Candida: sintomi, cause, cura e rimedi naturali

La candida vaginale è un’infezione che causa sintomi davvero fastidiosi ma si può debellare in modo semplice in pochissimi giorni

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è la candida

La candida è un’infezione vaginale provocata dalla Candida albicans, un fungo saprofita che si trova normalmente nel cavo orale, nella vagina e soprattutto nell’intestino. In alcune situazioni, la candida può proliferare dando luogo a un’infezione semplice da trattare ma i cui sintomi possono essere davvero molto fastidiosi. La candidosi infatti, a livello della vagina provoca un intenso bruciore accompagnato da prurito, causando una necessità continua di grattarsi. Lo sfregamento però non offre alcun sollievo, anzi, tende a peggiorare la situazione infiammando ancora di più l’area. Il dolore rende praticamente impossibile avere rapporti sessuali (peraltro sconsigliati durante l’infezione) e, nei casi peggiori, risulta difficile anche stare sedute, camminare, indossare biancheria intima e dormire.

Oltre che per il prurito e il bruciore, le infezioni da candida sono facilmente riconoscibili per via della presenza di secrezioni inodori, biancastre e dense, simili a ricotta. La candida vaginale è molto comune nelle donne in età fertile e si stima che oltre la metà della popolazione femminile ne soffra almeno una volta nella vita. Curare la candida è abbastanza semplice con terapie che durano pochi giorni ma in alcuni casi l’infezione può recidivare e ripresentarsi regolarmente, anche tutti i mesi e per diverso tempo.

Sintomi della candida vaginale

Cause e sintomi della candida

Come abbiamo visto, la candida è un fungo che vive normalmente all’interno del lume intestinale, nella bocca e nel canale vaginale. Quando la presenza del fungo rientra entro certi limiti, questa non comporta alcun tipo di problema. Se però la candida prolifera in modo eccessivo si verifica un’infezione che porta a sintomi tipici di questa malattia che includono:

  • prurito;
  • bruciore;
  • gonfiore;
  • arrossamento;
  • dolore;
  • secrezioni vaginali bianche, dense e inodori.

La candida è quindi caratterizzata non solo da perdite anomale, ma anche da prurito intenso e bruciore, che possono essere costanti o, più facilmente, intermittenti: il fastidio può infatti alleviarsi e riacutizzarsi ciclicamente nel corso della giornata per tutta la durata dell’infezione, che in genere è di circa una settimana, se opportunamente trattata.

Quali sono le condizioni in cui la candida prolifera? L’infezione può essere dovuta a numerose cause tra cui:

  • assunzione di antibiotici;
  • stress riduzione delle difese immunitarie;
  • squilibri del pH vaginale;
  • gravidanza;
  • uso di contraccettivi orali;
  • alcune patologie (ad esempio diabete e HIV).

La candida tende dunque a comparire quando le difese immunitarie si abbassano e quando il microbiota intestinale e la flora batterica intestinale subiscono variazioni importanti a causa di terapie farmacologiche, squilibri ormonali o modifiche al pH naturale della mucosa vaginale. Il pH vaginale è normalmente acido, pari a 4-4,5, ma in alcune situazioni può variare; ad esempio, il pH può subire modifiche a causa di detergenti non adatti alle zone intime, o anche in seguito a rapporti sessuali non protetti. Sebbene il trattamento della candida richieda terapie semplici e rapide, in alcune donne predisposte, la candida può recidivare ed è importante porre maggiore attenzione per prevenirla.

Come si diagnostica la candida

La candida può essere diagnosticata attraverso la visita dal/dalla ginecologo/a. Durante la visita, il medico valuterà i sintomi visibili e quelli riportati dalla paziente per diagnosticare la candida. L’infezione da candida può essere confermata da un tampone vaginale, che si effettua in pochi minuti prelevando le secrezioni all’interno del canale vaginale. I tamponi vaginali si trovano anche in vendita in farmacia e online; si tratta di strumenti facili da utilizzare e utili per autodiagnosticare la candida. Capire se si ha la candida è abbastanza semplice, perché le perdire sono molto riconoscibili, dense e agglomerate, simili a ricotta. Le perdite da candida sono inoltre inodori, biancastre, e accompagnate da forte prurito e bruciore. Sebbene i sintomi della candida siano caratteristici, si può avere il dubbio che si tratti di un’infezione batterica; in questo caso si può ricorrere ai test sopracitati. Questi test funzionano semplicemente misurando il pH vaginale: una modifica del pH vaginale indica di solito un’infezione batterica, spesso accompagnata da perdite maleodoranti e prurito, mentre se il pH è normale ma si hanno perdite bianche, dense e inodori, prurito e bruciore, è molto probabile che si tratti di infezioni vaginali da lieviti e funghi, come la Candida albicans. Anche se la candida può essere diagnosticata grazie a metodi fai da te e comunque consigliabile rivolgersi al/alla ginecologo/a, non solo per avere una diagnosi corretta, ma anche per la prescrizione di una terapia adeguata.

