Cose da non fare mai a letto: il nostro decalogo

Tra gli errori più comuni c’è la tendenza a giudicare, o quella a vivere il sesso secondo aspettative troppo alte e troppo rigide per essere soddisfatte.

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Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Ognuno ama a modo suo, ma ci sono alcune cose che a letto sarebbe meglio non fare. Si potrebbe pensare che sia tutta una questione di tecnica, come se essere bravi amanti fosse una disciplina agonistica. Invece le guide più recenti al sesso felice tendono a concentrarsi su altri aspetti, dal rapporto con il proprio corpo a quello con l’altro, meno esigente di quello che pensiamo.

Un enorme malinteso

Da questa prospettiva, il primo errore è lasciarsi convincere che c’è un solo modo di vivere il sesso e che il segreto per una vita sessuale appagante sia adeguarsi il più possibile al modello che altri hanno scelto per noi. È il tema ricorrente del podcast You are not broken dell’urologa americana Kelly Casperson, pieno di ottimi spunti di riflessione ispirati alle conversazioni avute con le sue pazienti. Il suo consiglio è di mettere da parte le aspettative sul sesso ideale e ascoltare invece i pensieri e le sensazioni che proviamo davvero, consapevoli che l’obiettivo non è la perfezione. Ecco perché in questa lista non abbiamo voluto includere nessun riferimento a pratiche o fantasie specifiche, concentrandoci piuttosto sulle abitudini che non vanno d’accordo con il piacere.

10 passi falsi da evitare

  1. Giudicare e giudicarsi

    Se si fa troppo affidamento sull’ideale, il rischio è di non godersi più il sesso perché concentrate sui difetti, veri o presunti. È il caso di chi non riesce a spogliarsi senza passare mentalmente in rassegna tutte le sue imperfezioni, o di chi dispensa giudizi tranchant quando l’altro (o l’altra) è più vulnerabile. A meno che non faccia parte di una performance concordata e desiderata da entrambi, è una reazione che può ferire e inibire.

  2. Smettere di comunicare

    Quando ci si sente giudicati, la tentazione è di chiudersi a riccio. E qualche volta lo si fa nonostante le buone intenzioni dell’altro, come risposta alla frustrazione o alla difficoltà nell’esprimere quello che si vorrebbe davvero. Nessuno però legge nel pensiero e se non siamo in grado di manifestare le nostre esigenze è difficile che il partner o la partner se ne prenderà cura.

  3. Fingere l’orgasmo o imbrogliare sui sentimenti

    Le bugie bianche nascono come piccole gentilezze, anche a letto. Le conseguenze di queste bugie però non sono sempre prevedibili. Nel primo caso l’importante è non esagerare, altrimenti il piacere autentico viene soppiantato dalla pura performance. Sui sentimenti invece non si dovrebbe giocare. Sul momento fingersi innamorate oppure ostentare indifferenza per non sembrare troppo coinvolte può sembrare una buona idea, ma una volta uscite dal letto potremmo pentircene.

  4. Seguire alla lettera lo stesso copione

    Quando si sta insieme da tanto è facile cadere nella routine, anche nel sesso. Se però diventa tutto prevedibile, il rischio è che non sia più eccitante. Magari le nostre preferenze non sono cambiate, eppure potremmo sentire l’esigenza di variare, sperimentare nuove situazioni o anche solo nuove fantasie. E non è detto che la ripetitività sia un problema solo per le coppie. Anche il sesso che si fa con se stessi può risentire della monotonia, o quello occasionale fatto sempre allo stesso modo.

  5. Avere la testa altrove

    Difficile godersi il sesso se non riusciamo a vivere il momento, magari perché stiamo già pensando a quello che dovremo fare dopo. Oppure perché siamo troppo concentrate su quello che ci manca, sulle tante cose che possono andare storte, su quello che vorremmo sentire e provare, sullo stress della vita di tutti i giorni. Rimanere presenti aiuta a non perdere la connessione con il proprio corpo e con l’altro, o così sostiene chi consiglia di applicare i principi della mindfulness al sesso.

  6. Smettere di nutrire l’immaginazione

    C’è chi invece eccede nell’altro senso, vivendo una sessualità confinata alla camera da letto. E ignorando del tutto la dimensione più intima e personale, quella che riguarda i propri desideri. Capita a chi raramente ha lo spazio emotivo e mentale per dedicarsi a se stessa, o a chi non sente di averne il diritto. Per chi ha bambini piccoli in casa può essere complicato, in particolare perché tablet e telefono di mamma sono spesso in condivisione. Ma è importante ricordare che il diritto a nutrire la propria immaginazione non decade con la maternità.

  7. Fare paragoni con l’ex

    Persino quando vuole essere un complimento, rievocare il fantasma della relazione passata in un momento così intimo è come invitare a letto un terzo. E potrebbe non essere gradito, o portarsi dietro gelosie, insicurezze e recriminazioni.

  8. Prendere tutto sul serio

    Alcune persone si godono di più il sesso quando l’atmosfera è rilassata, giocosa, spontanea. Fermo restando che non siete obbligate a farvi piacere nulla, una rigidità eccessiva potrebbe aggiungere una tensione di cui potete fare a meno, se solo vi concedete un pizzico di umorismo o di ironia.

  9. Prendere tutto alla leggera

    È anche vero che non tutti hanno la stessa sensibilità: rispettare quella dei vostri o delle vostre partner significa anche capire quando è il caso di sdrammatizzare e quando invece è meglio essere attenti e ricettivi, anche se si tratta di qualcosa a cui noi non daremmo la stessa importanza.

  10. Ignorare i limiti e i no

    Non ci stancheremo mai di ripeterlo, il consenso è importante. Prevaricare o ignorare i desideri e limiti di una persona, a maggior ragione se non è consapevole di quello che sta succedendo, non ha scuse. Lo spiega bene I may destroy you, la pluripremiata serie di Michaela Coel che affronta temi come la violenza sessuale e l’abuso mostrandone diversi aspetti, incluso lo ‘stealthing’, ovvero la decisione unilaterale di sfilarsi il preservativo a metà rapporto. O il caso di chi subisce violenza dopo un rapporto consensuale, a volte nello spazio di pochi minuti.