Il tabacco uccide la metà di chi ne fa uso: liberiamoci dal fumo

Il fumo è la prima causa di morte evitabile. In occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, AIRC promuove la petizione “Europa libera dal tabacco”

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Il fumo è la prima causa di morte evitabile nella nostra società ed è legato all’insorgenza di un tumore su tre. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il tabacco uccide circa la metà dei suoi consumatori, e il Ministero della salute stima che ogni anno in Italia oltre 93.000 morti siano attribuibili al fumo.

Un’emergenza a cui Fondazione AIRC dà una risposta concreta sostenendo la migliore ricerca oncologica e sensibilizzando cittadini e istituzioni sui rischi del fumo di tabacco in tutte le sue forme. Sono necessarie azioni immediate: l’Italia è scesa al diciottesimo posto nella classifica del “Tobacco Control Scale”, un’indagine internazionale che misura l’efficacia delle attività di contrasto al tabagismo nei diversi Paesi europei.

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, mercoledì 31 maggio, Fondazione AIRC promuove “Europa libera dal tabacco”, petizione della Commissione Europea che si pone come obiettivo la prima generazione ‘smoke free’ entro il 2030 e la tutela dell’ambiente in cui viviamo, in particolare mari, fiumi e parchi.

Tumore del polmone, fino al 90% dei casi è dovuto al fumo

Il fumo causa circa l’85-90% dei casi di tumore del polmone, oltre ad aumentare il rischio di sviluppo di tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell’esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e di alcune leucemie. Il tumore del polmone in Italia è la seconda neoplasia più frequente negli uomini e la terza nelle donne, con 34.000 decessi stimati solo per il 2021.

Per far fronte a questa emergenza, negli ultimi 3 anni AIRC ha destinato oltre 21 milioni di euro a circa 100 progetti di ricerca dedicati al tumore del polmone, con l’obiettivo di sviluppare metodi per diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci e mirate.

 Stop al tabacco entro il 2030

AIRC rilancia l’appello dell’Istituto Mario Negri che, in collaborazione con la Società italiana di tabaccologia, ha promosso la raccolta firme italiana a sostegno dell’iniziativa comunitaria “Europa libera dal tabacco”, nata dalla petizione di tanti cittadini alla Commissione Europea.

“L’obiettivo è arrivare alla prima generazione europea libera dal tabacco entro il 2030 mettendo fine alla vendita di prodotti del tabacco o a base di nicotina per i cittadini nati dopo il 2010 – afferma Silvano Gallus, ricercatore AIRC dell’Istituto Mario Negri –. La tutela della salute corre in parallelo alla tutela dell’ambiente: la petizione preme infatti a salvaguardare dall’inquinamento causato da fumo e mozziconi i paesaggi naturali e gli spazi di socialità soprattutto dei più giovani, come parchi e centri sportivi”.

Il calo del numero dei fumatori si è pericolosamente arrestato

Dagli anni ’60 in Italia il numero dei fumatori è sceso costantemente fino al 2010. In concomitanza con la diffusione della sigaretta elettronica e dei prodotti a tabacco riscaldato, questo lungo trend di decrescita si è pericolosamente arrestato.

I fumatori, soprattutto giovani, scelgono sempre più spesso questi dispositivi per limitare l’uso della sigaretta tradizionale o perché li percepiscono come meno nocivi. L’OMS ha messo in luce i rischi per la salute legati all’utilizzo di sigarette elettroniche e di prodotti a tabacco riscaldato, in particolare riguardo ai disturbi respiratori. I risultati di un recente studio sostenuto da Fondazione AIRC e condotto all’Istituto Mario Negri di Milano hanno evidenziato anche che, nella vita reale, questi prodotti non aiutano a smettere di fumare, al contrario aumentano il rischio che i non-fumatori inizino a fumare sigarette tradizionali e che gli ex-fumatori ricadano nella dipendenza da tabacco.

L’appello del campione di nuoto Giorgio Minisini

Tre medaglie d’oro ai Mondiali e quattro agli Europei, il campione di nuoto artistico Giorgio Minisini sa bene quanto sia importante avere fiato, nel suo sport è fondamentale. Come ambassador AIRC Giorgio ha scelto di sensibilizzare i ragazzi sul fatto che fumare non sia per nulla ‘cool’.

infografica fumo AIRC
Fonte: Ufficio stampa - AIRC
Infografica sul fumo

“Vi capiterà che a scuola o in altre situazioni vi offrano di fumare, non accettate. Se vi prendono in giro, fregatevene. Il fumo non rende speciali, ma mina la vostra personalità che è unica e irripetibile. Non vi sto a dire che fumare fa male, perché questo lo sapete già. Vi dico di non omologarvi, di puntare su voi stessi… il vostro futuro è troppo importante perché vada in fumo.”