Epatite E: sintomi, diagnosi, terapie, cause e cure

L’epatite E è una malattia infettiva causata dal virus HEV che colpisce il fegato. Si contrae attraverso l’assunzione di cibi e bevande infette.

L’epatite E, infezione del fegato ad opera del virus HEV, è diffusa principalmente nei Paesi in via di sviluppo e dove le condizioni igieniche sono precarie.

Il contagio avviene con il consumo di cibi e bevande contaminate dal virus HEV, che si trova nelle feci di persone e animali infetti. Una delle forme più comuni di trasmissione è bere acqua contaminata. Ecco perché devono fare molta attenzione le persone che viaggiano o vivono in aree geografiche con precarie condizioni igieniche, come l’Asia meridionale, l’Africa e il Sud America. Questa patologie è particolarmente pericolosa per le donne in gravidanza, che a maggior ragione dovrebbero prendere tutte le precauzioni del caso per evitare di essere contagiate.

Sintomi dell’epatite E
I sintomi dell’epatite E possono comparire anche dopo diverse settimane dal contagio e sono simili a quelli dell’epatite A, ovvero: febbre, stanchezza, dolore addominale, mancanza di appetito, nausea, vomito, diarrea, urine scure, ittero.

Epatite E, diagnosi e cura
L’epatite E si diagnostica attraverso le analisi del sangue e delle feci. Generalmente non servono trattamenti specifici e l’infezione si risolve da sola. Per fortuna non diventa cronica, anche se talvolta può compromettere in modo grave il fegato. Non esiste una particolare terapia per curare l’epatite E. Per evitare il contagio si è rivelato utile un vaccino ricombinante.

Epatite E, prevenzione
Delle scrupolose norme igieniche sono alla base di una corretta prevenzione dell’epatite E. In particolare bisogna lavarsi con cura e spesso le mani, soprattutto dopo essere stati in bagno e comunque sempre prima di toccare alimenti. Non scambiare con altri asciugamani, spazzolini, posate e bicchieri. Se si viaggia o si vive in zone geografiche a rischio, bisogna evitare di consumare carne poco cotta e pesce crudo (attenzione in particolare ai molluschi), frutta e verdura vanno lavate scrupolosamente e se possibile è bene sbucciare i frutti, l’acqua del rubinetto va fatta bollire prima di utilizzarla, anche i cubetti di ghiaccio sono a rischio per cui andrebbero evitati. Bere esclusivamente acqua in bottiglia e usarla anche per lavarsi i denti. Bisogna inoltre fare attenzione a non ingerire l’acqua quando si fa il bagno in mare.