Colesterolo: cos’è, quali funzioni svolge e valori di riferimento

Con l’aiuto dell’esperta scopriamo a cosa serve il colesterolo e quali sono i valori di riferimento ideali per prevenire lo sviluppo di malattie cardiache

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Lo stile di vita seguito, inteso come abitudini alimentari e sportive, influenza il benessere psicofisico. Per avere un’idea generale dello stato di salute dell’organismo, come primo step è utile sottoporsi regolarmente ad un prelievo del sangue. Quest’ultimo infatti, permette di monitorare i livelli di differenti sostanze, come ad esempio il colesterolo e gli zuccheri.

Essendo un “grasso”, il colesterolo tende a spaventare e ad essere demonizzato. In realtà, la sua presenza è del tutto fisiologica ed indispensabile, a patto che i suoi livelli nel sangue siano nella norma. Al contrario, livelli più alti della “norma” possono rappresentare un serio rischio per la salute, dal momento che questa condizione (ipercolesterolemia) può portare allo sviluppo di malattie cardiovascolari.

In aggiunta, è bene ricordare che la presenza di colesterolo alto non produce sintomi; può dunque aumentare in modo silenzioso e metterci in pericolo a nostra insaputa. Possiamo però tenere sotto controllo la situazione, effettuando periodicamente un semplice prelievo del sangue.

Con il supporto della Dottoressa Laura Giori, Biologa Nutrizionista, scopriamo a cosa serve il colesterolo e quali funzioni svolge all’interno dell’organismo.

Che cos’è il colesterolo

«Il colesterolo è un grasso presente nel sangue e di rilevanza fondamentale per il nostro organismo, in particolare per la corretta fluidità delle membrane cellulari e per la formazione degli ormoni sessuali. Viene in gran parte prodotto dall’organismo (80%) ed in minima parte viene introdotto con la dieta (20%)».

Colesterolo HDL e LDL

«Il colesterolo viene trasportato in strutture molecolari che prendono il nome di lipoproteine. Tra le principali lipoproteine ci sono:

  • quelle a bassa densità o LDL, note anche come colesterolo “cattivo”, che trasportano l’eccesso di colesterolo in circolo dal fegato alle arterie rilasciandolo come deposito nei vasi, con conseguente formazione della placca aterosclerotica, che ostacola il flusso del sangue dai vasi sanguigni;
  • le lipoproteine ad alta densità o HDL invece, note come colesterolo “buono”, rimuovono il colesterolo dai tessuti, e quindi anche dalle arterie, e lo riportano al fegato, che lo elimina attraverso i sali biliari (bile).

Quindi, le prime distribuiscono il colesterolo alle cellule perché sia utilizzato, le seconde rimuovono l’eccesso di colesterolo riportandolo al fegato perché sia eliminato. Il pericolo si evidenzia quando abbiamo il colesterolo LDL elevato. Avere alto quello HDL consente di ridurre la quantità di colesterolo in eccesso e, pertanto, non è affatto pericoloso», spiega la dottoressa.

Quali funzioni svolge il colesterolo

«Il colesterolo svolge diverse funzioni all’interno del nostro organismo: partecipa alla produzione della vitamina D (una proteina liposolubile essenziale per la salute delle ossa, dei denti e del sistema immunitario), ma è anche una componente fondamentale delle membrane cellulari. Inoltre, rientra nella composizione dei sali biliari e della guaina mielinica, importante per la trasmissione nervosa, e contribuisce alla formazione di ormoni sessuali e corticosurrenali», continua l’esperta.

Quali sono i valori di riferimento del colesterolo

«Un semplice esame del sangue eseguito la mattina a digiuno è il modo più efficace per verificare il livello di colesterolo e scoprire se si soffre di ipercolesterolemia. I valori ottimali sono:

  • Colesterolo totale (a grandi linee la somma dei valori del colesterolo LDL e HDL): inferiore a 200 mg/dL (milligrammi per decilitro di sangue). Viene definito “colesterolo alto” o “ipercolesterolemia” un valore di colesterolo totale presente nel sangue superiore a 240 mg/dL.
  • Colesterolo “cattivo” LDL (Low Density Lipoprotein): livello ideale inferiore ai 115 mg/dL; livello normale sotto i 130 mg/dL Colesterolo “buono” HDL (High Density Lipoprotein): più i livelli sono alti, meglio è. In generale, per le donne non dovrebbero essere inferiori a 50 mg/dL, e per gli uomini non inferiori ai 45 mg/dL», precisa la dottoressa.

Quali sono le cause del colesterolo alto

«Il colesterolo alto può essere causato da differenti condizioni tra cui:

  • predisposizione genetica (ipercolesterolemia ereditaria o familiare);
  • sovrappeso/obesità;
  • alimentazione non corretta;
  • fumo;
  • scarsa attività fisica;
  • presenza di alcune malattie metaboliche, come il diabete» continua la dottoressa Giori.

Si tratta di fattori che oltre a causare livelli alti di colesterolo, influenzano lo stato di salute generale dell’organismo.

Come prevenire il colesterolo alto a tavola

«Porre attenzione agli alimenti da portare in tavola è il primo passo da compiere per prevenire il colesterolo alto. Ecco cosa fare:

  • preferire metodi di cottura light come quello a vapore, alla piastra, al forno;
  • ridurre il consumo di alcolici;
  • bere molta acqua».

 Quali sono i cibi da evitare?

«È bene limitare al minimo il consumo di alimenti contenenti:

  • i grassi saturi (come latte e formaggi, lardo, burro, carne suina, carne bovina, salumi);
  • i grassi idrogenati (margarine e prodotti confezionati industriali, junk food).

Inoltre, è consigliabile non esagerare con il consumo di carboidrati raffinati: i biscotti secchi, la brioche, il pane e la pasta bianchi, sono degli esempi. È opportuno inoltre, eliminare/ridurre il più possibile lo zucchero semplice contenuto ad esempio nei biscotti e nei dolci in generale, poiché può contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo nel sangue».

 Quali sono i cibi da preferire?

«Tra gli alimenti raccomandati per prevenire il colesterolo alto rientrano:

  • i cereali (meglio integrali e biologici);
  • i legumi e vegetali. Essendoricchi di fibre contribuiscono anche a ridurre l’assorbimento del colesterolo alimentare a livello intestinale;
  • il pesce, meglio quello pescato e non di allevamento;
  • la carne, preferendo quella bianca e di tagli magri, meglio se biologica e non di allevamenti intensivi;
  • le uova, (sfatiamo il mito che le uova fanno alzare il colesterolo) preferibilmente biologiche e di galline libere di razzolare;
  • i formaggi, prediligendo quelli magri;
  • la frutta fresca di stagione;
  • gli alimenti ricchi di omega 3, ad esempio pesce azzurro, frutta secca, semi oleosi;
  • l’olio extravergine di oliva, contenente grassi buoni».

La dieta mediterranea rappresenta ad oggi un regime alimentare completo e vario che permette di consumare tutti i cibi disponibili, preferendo quelli di stagione. Insieme all’attività fisica, incide in modo positivo sul colesterolo tenendone a bada i livelli. Il consumo frequente e prevalente di frutta, verdura, cereali a discapito di cibi molto conditi e grassi, aiuta infatti a contrastare lo sviluppo dell’ipercolesterolemia. Resta sempre valida l’accortezza di porre attenzione alle quantità delle porzioni, che devono soddisfare il fabbisogno energetico personale.

Rischi del colesterolo alto

«Non ci sono rischi per la salute quando è presente in quantità fisiologiche. Il colesterolo nelle giuste quantità, è infatti importante dal momento che è coinvolto in diversi processi fondamentali per il funzionamento dell’organismo. Diversamente, la sua presenza in quantità eccessive costituisce uno dei fattori di rischio (non l’unico, né il peggiore) per le malattie cardiovascolari come ischemie e infarto.

Per una stima del rischio cardiovascolare, le linee guida ci dicono di non guardare solamente al valore totale del colesterolo. È più opportuno invece, considerare il rapporto tra colesterolo totale e il colesterolo HDL. Questo valore non dovrebbe mai superare 5 nell’uomo e 4,5 nella donna».

Trattamento del colesterolo alto

«Il trattamento del colesterolo alto deve partire da un cambiamento dello stile di vita, che comprende l’essere attivi, idratarsi correttamente ed avere alcune accortezze a tavola. Nei casi in cui non è possibile agire sullo stile di vita, o purtroppo non basta, si interverrà con la terapia farmacologica prescritta dal medico», conclude l’esperta.

In generale quindi, il colesterolo è una sostanza grassa con funzioni importanti nell’organismo, ma che in caso di livelli alti può rappresentare un serio rischio per la salute. Mantenere uno stile di vita attivo e sano e associare un controllo regolare della sua presenza nel sangue, è il modo più efficace per prevenire l’ipercolesterolemia.

 

Fonti bibliografiche: