Alluce valgo: quali sono i sintomi, le cause e cosa fare

Il dolore al piede può essere spia di alluce valgo. Con l’aiuto dell’esperto scopriamo sintomi, rimedi, complicazioni, ed esercizi di questa patologia

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Il piede, spesso dimenticato e costretto in calzature strette e scomode, può essere interessato da alluce valgo. Si tratta di una patologia piuttosto diffusa, soprattutto tra le donne, che si sviluppa in modo progressivo e può essere accompagnata da dolore. In alcuni casi, quelli più gravi, può portare anche a disabilità funzionale e può compromettere la deambulazione con conseguenze sulla qualità della vita.

Il piede è una struttura anatomica posta all’estremità della gamba e costituita da un insieme di elementi (ossa, muscoli, articolazioni, legamenti, tendini) che ci consente di muoverci liberamente. Si tratta di un’azione meccanica che compiamo, quasi, in modo inconscio. Tuttavia, in presenza di condizioni – come ad esempio l’alluce valgo – diventa più difficile farlo con naturalezza.

Per questi motivi è bene prendersi sempre cura dei piedi e monitorare eventuali cambiamenti e deformazioni, visibili anche ad occhio nudo. Se si ha dolore persistente, si fa fatica ad indossare le scarpe e a camminare, è bene parlarne con uno specialista che effettuerà una diagnosi accurata. In questo modo sarà possibile agire il prima possibile con il trattamento idoneo.

Lasciata a sé stessa, la condizione dell’alluce valgo può solo peggiorare, specie se si continua a mettere in atto abitudini che non fanno altro che accentuare questo problema, come indossare calzature scomode e con tacchi alti.

Non si tratta infatti, di una questione puramente estetica: è vero, l’alluce valgo, soprattutto se in fase avanzata, è molto visibile e potrebbe non essere piacevole mostrarlo. Indossare, per esempio, calzature chiuse (anche in estate) evitando i sandali, non costituisce però una soluzione. Prevenire l’alluce valgo o chiedere il supporto medico quando si notano i primissimi segnali, è al contrario, un’ottima strategia per non andare incontro a sintomi invalidanti e a non dover ricorrere all’intervento chirurgico.

Che cos’è l’alluce valgo

L’alluce valgo è una deformazione che si verifica quando alcune delle ossa presenti nella parte anteriore del piede si spostano, assumendo così una posizione fuori posto. La terminologia, suggerisce la natura stessa della patologia: dal latino valgum, cioè “deviato verso l’esterno rispetto alla linea mediana del corpo”.

L’alluce valgo, noto anche come “cipolla”, è una condizione piuttosto comune che interessa tanto gli adulti quanto i bambini. In questi ultimi non causa sintomi specifici, per cui spesso passa inosservato. Con lo sviluppo dell’apparato scheletrico, l’alluce valgo può emergere in modo importante con dolore e fastidio.

Quali sono quindi gli esercizi e i rimedi da adottare in caso di alluce valgo? Ne abbiamo parlato con il dottor Andrea Genta, Fisioterapista.

Quali sono i sintomi dell’alluce valgo

«La sintomatologia comprende dolore e infiammazione nella zona metatarso-falangea del primo dito, ovvero la sede della deformità che viene a formarsi. L’alluce valgo si sviluppa infatti quando la prima falange dell’alluce scivola internamente verso il secondo dito. Di conseguenza, la muscolatura cambia: i muscoli estensori e flessori dell’alluce accentuano ulteriormente la deformità con una differente contrazione rispetto al fisiologico», spiega l’esperto.

Possiamo inoltre riconoscere la presenza dell’alluce valgo anche solo osservando il piede. In questo senso, l’alluce presenterà una sporgenza ossea e apparirà spostato verso il secondo dito. Altri segni riconducibili all’alluce valgo sono:

  • rigidità;
  • gonfiore;
  • difficoltà a camminare o a indossare le scarpe.

Quali sono le cause dell’alluce valgo

«L’alluce valgo può essere causato da diversi fattori tra cui:

  • squilibri muscolari;
  • calzature non adatte;
  • traumi;
  • reumatismi;
  • ereditarietà».

Complicazioni post operatorie dell’alluce valgo

Tra i trattamenti possibili in caso di alluce valgo, figura anche l’intervento chirurgico che viene però preso in considerazione quando i sintomi sono tali da compromettere la vita del soggetto. Trattandosi di un intervento chirurgico ci sono delle possibilità di andare incontro a qualche complicazione tra cui:

  • formazione di un ematoma;
  • movimento articolare limitato;
  • intorpidimento;
  • recidiva della deformità.

Inoltre, se il paziente che si sottopone ad intervento chirurgico per alluce valgo è un fumatore, potrebbero aumentare i tempi di ripresa post operazione, senza contare che potrebbero verificarsi delle complicazioni tra cui: infezioni nella ferita in cui è stata eseguita l’incisione e mancata consolidazione ossea.

Diagnosi dell’alluce valgo

L’alluce valgo viene diagnosticato a seguito di un esame fisico eseguito da uno specialista, il quale effettuerà una valutazione complessiva che tiene conto della presenza dei sintomi, sia in carico che in assenza di esso. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta una radiografia per valutare la misura in cui la prima articolazione metatarso-falangea ha subìto danni.

Se l’articolazione del piede presenta segnali importanti di gonfiore e rossore e il paziente accusa molto dolore, lo specialista potrebbe procedere con un prelievo del liquido presente nell’articolazione dell’alluce. Questo tipo di test è utile per individuare l’eventuale presenza di gotta o artrite infettiva. Inoltre, possono essere presti in considerazione ulteriori esami se si sospetta che la causa sia da ricondurre a malattie metaboliche o sistemiche.