La candida può essere curata nell’arco di pochi giorni con la terapia giusta. Normalmente il medico prescrive pomate o ovuli antimicotici da utilizzare per pochi giorni, generalmente non più di una settimana, a volte associati a detergenti appositamente formulati contro le infezioni da candida. In alcuni casi però può essere necessario l’uso di un antimicotico sistemico, quindi da assumere per via orale.

Diagnosi candida vaginale

Cosa fare per guarire dalla candida

Oltre a seguire le cure e le terapia prescritte dal/dalla ginecologo/a, cosa si può fare per ridurre i sintomi della candida e favorire una guarigione rapida? Innanzitutto, durante l’infezione è importante evitare di grattarsi o di sfregare eccessivamente la zona genitale durante la detersione o quando ci si asciuga. La mucosa vaginale è già irritata a causa dell’infezione e cercare di trovare sollievo attraverso queste pratiche potrebbe peggiorare la situazione. Quando si ha la candida meglio evitare anche i rapporti sessuali, che potrebbero essere molto fastidiosi o dolorosi; inoltre, è bene che anche il/la partner segua un trattamento, così da scongiurare una reinfezione dopo la guarigione. Le recidive sono purtroppo abbastanza frequenti e possono verificarsi, oltre che per reinfezione da parte del/della partner, anche e soprattutto nei periodi di forte stress, in caso di riduzione delle difese immunitarie, durante la gravidanza e in prossimità del ciclo mestruale.

Per prevenire la candida cronica o candida ricorrente è inoltre importante seguire un’alimentazione sana, aumentando il consumo di verdura, frutta, cereali integrali e legumi, e limitando il consumo di prodotti di origine animale, zuccheri semplici e farine raffinate. Questo perché una sana e corretta alimentazione migliora il microbiota intestinale e rinforza il sistema immunitario, riducendo le possibilità di proliferazione incontrollata della candida e innalzando le difese dell’organismo quando viene attaccato da microorganismi patogeni.

Per quanto riguarda l’igiene intima, andrebbe evitato l’uso di saponi liquidi e saponette con un pH eccessivamente alto rispetto a quello vaginale. Meglio optare per detergenti delicati con un pH leggermente acido (tra 4,5 e 5,5 circa) ed evitare lavaggi troppo frequenti e lavande interne. Poiché funghi e lieviti proliferano negli ambienti caldi e umidi, può essere d’aiuto l’uso di biancheria intima traspirante in puro cotone e non colorato. Per lo stesso motivo, attenzione agli indumenti troppo stretti e attillati o in materiali sintetici, che trattengono il sudore. La candida tende a colpire con più frequenza durante i mesi estivi, perché in estate si indossano costumi poco traspiranti e umidi; sebbene i tessuti di bikini e costumi in generale siano pensati per asciugare molto rapidamente, chi soffre spesso di candida dovrebbe prendere la buona abitudine di cambiare gli slip del costume dopo i bagni e le docce al mare o in piscina, così da evitare che le parti intime restino a contatto con il tessuto umido.

Durante il ciclo mestruale è raccomandato l’uso di assorbenti e salvaslip privi di materiali plastici, optando ad esempio per quelli in cotone biologico o lavabili, da sostituire almeno ogni due o tre ore. Meglio evitate di indossare salvaslip oltre il periodo mestruale, proprio per non ostacolare la traspirazione. Se si verifica spotting tra un ciclo e l’altro o se si soffre di candida e si vuole proteggere la biancheria dalle perdite, si possono indossare salvaslip in tessuto lavabile, in cotone, bambù o altri tessuti naturali che non bloccano la traspirazione come avviene invece con i materiali plastici.

Rimedi naturali

Utilizzando i rimedi giusti, la candida vaginale è davvero semplice da debellare e l’infezione guarisce in pochi giorni. In commercio esistono pomate, ovuli e detergenti intimi antimicotici privi di effetti collaterali che possono essere prescritti dal/dalla ginecologo/a o acquistati anche senza prescrizione medica. Poiché si tratta di farmaci efficaci e senza rischi, il consiglio è quello di non ricorrere al fai da te nel trattamento della candida. I rimedi della nonna contro la candida prevedono ad esempio lavaggi con il bicarbonato di sodio: sebbene questo rimedio possa dare un momentaneo sollievo, non è in grado di curare la candida e i sintomi torneranno presto a farsi sentire. Attenzione anche ad altri rimedi come yogurt, aglio o altri ingredienti naturali che potrebbero essere efficaci ma che potrebbero anche peggiorare la situazione irritando ancora di più la mucosa vaginale.

