
  • abitudine a fingere;
  • paura di mostrare le proprie difficoltà;
  • difficoltà a comunicare le proprie esigenze.

È importante conoscere il proprio corpo, l’anatomia, come funziona, quali reazioni si provano stimolando aree corporee anche lontane dai genitali. L’apparato femminile è in parte interno, questo può rendere più misteriosa e difficoltosa la sue sperimentazione, può far pensare che sia inaccessibile e intoccabile proprio perché interno. In realtà è tutto da scoprire.

Possiamo fare molto per imparare come avere un vero orgasmo: consapevolezza, iniziare ad esplorare i genitali esterni, a toccarli, massaggiarli, corteggiarli e andare a curiosare toccando e stimolando il clitoride, organo deputato esclusivamente al piacere, entrare e sentire com’è fatta e come reagisce agli stimoli, viverla. Capire come il corpo funziona e reagisce è il primo passo per poter chiedere e quindi investire nel proprio piacere. Proprio a causa della mancanza di questi passaggi per esempio si potrebbe essere portate a fingere, piuttosto che darsi il tempo giusto e il modo che più piace.

Certamente non sempre chiedere è semplice, passa per l’essere assertive, curiose e desiderose di fare quell’esperienza, richiede anche di esporsi con l’altro e rischiare anche di non avere la risposta che ci si aspetta; inoltre sentire di meritare quel piacere. È importante non adagiarsi e adeguarsi ad una sessualità che non piace: il rischio è che la finzione diventi un’abitudine, un po’ perché il partner convinto che quel modo sia soddisfacente per entrambi non è spinto a cambiare modalità e approccio ed un po’ perché nella donna si può instaurare un meccanismo del tipo “tanto è inutile provarci andrà come al solito, tanto vale fingere”. A questo punto la finzione diventa routine, la regola.

C’è poi da considerare la relazione e il valore anche simbolico che l’orgasmo femminile rappresenta per l’altro, una conferma alla virilità, alla capacità di dare piacere. Fingere allora può rappresentare il modo per non deludere le aspettative del partner, per confermare le capacità dell’altro fosse anche attraverso una simulazione. Certo c’è da chiedersi chi si protegga in questo modo: c’è sempre il rischio di essere complici di un gioco inutile e dannoso nella sessualità, lei finge per proteggere lui dalla virilità ferita ma intanto protegge sé stessa dalla responsabilità di proporre un cambiamento o di mettere a nudo qualche difficoltà personale. Intanto finge, accorciando anche i tempi di un rapporto che può diventare a questo punto noioso e monotono.

In sintesi, fingere un orgasmo può celare:

  • il desiderio di far piacere al partner;
  • la volontà di non deludere le aspettative o di non ferire la virilità del partner;
  • noia e desiderio che il rapporto finisca presto;
  • il tentativo di rappresentare una performance soddisfacente.

La simulazione di un orgasmo, talvolta può apparire la soluzione a problematiche di coppia o individuali, una scorciatoia facile e veloce per non affrontare le difficoltà, di sicuro non il modo per risolverle.