Verruche: cosa sono e come curarle

Le verruche possono comparire sul dorso delle mani, sul viso o anche sulla pianta dei piedi. Con l’aiuto dell’esperta scopri come riconoscerle e come curarle al meglio

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Antiestetiche e contagiose, le verruche sono delle escrescenze cutanee di natura benigna che possono fare la loro comparsa su diverse aree del corpo, come piedi, mani, viso, gomiti, ginocchia, genitali (anche se è più raro).

Possiamo distinguerle in:

  • verruche volgari;
  • verruche plantari;
  • verruche palmari;
  • verruche ano-genitali.

Il loro sviluppo è provocato da diversi fattori tra cui la presenza di difese immunitarie basse. Pur non essendo pericolose, le verruche possono essere contagiose quindi è bene prestare attenzione e seguire innanzitutto le norme igieniche di base.

Anche se a volte le verruche possono regredire in modo spontaneo in un arco temporale più o meno lungo, è bene consultare uno specialista per intraprendere un trattamento mirato ed efficace. Anche perché non sono rari i casi di recidive.

Cosa sono quindi le verruche e come possiamo curarle? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Irina Poleva, Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Cosa sono

«Le verruche volgari sono delle escrescenze della cute di origine virale. Possono manifestarsi su qualsiasi zona del corpo, tuttavia le aree colpite con più frequenza sono le mani e i piedi».

Ad essere maggiormente interessati sono i bambini e i ragazzi, quindi la fascia d’età tra gli 8 e i 15 anni. Le verruche volgari inoltre rappresentano la forma di verruca più frequente.

Come riconoscerle

«Spesso non ci si accorge della loro presenza fin quando non si avverte dolore, soprattutto nel caso delle verruche plantari. Altre volte invece, si può notare la comparsa di un’escrescenza fastidiosa che può irritarsi se traumatizzata nel tentativo di eliminarla.

A livello visivo le verruche possono presentare una forma di “piccoli cavolfiori” (soprattutto intorno alle unghie) e sono circondate da un bordino netto», spiega la dottoressa Poleva.

Inoltre, le verruche volgari si possono riconoscere per la forma irregolare e tondeggiante e per la superficie ruvida al tatto. Nel caso invece delle verruche plantari, si possono notare delle escrescenze sulla pianta del piede di colore giallastro e con dei punti neri all’interno. Possono causare anche dolore e in alcuni casi compromettere la deambulazione.

Cause

«Le verruche volgari hanno origine virale e il virus che le causa appartiene al gruppo di HPV, ovvero quello del Papilloma umano. Si tratta di un virus abbastanza comune e diffuso nell’ambiente. Non è particolarmente contagioso, ma quando trova un ospite adatto, tende a proliferare.

Per “ospite adatto” si intende un individuo che presenta un’alterazione della barriera cutanea o delle difese immunitarie. Questi due fattori permettono infatti al virus di radicarsi nell’epidermide e di proliferare a piacere», precisa l’esperta.

Tra i principali fattori di rischio che concorrono allo sviluppo delle verruche rientrano quindi:

  • difese immunitarie basse;
  • lesioni cutanee;
  • utilizzo di oggetti come asciugamani o strumenti per la cura delle unghie non detersi o usati da persone con verruche.

Sono contagiose?

«Comunemente, si crede che luoghi come spogliatoi e piscine possano facilitare il contagio delle verruche. In realtà, non sono tanto questo tipo di luoghi ad avere un’alta concentrazione di particelle virali, piuttosto è la macerazione della pelle dei piedi a permettere al virus di contagiarci. E individui con difese immunitarie basse facilitano l’infezione da HPV.

C’è un’altra categoria della popolazione suscettibile alle infezioni virali, quindi anche alle verruche e sono persone (spesso bambini) con atopia. Questi pazienti presentano un’alterazione genetica della barriera cutanea: ecco perché possono essere facilmente esposti a varie infezioni», continua la dottoressa.

Dunque, la contagiosità delle verruche è in funzione dell’ospite. Ecco spiegato anche perché all’interno di uno stesso nucleo familiare, ci possono essere individui con le verruche e altri che invece non ne presentano.

Trattamenti

«Tra i trattamenti impiegati in caso di verruche, possiamo annoverare:

In altri casi è possibile praticare una terapia topica domiciliare. In genere, il tipo di trattamento da effettuare viene deciso durante una visita dermatologica insieme al paziente a seconda delle sue esigenze lavorative, dello stile di vita, dell’età e delle condizioni di salute», conclude l’esperta.

Prevenzione

Le verruche possono ripresentarsi con una certa facilità. In più, c’è il rischio che quelle presenti sul nostro corpo si manifestino anche in altre zone per autoinoculazione. Possiamo contrastarle per quanto possibile:

In caso di dubbi, se si sospetta la presenza di una verruca e per ricevere una diagnosi approfondita, il consiglio è di effettuare una visita dermatologica e di seguire le indicazioni dello specialista.