Tumori della pelle: come riconoscerli, prevenirli e curarli

Come prendersi cura della salute della cute? L’esperta spiega come riconoscere, prevenire e curare i principali tumori della pelle

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Negli ultimi anni, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione, è cresciuta considerevolmente l’attenzione nei confronti dei tumori della pelle. Essendo un organo proprio come gli altri che fanno parte dell’organismo, la cute necessita di tante accortezze. Non si tratta solo di mantenerne l’elasticità, la morbidezza o di contrastare la secchezza attraverso un’idratazione giornaliera, ma anche di preservarne la salute.

La pelle è costituita da ben 3 strati che fungono da barriera protettiva. Partendo dallo strato più superficiale fino ad arrivare a quello più profondo abbiamo:

  • l’epidermide
  • il derma
  • il tessuto sottocutaneo.

Tuttavia, la cute può essere interessata da tumori, che possono essere riconosciuti ma anche curati nel modo opportuno. Possiamo inoltre prevenirne la comparsa e/limitarne lo sviluppo, eseguendo una visita specialistica dermatologica annuale e seguendo alcune buone abitudini quotidiane.

Come riconoscere, prevenire e curare i tumori della pelle? Abbiamo approfondito l’argomento con la Dottoressa Valeria Colonna, Medico Chirurgo, Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Quali sono

«I tumori della pelle si differenziano a seconda delle cellule da cui essi hanno origine. Nella scala dei tumori più frequenti ci sono:

  1. l’epitelioma, anche detto carcinoma basocellulare;
  2. il melanoma;
  3. il carcinoma spinocellulare.

Ne seguono tanti altri che possono essere benigni o maligni di piccola, media o alta aggressività e la maggior parte di essi rientra tra i tumori rari della pelle», spiega la dottoressa.

I tumori della pelle originano dalle cellule che compongono l’epidermide, ovvero i cheratinociti e i melanociti. Se diventano un tumore, i cheratinociti daranno origine al carcinoma basocellulare e spinocellulare, mentre i melanociti al melanoma.

Come riconoscerli

«La regola fondamentale, per riconoscere un melanoma, è quella dell’ABCDE, dove:

  • A sta per asimmetria;
  • B sta per bordi;
  • C sta per colore;
  • D sta per dimensioni;
  • E sta per evoluzione.

Tutte quelle lesioni pigmentate, ovvero i classici nei che cambiano velocemente di dimensioni, bordi, colore, possono rappresentare un campanello d’allarme di un processo di trasformazione in atto e per cui è bene effettuare una consulenza specialistica.

L’osservazione dell’epitelioma basocellulare e dello spinocellulare è diversa perché nascono da cellule differenti. Generalmente, la presenza di lesioni con crosticine che vanno e vengono, che si rimarginano, da cui esce un pochino di sangue, che diventano rosse, che da piatte possono diventare nodulari – generalmente nei basaliomi questo accade in molto tempo perché sono dei tumori lenti, diversamente gli spinaliomi sono veloci – sono elementi che rappresentano caratteristiche di sospetto di una lesione», continua la dottoressa Colonna.

I carcinomi spinocellulari e basocellulari sono quelli che fanno la loro comparsa in particolar modo su parti del corpo molto esposte, comi spalle, cuoio capelluto, orecchie, volto.

Cause

«Le cause alla base dei tumori della pelle sono tantissime:

  • predisposizione genetica (e questo vale soprattutto per il melanoma);
  • fototipo. I soggetti con fototipo chiaro si difendono meno bene dall’esposizione solare e quindi soffrono di più della loro influenza. Di conseguenza, vanno incontro molto più velocemente a fotodanneggiamento rispetto ai soggetti con fototipo scuro: ecco perché questi tumori sono più frequenti in paesi come l’Australia dove il sole batte perpendicolarmente alla terra, ma la popolazione è tipicamente dal fototipo chiaro;
  • fattori ambientali;
  • esposizione ai raggi ultravioletti o a radiazioni in seguito a terapie specifiche;
  • fattori chimici;
  • immunodepressione», continua l’esperta.

Come trattarli

«Il trattamento per tutti i tumori della pelle consiste nell’asportazione chirurgica con successivo esame istologico. Questo è imprescindibile per me rispetto ad altri trattamenti come il laser, spesso utilizzato per il basalioma. L’esportazione chirurgica infatti, con l’esame istologico, consente di dare “un’etichetta” con il nome e cognome a quello che sospettiamo. Il laser invece, che ha la funzione di bruciare quello che c’è al di sotto, non consente la lettura corretta del nostro sospetto diagnostico. L’alternativa è effettuare una biopsia su cui eseguire un’esenzione istologico. Per alcuni tumori, come il basocellulare, si può anche procedere con l’uso di terapie fisiche come la laserterapia o anche delle terapie chimiche, ad esempio delle creme con la funzione di creare un’infiammazione che a sua volta, provoca la degenerazione del tessuto e la distruzione del tumore», precisa la dottoressa.

Come prevenirli

«Grazie ai nuovi ausili dermatologici come il dermoscopio e la mappatura dei nei, adesso rispetto a tanti anni fa, abbiamo la possibilità di prevenire i tumori della pelle. Basta una visita dermatologica specialistica annuale per limitare l’evoluzione e la comparsa dei tumori della pelle.  Questa deve essere eseguita con la piena maturità sessuale, quindi intorno ai 25-30 anni, soprattutto se si ha una predisposizione familiare, se si hanno tanti nei e se non c’è la possibilità di autovalutarsi», conclude l’esperta.

Inoltre, è possibile prevenire in particolar modo il manifestarsi di carcinomi spinocellulari e basocellulari, proteggendosi dal sole. Proteggersi dai suoi raggi non significa che il sole rappresenta un nemico della nostra pelle, anzi. È infatti un grande alleato del benessere dell’organismo: basti pensare, ad esempio, che la vitamina D viene sintetizzata dall’organismo per via dell’esposizione solare. Inoltre il sole mette di buon umore e contribuisce alla vita sulla terra.

Tuttavia, i raggi ultravioletti a cui ci si espone per molte ore fino a causare ustioni solari, sono dannosi per l’organismo. Un atteggiamento cauto nei confronti del sole, l’evitare l’ustione solare esponendosi per molte ore fino all’intenso eritema, sono gesti semplici, ma fondamentali per ridurre la formazione dei tumori della pelle.