Pressione bassa: cause, cosa mangiare e rimedi naturali

Molte persone soffrono di cali di pressione e soffrono di eccessiva stanchezza e debolezza. Ecco come intervenire in modo naturale

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cause e sintomi della pressione bassa

La pressione bassa o ipotensione è tale quando la pressione arteriosa massima e quella minima non superano i 90/60 mmHg.

Le cause di valori della pressione inferiori alla media possono essere diverse e non sempre la pressione bassa provoca sintomi. In alcune persone, infatti, la pressione è fisiologicamente bassa: in questo caso, la pressione bassa dipende da una predisposizione personale e non dà alcun problema.

In altre situazioni, invece, può capitare che la pressione si abbassi in modo improvviso causando causando sintomi che possono essere più gravi o comunque fastidiosi. I sintomi tipici dell’abbassamento repentino della pressione causa:

  • vertigini;
  • debolezza;
  • offuscamento della visione;
  • svenimento.

Un brusco abbassamento della pressione avviene ad esempio quando ci si alza in piedi velocemente da una posizione da sdraiati o seduti. Si tratta di una condizione nota come ipotensione ortostatica:: spesso, in questa situazione si hanno proprio vertigini e disturbi della visione, accompagnati da una sensazione di svenimento. Sintomi simili si verificano in caso di ipoglicemia, cioè quando i livelli di glucosio ematico calano sotto un certo livello. In genere si tratta di manifestazioni temporanee, che vengono presto compensate dall’organismo grazie a una fine regolazione che interessa tutto il sistema cardiovascolare. A volte, invece, i sintomi della pressione bassa possono durare più a lungo: non è raro soffrire di ipotensione durante il ciclo mestruale e la gravidanza o in estate, quando le elevate temperature aumentano la dilatazione dei vasi sanguigni o se si verifica un notevole incremento della sudorazione a causa del caldo eccessivo o dell’attività fisica intensa.

L’ipotensione può essere anche un effetto collaterale di alcuni farmaci, ad esempio di diuretici– che fanno espellere molti liquidi riducendo il volume plasmatico – e di vasodilatatori che agiscono sulla pressione sanguigna aumentando il calibro dei vasi. La pressione bassa può anche essere collegata a un eccessivo consumo di bevande alcoliche.

Bisogna prestare attenzione quando la pressione bassa si verifica senza che vi sia un’apparente causa scatenante, se se ne soffre per un periodo prolungato o se i sintomi sono severi. In tutti questi casi è meglio rivolgersi al medico, poiché l’ipotensione potrebbe essere la conseguenza di patologie o disturbi anche gravi: meglio quindi sottoporsi ad analisi per escludere malattie o per intervenire in modo adeguato sulle cause della pressione bassa.

Sintomi della pressione bassa

Dieta per la pressione bassa

Specialmente durante le calde giornate estive può succedere che la pressione si abbassi a causa della dilatazione dei vasi sanguigni e della disidratazione. Di conseguenza, ci si può sentire spossati e privi di energie, avere difficoltà a concentrarsi e soffrire di giramenti di testa.

Alcuni alimenti possono aiutare a contrastare questi sintomi offrendo all’organismo alimenti ricchi di vitamine e sali minerali o che contengano buone quantità di zuccheri e di altre sostanze toniche ed energizzanti. La dieta per la pressione bassa dovrebbe dunque prevedere abbondanti porzioni di frutta fresca e di verdura, scegliendo soprattutto tra i vegetali ricchi di potassio e magnesio come le banane e gli ortaggi a foglia verde. Durante la giornata si possono poi consumare snack e bevande energizzanti come frutta essiccata (albicocche, datteri, mango, uvetta), frutta secca a guscio (noci, mandorle, anacardi), cioccolato fondente, caffè, matè o mate e guaranà. Per aumentare la pressione funziona anche la liquirizia pura: si trova in erboristeria sotto forma di caramelle da portare con sé e consumare al bisogno.

Infine, per mantenere la pressione sanguigna a livelli adeguati, non bisogna dimenticare di idratare l’organismo bevendo sufficienti quantità di acqua. Chi non riesce a coprire il fabbisogno idrico attraverso l’acqua, può ricorrere ad acque aromatizzate con frutta ed erbe o a infusi di tè verde, karkadè, té rooibos, succo di melograno o di mirtillo. Si tratta di bevande dal sapore gradevole e dall’effetto rinfrescante che apportano benefici a tutto l’organismo, oltre ad idratare. Attenzione a non eccedere però con il consumo di liquidi perché – per quanto sia raro – l’aumento della diuresi e della sudorazione potrebbero dare l’effetto contrario e ridurre ulteriormente la pressione sanguigna.