Quali sono i rimedi per l’alluce valgo

«A seguito di una diagnosi di alluce valgo, lo specialista indicherà i trattamenti più indicati da adottare. È bene ricordare che ogni caso è a sé stante, dunque i rimedi adottabili dipendono dalla gravità della patologia. Perciò in alcuni casi, sarà necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, in altri invece si potrà optare per trattamenti conservativi, ad esempio dei supporti che diminuiscano lo scivolamento dell’alluce verso il secondo dito.

Si possono inoltre mettere in atto comportamenti volti a migliorare la sintomatologia. Come quelli finalizzati a diminuire il dolore quando l’infiammazione è in fase acuta, fino a passare a una serie di consigli a livello riabilitativo per poter migliorare la muscolatura. In questo modo sarà possibile potenziare il movimento opposto a quello effettuato quando c’è questa patologia, ovvero lo scivolamento dell’alluce verso il secondo dito», specifica il professionista.

In presenza di dolore e gonfiore può essere utile l’assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS) per alleviare la sintomatologia. Lo specialista potrebbe inoltre optare, se lo ritiene opportuno, per delle iniezioni di corticosteroide.

Altri trattamenti conservativi comprendono l’uso di ortesi, dunque di plantari, tutori notturni, spaziatori, applicati tra il primo e il secondo dito.

Quando è consigliato l’intervento chirurgico

«Come accennato, si ricorre all’intervento chirurgico quando la situazione è grave e la patologia provoca non solo dolore e infiammazione, ma anche disabilità a livello di deambulazione. Sarà lo specialista ad effettuare questo tipo di valutazione».

Le procedure chirurgiche per il trattamento dell’alluce valgo sono differenti e lo specialista valuterà attentamente quella più adatta al paziente. Il recupero post operatorio potrebbe richiedere diverse settimane, nel frattempo sarà necessario attenersi alle disposizioni mediche e indossare scarpe adeguate. La prognosi è in generale buona e il trattamento chirurgico viene ben tollerato: la consolidazione ossea può avvenire nell’arco di 6-7 settimane. Ad ogni modo, a guarigione completa, è indispensabile impiegare scarpe adatte per evitare recidive.

Quali sono le complicazioni dell’alluce valgo

L’alluce valgo, se non trattato, può andare incontro a un peggioramento. In più, potrebbe causare alcune complicazioni come:

  • la formazione di borsiti;
  • la metatarsalgia centrale;
  • dita a martello. Si tratta di una deformità a carico di una o più dita del piede (in genere il secondo, il terzo e il quarto) ed è caratterizzata da una flessione dell’articolazione posta nella parte intermedia del dito, il quale assume una forma curva;
  • la sinovite articolare, un’infiammazione che può manifestarsi in una fase importante dell’alluce valgo.

In alcuni casi poi, l’alluce valgo può provocare disturbi della deambulazione, quindi ad esempio problematiche che vanno a ripercuotersi sulla schiena e sulla zona lombare. Alterando infatti l’assetto metatarsale, si vanno a creare indirettamente delle modifiche all’appoggio e alla spinta del piede, con ripercussioni generali sulla modalità con cui si cammina.

Complicazioni post operatorie dell’alluce valgo

Tra i trattamenti possibili in caso di alluce valgo, figura anche l’intervento chirurgico. In quanto tale, è possibile andare incontro a qualche complicazione tra cui:

  • la formazione di un ematoma;
  • un movimento articolare limitato;
  • intorpidimento;
  • recidiva della deformità.

Inoltre, se il paziente che si sottopone ad intervento chirurgico per alluce valgo è un fumatore, potrebbero aumentare i tempi di ripresa post operazione, senza contare che potrebbero verificarsi delle complicazioni tra cui: infezioni nella ferita in cui è stata eseguita l’incisione e mancata consolidazione ossea.

Quali esercizi si possono svolgere in caso di alluce valgo

«Si può effettuare un massaggio plantare se questa zona è particolarmente rigida. Oppure, si possono eseguire esercizi di mobilizzazione attiva alla caviglia e alle dita in maniera lenta e controllata, per mantenere la mobilità. In più, l’utilizzo di calzature idonee e il mantenimento della forza e della stabilità della caviglia e dell’arto inferiore, contribuiscono a favorire la buona salute dei piedi e della colonna vertebrale», conclude l’esperto.

Come prevenire l’alluce valgo

È possibile prevenire l’alluce valgo in alcuni casi, ovvero quando questo disturbo è causato da fattori non legati all’ereditarietà o alla presenza di specifiche patologie.

Uno dei fattori che potrebbe contribuire allo sviluppo di alluce valgo è l’utilizzo frequente di scarpe strette (ad esempio quelle appuntite) e con i tacchi alti. Scegliere calzature comode, che ospitino in modo naturale il piede, è invece un’ottima scelta per preservare la naturale conformazione dell’arto. Ecco alcuni consigli per scegliere una scarpa che calzi alla perfezione:

  • optare per una suola morbida, stabile;
  • non acquistare calzature troppo strette e di un numero inferiore;
  • ridurre solo ad alcune occasioni l’impiego dei tacchi molto alti: questi, infatti, esercitano una pressione maggiore sull’avampiede, aumentando le probabilità di problemi in seguito;
  • meglio sempre provare le scarpe, in entrambi i piedi, prima di finalizzare l’acquisto. I numeri possono differire in base al modello e al brand, per questo è bene indossarle e camminarci un po’ per valutare la comodità;
  • assicurarsi che il tallone sia ben saldo e non scivoli all’interno della calzatura.

In conclusione quindi, se si avvertono i sintomi descritti sopra e soprattutto si ha difficoltà nella deambulazione, il consiglio è di rivolgersi ad un professionista per valutare il da farsi.

Fonti bibliografiche: