Dire “ti amo” per prima: quando e come farlo

Quando e come dire “ti amo” e fare il primo passo verso questa manifestazione liberatoria e profonda

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Dopo quanto tempo dire ”ti amo”

Esiste una regola per dire “ti amo”? Ovvero, esiste un tempo prima e dopo il quale scade la manifestazione di affetto verbale che ci fa esprimere quanto siamo legati a qualcuno? Dipende molto dalla persona, senza dubbio. Dipende da quanto hai sofferto, da quanto vuoi condividere e da quante volte hai avuto modo di sentire un certo tipo di sentimento. Dichiariamo subito che dire “ti amo” non rappresenta qualcosa di obbligatorio. Non esiste che dopo un certo tempo il “ti amo” scade e va detto per forza. Ci sono persone davvero refrattarie non solo a dirlo ma anche a sentirlo.

Di fondo, si tratta di una formula e devi davvero fare i conti prima di tutto con quanto la senti tua. Se dici “ti amo” come qualcosa che ha una scadenza finisci per perderti la sorpresa e soprattutto anche il dato reale; ci sono persone che una volta detto o ascoltato, si rilassano e si lasciano andare. Ce ne sono altre che si sentono motivate a legittimare ancora e ancora questo amore, nutrendolo, potenziandolo. Quel che conta davvero? Sentire che la voglia di dichiararlo risulta naturale e morbida, senza forzature, spontanea, libera.

Come rispondere a un “ti amo”

Magari vieni colta di sorpresa e la persona con cui stai uscendo ti dice o ti scrive un bel “ti amo”. Davvero non te lo aspettavi e non sai come reagire. Anche in questo caso vale l’approccio spontaneo. Ricorda che non devi assolutamente sentirti in obbligo di rispondere allo stesso modo, se non te la senti; puoi anche solo e semplicemente “incassare”, tenere le sensazioni attive e ricevere tutto, senza crisi. Se poi vedi che dall’altra parte si verifica una certa impazienza, se vedi che il “ti amo” viene detto per ottenere una sorta di reazione o vedere quanto ci tieni, non sentirti forzata in alcun modo.

Magari la persona ha un pochino di insicurezza e ti sta testando. Se ci tieni davvero devi rispondere con gentilezza che non si tratta di una prova e che non vuoi sentirti forzata in nessun modo. Se lo senti, rispondi “anche io”, ma se non lo senti, puoi anche rispondere con un abbraccio. In altri casi, quando qualcuno ci dice “ti amo” scatta una specie di campanello d’allarme, specie in chi non vuole impegnarsi. Se fosse il tuo caso, cerca di non andare in ansia e valuta i tuoi tempi interni, senza affrettare nulla, non ingigantire il momento e rimani centrata.

Cosa rispondere quando è corrisposto e quando invece non lo è

Se senti che nel tuo cuore questa dichiarazione ha una controparte, tirala fuori. Cerca di battere la timidezza e ribadisci che anche tu provi quel sentimento. A volte ci accorgiamo che il sentimento è corrisposto quando abbiamo delle reazioni fisiche importanti: il viso diventa rosso, le gambe si mettono a tremare, la pancia si scuote forte, le spalle sono piene di brividi e si avverte come un misto di eccitazione, paura e calore fortissimo. Questo tipo di reazioni possono bloccare sul momento caratteri leggermente introversi. Cerca di respirare a lungo e prenditi tutto il tempo che serve per sentire come e se vuoi rispondere. A volte si risponde anche solo con gli occhi.

Quando qualcuno invece ci dichiara amore ma sentiamo che il sentimento non è corrisposto, dovremmo dirlo, semplicemente. Forse non proprio sul momento, dipende dalle circostanze, ma dovremmo far capire che stiamo approcciando alla relazione in modo diverso, forse leggero, forse meno coinvolgente. Puoi pensare all’amore come a un percorso con una rotta interna e una che si persegue in due; se obiettivi e tempistiche si discostano troppo, tanto vale comunicarlo subito.

Cosa fare se non ricambia

Accade invece a volte che lo stimolo a dire “ti amo” parta spontaneamente proprio da noi stesse e lo diciamo senza pensarci troppo. Cosa succede se dall’altra parte la persona non ricambia? Devi armarti di coraggio e non rinnegare quello che senti, anzi, andarne fiera. A volte il sentimento non scatta o scatta con tempistiche diverse. Quel che puoi fare? Un’attenta valutazione del tuo sentimento, un’accettazione che non ti richiede di reprimerlo ma semplicemente di capire quanto sul piano concreto questo amore si possa realizzare in senso duale e condiviso.

Se la persona che hai davanti non ricambia non si tratta di niente che in te non vada; attraversiamo tutti momenti e fasi diverse e la persona di cui ti sei innamorata potrebbe avere difese alte per ferite precedenti o semplicemente non avere voglia di tuffarsi in qualcosa di coinvolgente dal punto di vista sentimentale.

Dire “ti amo” senza dirlo

Se invece senti che hai voglia di dichiarare il tuo amore ma non verbalmente, ci sono tanti altri modi, irresistibili e romantici. Potresti farglielo trovare scritto su un pezzo di carta sotto al tovagliolo, lasciargli un post it sul cuscino, creare un disegno da dare quando meno se lo aspetta. I mezzi migliori ed efficaci per dire “ti amo” a volte sono proprio gli occhi. Fermati e guarda la persona, senza ansia, senza preoccupazioni; con gli occhi saprai esprimere moltissimo. Esistono anche i messaggi sugli smartphone, ma è molto meglio dichiarare il tuo amore dal vivo, trovano modi speciali che riguardano qualcosa che finora avete vissuto insieme, qualcosa che riguarda solo la vostra storia.

L’effetto sorpresa vince sempre, cercate di esprimere tutto quando meno l’altra persona se lo aspetta. Ricorda che non dovi per forza pronunciare le due parolette, puoi trovare tanti altri modi di dirlo, metafore, frasi di scrittori, parole che hai in mente, similitudini.