Rimedi naturali

Generalmente la pressione bassa è vista come una condizione positiva perché può contribuire a prevenire diverse malattie cardiovascolari, ma i sintomi dell’ipotensione possono essere fastidiosi.
Per contrastare la pressione bassa e i sintomi che ne conseguono è possibile ricorrere anche all’ausilio di rimedi naturali. Poiché non esiste un’unica causa dietro la pressione bassa, non è possibile identificare un solo rimedio contro questo disturbo. Per trovare la soluzione al problema, è quindi preferibile chiedere consiglio al medico, descrivendo i sintomi e riportando le situazioni in cui si verificano i cali di pressione. In base alla causa dell’ipotensione si potrà stabilire se è opportuno intervenire con rimedi naturali. In ogni caso, se l’ipotensione si presenta con una certa frequenza, se si ha pressione bassa per periodi prolungati o se i sintomi sono particolarmente severi è sempre raccomandato un consulto con il proprio medico per indagare sulle cause e intervenire in modo opportuno.

Radice di liquirizia

Tra i rimedi più utilizzati per la pressione bassa troviamo sicuramente la radice di liquirizia (Glycyrrhiza glabra). La liquirizia è una pianta delle Fabaceae, la stessa dei legumi, e la sua radice viene utilizzata in erboristeria e fitoterapia per il contenuto di saponine triterpeniche come la glicirrizina o acido glicirrizico, oltte che per la presenza di amido, zuccheri, flavonoidi, cumarine e fitosteroli.

La liquirizia ha diverse proprietà: è espettorante, emolliente, protettiva su stomaco e fegato, cicatrizzante, antisettica ed emolliente e aiuta anche ad aumentare la pressione sanguigna. In caso di pressione bassa la si può assumere sotto forma di tisana, estratto fluido o, come abbiamo visto, consumando caramelle prodotte con succo di liquirizia puro.

Attenzione però all’uso di liquirizia se si soffre di ritenzione idrica o edema: il principio attivo presente nella radice di liquirizia, infatti, aumenta riduce l’escrezione di sodio da parte dei reni e, contemporaneamente, anche quella dell’acqua. I rimedi a base di liquirizia consentno di aumentare la pressione in modo naturale proprio grazie a questo meccanismo perché incrementando la quantità di liquidi corporei, aumenta anche il plasma sanguigno. Il risultato sulla pressione arteriosa si ha quindi come conseguenza all’aumento del volume plasmatico. L’aumento dei liquidi è però ovviamente da evitare per le persone che tendono già a trattenere liquidi e che soffrono ad esempio di edema e gonfiori a piedi e caviglie o in generale alle gambe.

Piante toniche

Oltre alla liquirizia sono molto utili le piante ad azione adattogena come l’eleuterococco, la rodiola e il ginseng, normalmente utilizzate per combattere l’eccessiva stanchezza e il calo di energia, poiché aiutano l’organismo a rispondere in modo efficace allo stress. Di solito questi rimedi vengono consigliati per affrontare al meglio i periodi di studio intenso, gli impegni di lavoro e per aiutare l’organismo durante i cambi di stagione, ma possono essere impiegate anche per combattere l’ipotensione, la stanchezza eccessiva e l’astenia. In questi casi si possono quindi utilizzare tinture madri o integratori a base di queste piante, da sole o in associazione tra loro. Alcune ricette erboristiche prevedono anche la combinazione di una o più piante dall’azione adattogena a una o più piante dalle proprietà stimolanti. Ad esempio, un’azione tonica e un innalzamento della pressione sanguigna si può avere impiegando il ginseng insieme al rosmarino e al fieno greco.

Una miscela efficace contro l’ipotensione e l’astenia prevede ad esempio l’uso di tintura madre di ginseng, tintura madre di rosmarino e tintura madre di fieno greco da assumere due volte al giorno. È possibile acquistare le tre tinture singolarmente in erboristeria e assumere 20 gocce di tintura di ginseng, 10 di rosmarino e 10 di fieno greco mescolandole in mezzo bicchiere di acqua oppure farsi preparare una miscela apposita dall’erborista e assumerne 30-50 gocce due volte al giorno. Chiedere consiglio all’erborista è sicuramente l’ideale, poiché in questo modo si può trovare una soluzione personalizzata. Per aumentare la pressione si può ad esempio ricorrere anche alla tintura madre di cardo mariano, da assumere da sola (30 gocce due volte al giorno) o in associazione ad altre tinture, come quella di rosmarino.

Rimedi naturali stimolanti

Quando si soffre di pressione bassa si può fare ricorso anche a rimedi stimolanti sul sistema nervoso centrale. Si tratta di piante che contengono caffeina, un principio attivo che appartiene alla classe delle metilxantine. La caffeina è nota per la sua capacità di aumentare la pressione sanguigna: questa sostanza provoca infatti vasocostrizione e, riducendo il calibro dei vasi sanguigni, aumenta la pressione al loro interno. L’incremento della pressione è proprio un effetto collaterale dei rimedi a base di caffeina, insieme all’aumento del battito cardiaco che può dare tachicardia e palpitazioni.

Dove si trova la caffeina? In commercio esistono integratori di caffeina e prodotti naturali stimolanti a base di rimedi che la contengono, come ad esempio gli integratori di guaranà. Questa sostanza si trova inoltre facilmente in diverse bevande come caffè, tè e mate o matè e nel cioccolato. Chi ha la pressione bassa potrebbe trarre benefici quindi da questi rimedi naturali che, oltre ad aumentare la pressione, hanno anche altre proprietà. Attenzione però a consumare grandi quantità di tè verde, caffè o mate sotto forma di bevanda perché, se da una parte la caffeina presente in queste piante potrebbe contribuire ad alzare la pressione, dall’altra gli infusi potrebbero aumentare la diuresi, annullando di fatto l’azione sulla pressione sanguigna.

Prodotti ricostituenti

Un aiuto naturale ulteriore contro la spossatezza data dai cali di pressione è rappresentato dai prodotti delle api e in particolare dal polline e la pappa reale. Insieme al miele – che può essere consumato a cucchiaini o usato per dolcificare gli infusi e le bevande naturali – la pappa reale e il polline rappresentano dei veri e propri rimedi ricostituenti capaci di apportare all’organismo tutta una serie di zuccheri, vitamine e minerali che consentono di avere sufficiente energia.

Rimedi naturali per la pressione bassa

Cosa evitare

Chi soffre di pressione bassa, oltre a ricorrere ad opportuni rimedi, dovrebbe evitare di assumere sostanze che hanno l’effetto opposto, cioè quello di abbassare la pressione. Oltre ai rimedi contro l’ipotensione, esistono infatti alimenti e rimedi naturali contro l’ipertensione, che sono chiaramente sconsigliati per le persone che soffrono di pressione bassa. Due alimenti comuni in grado di ridurre la pressione sono ad esempio l’aglio e, seppur in maniera minore, la cipolla, entrambi utilizzati in erboristeria come coadiuvanti in caso di ipertensione. L’uso alimentare di aglio e cipolla come aromatizzanti difficilmente avrà effetto sulla pressione, ma attenzione ad assumere preparazioni fitoterapiche a base di questi rimedi.

Un altro rimedio naturale da evitare per chi ha la pressione bassa è il biancospino, una pianta usata per la sua moderata azione ipotensiva, poiché in grado di dilatare i vasi sanguigni. Anche i rimedi naturali a base di foglie di olivo, pervinca e vischio non sono consigliati per chi ha la pressione bassa, così come quelli che utilizzano rauwolfia, pianta della tradizione ayurvedica impiegara come sedativo e nell’ipertensione lieve.

Attenzione poi a tutti i rimedi naturali dall’azione diuretica come l’orthosiphon o tè di Giava, il tasassaco, l’ortica, il pungitopo o rusco, la gramigna, l’equiseto, l’eringio, il frassino, la pilosella o il ginepro. Queste piante sono generalmente utilizzate per aumentare la diuresi allo scopo di ripulire le vie urinarie in caso di infezioni come la cistite o di disturbi ai reni, tra cui la renella. Si utilizzano anche per ridurre gli edemi e la ritenzione idrica, per combattere la cellulite o prevenirne la comparsa. A causa del loro effetto diuretico, che favorisce l’eliminazione di liquidi dal corpo, questi rimedi potrebbero impattare sulla pressione sanguigna, riducendola. In condizioni normali non si tratta di un effetto secondario rilevante, ma chi soffre già di ipotensione potrebbe vedere aggravati i sintomi della pressione bassa.

Per conoscere i rimedi giusti e quelli da evitare quando si soffre di pressione bassa è comunque consigliabile chiedere parere al medico, al farmacista o all’erborista. Rivolgersi al medico è la prima cosa da fare per conoscere le cause dell’ipotensione e capire come intervenire in modo corretto. Il farmacista e l’erborista possono invece dare preziosi consigli su eventuali rimedi naturali e informazioni riguardo alle interazioni tra farmaci e integratori. Questo vale anche se si ha la pressione bassa e si vuole assumere un integratore per un altro disturbo: meglio chiedere al farmacista o all’erborista per sapere se il rimedio può peggiorare l’ipotensione.