Pressione nei bambini: quando i valori sono normali

La pressione è un parametro fondamentale da tenere sotto controllo nei bambini. Ecco quando preoccuparsi

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Antonina Distefano

Medico Chirurgo

Medico chirurgo abilitato presso l'Università degli Studi di Catania, è specializzata in Cure Palliative e Terapia del dolore.

La pressione arteriosa è un parametro vitale importante, che andrebbe tenuto sotto osservazione, anche nei bambini.

La pressione arteriosa è la pressione con cui il cuore spinge il sangue in tutti i tessuti ed organi del corpo, all’interno dei vasi sanguigni. La pressione si misura in millimetri di mercurio (mmHg). Chiaramente i valori pressori ottimali cambiano in base all’età.

Nello specifico, nei bambini, i valori normali vengono espressi in mmHg, mentre per i valori massimi e minimi, facciamo riferimento ai percentili (una grandezza fondamentale che varia nel corso della vita, subendo un aumento significativo soprattutto nel periodo dell’adolescenza e assestandosi in età adulta in altre parole, si valuta cioè se i valori di pressione sanguigna sono più alti rispetto a quelli rilevati in una quota di coetanei, in questo caso il 95%).

Perché misurare la pressione anche ai bambini

Tutti i medici ed anche i pediatri, sono costantemente chiamati a svolgere attività di prevenzione nei confronti della patologie, soprattutto le più comuni. Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e disabilità. Di solito si manifestano in età adulta ma ci sono processi che iniziano nei primi anni della vita e che vanno precocemente riconosciuti in quanto è possibile correggerli già in età pediatrica.

L’ipertensione può essere:

  • Primaria quando non vi è una causa nota
  • Secondaria quando viene causata da un altro disturbo

Dopo i 6 anni l’ipertensione primaria è di gran lunga dominante (specie nell’adolescenza) mentre prima dei 6 anni, l’ipertensione secondaria è più frequente, soprattutto nei bambini di età inferiore ai 3 anni.

Fattori di rischio per ipertensione arteriosa nel bambino sono:

  • Familiarità per ipertensione arteriosa
  • Obesità e sovrappeso (il fattore di rischio più importante per lo sviluppo dell’ipertensione primaria)
  • Sedentarietà
  • Cibi cosi detti spazzatura ad alto contenuto di sale, insaccati, salse

Esistono anche delle forme dette secondarie di ipertensione, legate cioè, a delle patologie pre-esistenti:

  • Nefropatia cronica
  • Ipertensione nefrovascolare
  • Sindrome di Cushing
  • Feocromocitoma
  • Altre patologie cardiache o respiratorie

I valori normali della pressione nei bambini

Ma andiamo a vedere quali sono considerati valori normali di pressione arteriosa nel bambino ed adolescente e quali sono gli approcci ottimali per misurare questo parametro cosi importante.

Indicativamente fra 1 e 10 anni di età, i valori medi della pressione arteriosa dovrebbero essere compresi fra 85-102 mmHg (nei maschi) e 86-102 (nelle femmine) per quanto riguarda la pressione sistolica (quella che comunemente chiamiamo massima) e tra 37-61 mmHg (nei maschi) e 40-60 mmHg (nelle femmine) per quella diastolica (pressione minima).

Nella fascia d’età fra gli 11 e i 17 anni invece, i valori medi dovrebbero essere compresi fra 104 – 118 mm>Hg (maschi) e 103 – 111 mmHg (femmine per la pressione sistolica e tra 61 – 67 mmHg (maschi) e 61 – 66 mmHg (femmine) per quella diastolica.

Misurazione della pressione nei bambini

La misurazione della pressione arteriosa è compito del pediatra o del medico di medicina generale dai 14 anni in su.  I bambini devono stare seduti tranquillamente su una sedia con la schiena appoggiata e i piedi sul pavimento per 3-5 minuti prima della misurazione.

È fondamentale utilizzare un bracciale delle dimensioni corrette. La larghezza del bracciale deve essere almeno il 40% della circonferenza del centro della parte superiore del braccio e la lunghezza della vescica gonfiabile deve essere compresa tra l’80 e il 100% di quella circonferenza.

Un bracciale troppo stretto porta a valori erroneamente elevati di pressione arteriosa, mentre un bracciale troppo largo determina valori erroneamente bassi di pressione arteriosa. In generale, ad ogni visita devono essere effettuate almeno due misurazioni, in particolare se la misurazione iniziale è alta. Secondo le recenti linee guida a cui tutti i medici fanno riferimento, la pressione arteriosa dovrebbe essere misurata una volta l’anno in tutti i bambini dai 3 anni d’età.

Se sono presenti fattori di rischio o vengono rilevati dei valori anomali, la pressione dovrebbe essere misurata anche ad ogni visita. In quest’ultimo caso il medico vi indirizzerà verso l’esecuzione di test specifici che aiuteranno a scoprire la causa alla base dell’ipertensione quali ad esempio:

  • Esami del sangue (compresi glucosio, enzimi epatici e pannello lipidico), ed emoglobina glicosilata (HbA1c, per il prediabete)
  • Ecocardiogramma(per l’ipertrofia ventricolare sinistra)
  • Rapporto albuminuria: creatinina e analisi delle urine
  • Ecografia renale per escludere un’eventuale stenosi delle arterie renali

Se i risultati dei test dovessero risultare normali, il pediatra o il medico di medicina generale potrebbero indirizzarvi verso i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita e potrebbero suggerire di ricorrere ad una visita con un nutrizionista. Soltanto se vi è evidenza di una patologia sottostante e nel caso in cui la pressione arteriosa rimane elevata ed  il peso non dovesse diminuire, viene presa in considerazione una terapia farmacologica.

Prevenzione dell’ipertensione arteriosa nei bambini

Come per gli adulti, alla base di un buono stato di salute ci sono delle sane abitudini:

  • Riduzione del peso
  • Riduzione del consumo di sale e limitare l’utilizzo di zuccheri
  • Esercizio fisico

Oltre all’ipertensione, anche l’ipotensione (pressione bassa) può indicare che c’è qualcosa che non va. La causa è spesso legata all’anemia, alla disidratazione o ad infezioni. Anche in questo caso, il pediatra o il medico di famiglia, saprà indirizzarvi verso gli esami più utili da fare.

L’attività di prevenzione si concentra prevalentemente sulle patologie a più alta prevalenza che hanno una maggiore ricaduta sulla salute pubblica. Tra queste malattie, le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte, disabilità e spesa sanitaria anche nel nostro Paese.

Spesso inoltre, le malattie cardiovascolari si manifestano clinicamente solo in età adulta, ma i processi di indurimento e irrigidimento delle arterie che ne sono alla base iniziano molto precocemente e, già nella prima decade di vita. Ecco perché è importante non sottovalutare i segnali che percepiamo nei nostri bambini e rivolerci tutte le volte che lo riteniamo opportuno, al medico.