Punture di insetti: rimedi e come proteggersi

Zanzare e altri insetti possono rovinare i nostri momenti di relax all’aria aperta durante le belle giornate. Ecco come proteggersi dalle loro punture

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Come proteggersi

Durante la bella stagione trascorrere il tempo all’aria aperta è davvero piacevole, ma i momenti di relax possono essere rovinati dalla presenza di insetti e soprattutto dalle loro punture. Le zanzare, in particolare, rappresentano un vero e proprio tormento per alcune persone, letteralmente prese d’assalto nei mesi estivi. A differenza di vespe, api, tafani, calabroni e altri insetti, che generalmente non pungono se non disturbati, le zanzare succhiano il sangue a scopo nutritivo e per crescere la prole, causando una reazione che provoca piccoli pomfi molto pruriginosi.

Per proteggersi dalle punture di zanzara e zanzara tigre il rimedio più efficace è sicuramente l’olio essenziale di citronella, facilmente reperibile in erboristeria. L’essenza estratta dalle foglie di questa piccola pianta erbacea, infatti, ha una spiccata azione repellente contro le zanzare e altri insetti. Non a caso, la citronella è impiegata nelle lozioni anti-puntura per il corpo e nella maggior parte di incensi, zampironi e candele repellenti che si trovano in commercio e che possono anche essere preparati in casa.

Per realizzare una lozione fai da te contro le zanzare è sufficiente aggiungere 10-15 gocce di olio essenziale di citronella a 40 millilitri di vodka, aggiungere un cucchiaio di glicerina vegetale e 60 millilitri di gel di aloe vera. Dopo aver mescolato gli ingredienti, si trasferisce il prodotto in un flacone ben pulito e asciutto e munito di spray: la lozione può essere conservata per tutta l’estate e si utilizza sul corpo ogni volta che è necessario, anche più volte al giorno. Se l’odore di citronella dovesse risultare poco gradito è possibile aggiungere qualche goccia di olio essenziale di geranio, di menta o di lavanda.

Chi preferisce non applicare prodotti sulla pelle, o in caso di gravidanza, allattamento o sui bambini – in cui è bene non ricorrere agli oli essenziali – può utilizzare l’olio essenziale di citronella per diffusione, versando circa 15 gocce di essenza in acqua, nel bruciatore con candela o nel diffusore elettrico. Diffondere l’essenza di citronella è efficace per allontanare le zanzare sia negli ambienti chiusi sia all’aperto, in giardino, balcone o terrazzo. Anche in questo caso, si possono aggiungere altri oli essenziali come quello di lavanda, di geranio, di limone, di menta, per rendere la profumazione più gradevole.

Rimedi naturali contro le punture

Se nonostante tutte le protezioni adottate si viene punti da un insetto, esistono rimedi naturali efficaci per alleviare il gonfiore, il prurito e l’eventuale dolore che accompagnano la puntura.

Quando a pungere sono le zanzare, per trovare sollievo è sufficiente applicare sulla lesione una goccia di olio essenziale di lavanda. Si tratta di un prodotto naturale spesso presente anche negli stick dopo-puntura che si trovano in commercio, proprio in virtù delle sue proprietà lenitive e della sua capacità di ridurre in breve tempo il prurito e il gonfiore. L’essenza di lavanda è una delle poche a poter essere utilizzata pura sulla pelle, senza rischi. Normalmente, infatti, gli oli essenziali devono essere diluiti in un olio vegetale o in un’altra sostanza che funga da vettore. Questo perché si tratta di molecole molto concentrate, efficaci a bassi dosi e da impiegare con parsimonia per evitare reazioni di tossicità acute o croniche. L’essenza di lavanda è un’eccezione ma chi ha la pelle particolarmente sensibile e reattiva può comunque diluirne una goccia in un cucchiaio di olio o di gel di aloe vera e applicare il prodotto ottenuto sui pomfi.

Anche l’oleolito di lavanda è molto efficace in caso di punture di insetti: per prepararlo è sufficiente raccogliere qualche ramo fiorito di lavanda e sistemarlo in un barattolo di vetro munito di tappo ermetico. Dopo aver coperto i fiori con olio di girasole o di oliva, si chiude il barattolo e lo si lascia macerare per circa quaranta giorni, avendo cura di scuotere il contenitore due o tre volte al giorno per favorire l’estrazione. Contro le punture di insetti, l’ideale sarebbe portare sempre con sé un flaconcino di essenza di lavanda in borsa durante la bella stagione o un piccolo contenitore con il proprio rimedio fai da te.

Tutti i prodotti a base di lavanda sono efficaci contro le punture di qualsiasi insetto e sono in grado di alleviare il prurito, il gonfiore, l’arrossamento e l’eventuale dolore anche in caso di punture di api, vespe, tafani. In questi casi è bene però ricorrere anche all’applicazione di ghiaccio subito dopo la puntura e il sollievo non sarà comunque immediato come quando a pungere è una zanzara, soprattutto se non si riesce a eliminare il pungiglione, quando presente. Il gonfiore e il dolore potrebbero infatti perdurare per alcuni giorni, così come il prurito, generalmente a intermittenza.

Per velocizzare la guarigione della puntura è possibile ricorrere a impacchi di argilla verde, notoriamente in grado di sfiammare i tessuti. Gli impacchi con argilla si preparano mescolando un cucchiaio di argilla verde ventilata con circa due cucchiai di acqua, fino a ottenere una pasta omogenea non eccessivamente liquida. In alternativa all’acqua si possono utilizzare infusi o idrolati ed eventualmente è possibile aggiungere una goccia di olio essenziale di Tea tree e una di olio essenziale di lavanda. L’impacco va poi steso con le mani o con una spatola su tutta l’area della lesione e lasciato in posa per circa venti minuti, per poi essere risciacquato con acqua tiepida. Dopo il risciacquo, si può stendere un velo di gel di aloe vera, dall’azione lenitiva, antinfiammatoria e rinfrescante. L’applicazione può essere ripetuta più volte al giorno e l’impacco può anche essere lasciato in posa anche tutta la notte coprendo l’area con una garza sterile.

Se la puntura non migliora entro tre giorni circa o addirittura tende a peggiorare, è sempre bene consultare il proprio medico, soprattutto se non si conosce l’insetto responsabile della puntura.