Per coadiuvare la terapia farmacologica, invece, è possibile effettuare lavaggi con malva, camomilla, calendula e menta. Queste piante hanno azione antinfiammatoria e rinfrescante e aiutano ad alleviare il bruciore e il prurito. Per sfruttarne le proprietà è sufficiente preparare un infuso con un cucchiaio di droga essiccata in una tazza di acqua calda. Si possono utilizzare una o più delle piante citate e l’infuso, filtrato e tiepido, può essere usato per risciacquare l’area genitale esterna e calmare i sintomi della candida. In alternativa o in aggiunta ai lavaggi delle aree genitali è possibile applicare gel di aloe vera puro ad uso cosmetico, che ha azione antinfiammatoria e rinfrescante e che aiuta ad alleviare il prurito, anche grazie all’azione lubrificante.

Rimedi naturali contro la candida

Come prevenire la candida

Chi soffre spesso di candida può prevenire le recidive da candida grazie all’uso di detergenti intimi delicati e naturali contenenti olio essenziale di Tea tree, dall’azione antimicotica. Attenzione invece ad applicare oli essenziali nelle zone intime: è vero che molte essenze hanno azione antimicotica ma la mucosa vaginale, come tutte le mucose del corpo, assorbono in misura maggiore gli oli essenziali rispetto alla pelle. Per questo motivo, l’uso di oli essenziali a contatto con la mucosa vaginale, se non opportunamente diluiti e dosati, possono dare luogo a irritazioni anche importanti, provocate dall’intervento del sistema immunitario che riconosce sostanze estranee che oltrepassano le barriere di difesa.

Per uso interno, sempre a scopo preventivo, chi soffre di infezioni ricorrenti da candida può seguire cicli di trattamento con echinacea, schizandra ed eleuterococco che aiutano ad aumentare le difese immunitarie e a fronteggiare al meglio i periodi di forte stress. Questi trattamenti preventivi possono essere effettuati appunto nei periodi di stress intenso, durante i cambi di stagione o in quei periodi dell’anno in cui si verificano maggiormente le recidive, individuabili osservando la propria storia personale.

In caso si debba seguire una terapia antibiotica prescritta per infezioni batteriche, ad esempio la cistite o affezioni a carico dell’apparato respiratorio, meglio assumere probiotici prima, durante e dopo il trattamento, per sostenere la flora batterica intestinale e prevenire la proliferazione di agenti patogeni. L’uso di antibiotici può infatti compromettere il microbiota e questo può di conseguenza rendere più facile la proliferazione della candida nell’intestino e la successiva colonizzazione dell’ambiente vaginale.

I fermenti lattici sono molto utili in generale per prevenire la candida e per velocizzare la guarigione in caso di infezione. I fermenti, infatti, vanno a rinforzare la flora batterica intestinale e questa contribuirà a tenere sotto controllo il fungo responsabile dell’infezione. I microorganismi presenti nell’intestino, infatti, così come quelli che si trovano sulla pelle e sulle mucose, competono tra loro: di conseguenza, se si favorisce la crescita di microorganismi buoni, ci sarà meno spazio per quelli patogeni che scatenano malattie. Se si soffre spesso di candida vaginale, può essere quindi d’aiuto ricorrere ai fermenti, anche se per una flora batterica equilibrata bisognerebbe comunque lavorare prima di tutto sull’alimentazione.

Un’alimentazione sana ed equilibrata e ricca di frutta e verdura, infatti, fornisce al corpo fibre alimentari benefiche per l’intestino e non solo. Le fibre che non vengono digerite nel nostro apparato gastrointestinale, rimangono nell’intestino e, oltre a favorire la funzione intestinale, diventano una fonte di nutrimento per i batteri “buoni”. Se tali batteri hanno a disposizione nutrimento, la loro crescita viene favorita a scapito della proliferazione di microorganismi nocivi. Inoltre, il metabolismo di questi batteri produce sostanze benefiche per tutto l’organismo, come gli acidi grassi a catena corta. Queste sostanze contribuiscono anche a rafforzare il sistema immunitario, rendendo l’organismo più forte e meno vulnerabile alle infezioni. Prendendosi cura del proprio intestino non si combattono quindi solo stipsi e stitichezza ma ci si protegge anche da infezioni batteriche, virali e micotiche, inclusa la candida vaginale.