Herpes genitale: cos’è, sintomi e come si trasmette

Conosci i sintomi dell’herpes genitale? Scopri come si trasmette e come prevenire e trattare questa infezione molto contagiosa

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Alla base delle più comuni infezioni c’è l’azione di microrganismi come funghi, virus, batteri. Nel caso dell’herpes genitale, il diretto responsabile è l’Herpes Simplex (HSV), un virus molto diffuso, al punto che secondo le stime, sono oltre 500 milioni gli individui che hanno contratto un’infezione da HSV. Ne esistono due:

  • il tipo 1 (HSV-1);
  • il tipo 2 (HSV-2).

Nello specifico, l’HSV-1 provoca lo sviluppo dell’herpes labiale, un’infezione caratterizzata dalla presenza di lesioni e piccole bolle, presenti soprattutto sulle labbra.

L’HSV-2 invece è quello che causa l’herpes genitale, tra le più diffuse malattie a trasmissione sessuale a livello globale.

Oltre a essere altamente contagioso, l’herpes è noto per restare latente nel tessuto nervoso e “risvegliarsi”, anche dopo tanti anni, nei momenti in cui il sistema immunitario è debole.

In generale, il 70% circa degli individui che ha contratto una prima infezione genitale, può essere soggetto a recidive, specie entro il primo anno. Per i successivi 2/3 anni le recidive possono presentarsi più volte e ridursi con il trascorrere degli anni. Inoltre, i soggetti con AIDS possono contrarre più facilmente l’herpes.

Quali sono i sintomi dell’herpes genitale e cosa fare per trattarlo e prevenirlo? Abbiamo approfondito l’argomento con la Dottoressa Rosanna Palmiotto, Medico Chirurgo a Udine, Specializzata in Ginecologia e Ostetricia.

Sintomi dell’Herpes genitale

 «Nella maggior parte dei casi, l’Herpes genitale non si manifesta con specifici sintomi oppure non viene riconosciuto come tale. Tuttavia, quando è sintomatico, ha un periodo di incubazione che varia tra i 4 e i 7 giorni. L’infezione primaria si può presentare con:

  • dolore nella zona dei genitali;
  • prurito/bruciore;
  • dolore durante la minzione;
  • comparsa di vescicole singole o raggruppate nella zona genitale e anale;
  • febbre;
  • infiammazione del retto;
  • dolori muscolari;
  • ingrossamento dei linfonodi inguinali.

Trascorse 2-3 settimane dal momento della comparsa, le vescicole diventano ulcere e scompaiono in alcuni giorni. La peculiarità di questa infezione è che il virus resta nel corpo e può ripresentarsi in modo ciclico durante periodi di stress psico-fisici.

I soggetti asintomatici possono eliminare il virus in maniera intermittente e possono inoltre trasmettere l’infezione senza esserne consapevoli», spiega la dottoressa.

I sintomi compaiono nell’area del corpo esposta direttamente all’infezione, tuttavia potrebbero manifestarsi anche su altre zone, ad esempio gli occhi, per via di uno sfregamento accidentale. Il consiglio quindi, è di evitare di toccare le vescicole o i fluidi e, senza essersi lavati le mani, sfiorare altre parti del corpo proprie o di un’altra persona.

Come si trasmette l’Herpes genitale?

«L’Herpes genitale si trasmette per lo più durante i rapporti sessuali di ogni tipo, ovvero vaginale, orale, anale. Il contagio può avvenire per via diretta attraverso il contatto con la cute e i genitali, o tramite i fluidi del corpo», continua l’esperta.

L’infezione, può essere inoltre trasmessa dalla mamma al bambino al momento del parto, con possibili conseguenze – anche importanti – sulla salute del piccolo. Nello specifico, ci possono essere complicazioni a carico di diversi organi o può essere compromesso il sistema nervoso centrale.

Diagnosi

«La diagnosi viene effettuata a seguito di una visita ginecologica. All’osservazione della sintomatologia di cui sopra, è possibile associare anche lo svolgimento di alcuni test di laboratorio, ad esempio, la ricerca degli anticorpi anti HSV-1 e HSV-2 nel sangue, per un’ulteriore conferma», precisa la dottoressa Palmiotto.

Come trattare l’Herpes genitale

«Dal momento che il virus resta latente nel corpo, non c’è, ad oggi, una cura per l’herpes genitale, né un vaccino. È però possibile trattare in modo efficace la sintomatologia (anche quando lieve) attraverso l’assunzione di farmaci antivirali che devono essere prescritti dallo specialista. Anche se precoce, la terapia non impedisce le ricadute, la cui durata e gravità dei sintomi possono essere ridotte dal trattamento antivirale», prosegue la dottoressa.

Seguire la terapia è molto importante non solo perché evita che l’infezione perduri nel tempo e si manifesti in modo più grave, ma anche perché riduce le possibilità di infettare il proprio partner. In caso di infezione durante la gravidanza, sarà il medico a valutare il farmaco più adatto alla paziente, in base alle sue condizioni di salute.

Ad ogni modo, la terapia farmacologica non esclude la possibilità che si presentino delle recidive.

Prevenzione dell’Herpes genitale

«Tra gli strumenti principali di prevenzione c’è l’uso dei preservativi, da impiegare sempre e nel modo corretto. Ciò nonostante, i profilattici non possono coprire tutte le aree colpite dall’infezione e quindi, in alcuni casi, potrebbero non bastare. In questo caso, diventa fondamentale evitare di avere rapporti sessuali in presenza di sintomatologia da herpes genitale», conclude l’esperta.

In generale quindi, l’herpes genitale è un’infezione a trasmissione sessuale molto contagiosa che può ripresentarsi nel corso della vita con delle recidive. Se si sospetta di averla contratta, per via della presenza della sintomatologia, è bene informare il proprio partner, astenersi dai rapporti sessuali ed effettuare una visita specialistica.

Diagnosticare l’infezione e trattarla sul nascere, aiuta a risolvere i sintomi il prima possibile e ad evitare possibili conseguenze.

Fonti bibliografiche