Ballare fa bene alla salute? Benefici e controindicazioni della danza

In che modo ballare fa bene alla salute e alla mente e quali sono le controindicazioni possibili della danza

Foto di Federico Mereta

Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Il ritmo interno e il corpo: benefici per chi balla

Ballare ti permette di ascoltare il tuo cuore, il suo ritmo, rispettare le tue articolazioni, il peso del tuo corpo, il respiro. Ballare regolarmente permette di liberare endorfine, alleggerire il corpo, sentire che lo spirito vitale aumenta come anche la voglia di fare passi concreti verso l’azione, la bellezza, la consapevolezza e l’amore verso se stessi. Ballando noi ridimensioniamo quello che ci capita durante il giorno e sentiamo tutti i nostri colori interni che esplodono e ci fanno venire la voglia di rinnovare, comunicare, fare gesti d’amore.

Sentire il ritmo interno permette anche di ascoltare meglio quello degli altri e ci mette in una condizione di azione ritmica che poi ci fa sentire il ritmo stesso anche quando stiamo facendo altre cose. La cosa migliore nel danzare sarebbe farlo liberamente, senza paura di essere giudicati o valutati. Bisognerebbe prima di tutto danzare per sé stessi/e. Il che significa non avere alcuna paura di giudizio ma danzare per il piacere di farlo e in modo totale. Danzare significa amarsi, sentirsi bene con se stessi/e.

Senza domande, senza intento, senza gesti prestabiliti. Oppure, decidere di andare verso una coreografia, movimenti coordinati e prestabiliti e fare di questo una propria pratica, come un rituale, una forma di momento costruttivo e unico che ci rende prezioso ogni singolo movimento. Nel ripetere quei gesti noi onoriamo il corpo che sa muoversi e le articolazioni che sanno accompagnare. Inoltre, se si danza con il giusto assetto respiratorio, si riescono a ossigenare bene il tessuto e celebrare tutte le fasi del ciclo respiratorio allo stesso modo.

L’importanza della giusta preparazione

Secondo un’indagine americana, svolta in ambienti professionistici, presentata al congresso annuale della National Athletic Trainers Association e in via di pubblicazione su Journal of Athletic Training, dice che i traumi per le “Ginger Rogers” con grande passione per il ballo e di ogni età che hanno portato ad un ricovero in pronto soccorso sono cresciuti del 22,5 per cento in quattro anni, tra il 2014 e il 2018. Attenzione: vista la natura scientifica dello studio, l’analisi ha preso in esame esclusivamente i problemi comparsi in corso di attività fisica “seria”, ovvero nell’ambito di prestazioni professionali o esibizioni in teatro. Non sono stati invece coinvolti i balli “occasionali”, come ad esempio quelli legati ad una festa di matrimonio con conseguente presentazione in pista di sposi e invitati. La parte del leone, in questa classifica, è stata fatta soprattutto da traumi a muscoli e legamenti. Va segnalato che tutti i dati sono stati raccolti, come dimostra la statistica, prima dell’avvento di Covid-19 che ovviamente ha modificato la tendenza a partecipare a lezioni professionali di ballo.

In termini di articolazioni coinvolte, la maggior parte dei traumi si è localizzata soprattutto alle ginocchia, sedi di quasi una lesione su quattro, all’anca (16 per cento del totale) e ai piedi. In un caso su dieci i problemi sono comparsi a questo livello e nella stessa percentuale si è rivelato un serie danno osseo, con comparsa di fratture. Non stiamo parlando a caso di un problema femminile, visto che stando a quanto riporta la ricerca, i problemi a muscoli, ossa e articolazioni sono risultati ben otto volte maggiori nelle donne rispetto agli uomini. Il consiglio che viene dagli esperti è semplice: per godere al meglio dei benefici della danza, che sono davvero molti, è meglio essere in forma e quando qualcosa in termini di riflessi e capacità di movimento non riesce a funzionare al meglio conviene fermarsi, senza esagerare. Il piccolo/grande trauma è dietro l’angolo e la sosta necessaria a rimettere in sesto la parte lesa rischia di metterci a riposo per diverso tempo.

Calorie, tossine e muscoli

Un aspetto magnifico del ballare liberamente sta nel fatto che, facendolo con costanza, si vanno a eliminare tutta una serie di tossine e calorie in eccesso e si arriva ad attuare una vera e propria purificazione del corpo anche nei tessuti profondi. Il movimento dei piedi al suolo ci rimette in contatto con la terra e con gli altri elementi. Quando ci concentriamo, non pensiamo ad altro e abbiamo a cuore il nostro corpo e il nostro spirito vitale.

Questo tipo di andamento fa bene anche al sistema linfatico che comprende capillari, precolettori, collettori prelinfatici e postlinfatici, dotti (dotto toracico e dotto linfatico destro), elencati per calibro via via maggiore. La linfa si distingue dal plasma per la mancanza di eritrociti e la presenza di linfociti, si forma in due tempi, uno plasmatico e l’altro cellulare e non presenta ovviamente piastrine. Il liquido interstiziale con i materiali di scarto (cataboliti) attraverso il passaggio ai capillari linfatici diventa linfa.

Il movimento della danza facilita la dinamica di questo sistema che corrisponde a tutti gli effetti a un sistema circolatorio ma non dotato di “pompa” che, nel caso del sistema circolatorio sanguifero, corrisponde ovviamente al cuore. Il sistema linfatico ha una sola direzione, non riceve una spinta da un organo centrale e va a ripulire tutto il corpo, funzionando anche come sistema sentinella (quando si ha stasi o fibrosi o ristagno, le stazioni linfonodali si gonfiano e si “inceppano”). Ballare abbassa la pressione sanguigna in modo duraturo e come risultato della riduzione dell’ipertensione si riduce anche il rischio di coronopatie, ischemie, ictus. Andrebbe praticata per almeno 30 o 40 minuti 3 o 4 volte alla settimana. Mentre il corpo si abitua anche lo sforzo risulta meno impegnativo.

Mente, equilibrio ed emozioni

La danza, quindi, aiuta il corpo a ripulirsi ma anche a rinforzarsi in quanto potenzia e tonifica i muscoli e migliora l’equilibrio, ci rende attivi/e, ci mantiene in forma e consente di avere un buon tono posturale. Dal punto di vista della percezione del proprio corpo, la danza aiuta a sintonizzarsi con la propriocezione e ci rende leggermente disinibiti, maggiormente a nostro agio, felici, con le endorfine stimolate e il giusto allontanamento di materiali di scarto ed essudati.

Il ballo migliora la coordinazione, ci permette di vivere meglio le emozioni, ci consente di ritrovare la giusta dose di autostima e rappresenta un modo sano e nobile per esprimere se stessi. Quando si decide di ballare in situazioni nuove si conoscono anche persone diverse da quelle che si frequentano di solito e in questo senso la danza rappresenta anche una grande fonte e risorsa di scambio di contatti. Se poi ci si trova all’interno di una relazione di coppia che va “riaccessa”, la danza aiuta tantissimo a recuperare il desiderio, la passione e l’attrazione erotica, creando una dimensione in cui la coppia si rinsalda, si conosce in modo profondo e trova il proprio ritmo in tutti i sensi.

Chi danza si stupisce, si meraviglia, si lascia andare all’imprevedibile, a quel che rimane spontaneo e puro. Il contatto con la musica guarisce e ci permette di conoscere anche altre culture, se decidiamo di aprirci a danze orientali o proveniente da angoli di mondo che non conosciamo. Ci si mantiene in forma all’insegna del divertimento e si riequilibrano tantissimo le emozioni, andando a vivere anche quelle che pensavamo davvero difficili da esprimere.

Nel ballo la mente fa silenzio. Sembra un dettaglio da poco invece significa tanto. Vuol dire che si percepiscono bene le emozioni, si fanno scorrere via i pensieri e ci si mette in contatto con quel che veramente conta. Questo vuol dire che la danza potrebbe anche essere usata come una sorta di terapia o uno strumento per chiarirsi le idee, sfollare la mente fa pensieri inutili e nutrire uno spazio creativo profondo.

Quanto fa bene ballare

Il ballo è una sorta di panacea per l’organismo, a prescindere dalle diverse età e dallo stile che si ama di più. Innanzitutto, la danza aiuta i muscoli a mantenersi in forma, e quindi contribuisce a migliorare il metabolismo, facendo lavorare anche gruppi muscolari che a volte non esercitiamo nei nostri movimenti quotidiani. Il risultato di questa doppia azione è un aumento della forza ed una crescita del consumo di calorie, con controllo migliore del peso. ovviamente questi effetti si rilevano anche nei polmoni, in particolare seguendo i ritmi sudamericani: piegare le gambe e liberare il torace fa aumentare gli scambi di ossigeno negli alveoli polmonari, rendendolo più disponibile. Sul fronte del sistema nervoso danzare aumenta l’attività del cervelletto, l’organo deputato tra l’altro al mantenimento dell’equilibrio e migliora la coordinazione. Più in generale, a tutte le età ballare significa aumentare le capacità del cervello, mantenendolo in forma. Secondo alcuni studi addirittura ballare regolarmente ridurrebbe di quasi tre quarti il rischio di malattie neurodegenerative.