Le apnee notturne sono un disturbo piuttosto diffuso, che può avere effetti anche seri sulla qualità della vita di chi ne soffre. Di norma, si verificano durante il sonno e possono essere contrastate anche cambiando il proprio stile di vita, laddove non sia necessario intervenire chirurgicamente. Milioni di italiani ne soffrono. Scopriamo di che si tratta e come affrontarle.
COSA SONO LE APNEE NOTTURNE
La sindrome da apnea notturna si manifesta con una disfunzione o un’alterazione respiratoria durante il sonno, che causa un’eccessiva sonnolenza diurna. La tipologia più comune è l’apnea di tipo ostruttivo, dovuta a un’occlusione delle vie aeree, generalmente associata a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. Spesso può insorgere anche a causa di una struttura anomala della mandibola o dell’apparato respiratorio. Meno diffusa, l’apnea notturna di tipo centrale consiste in un’assenza di attività respiratoria dovuta a una perdita transitoria dello stimolo nervoso diretto verso i muscoli respiratori durante il periodo di sonno. Accade, quindi, che per alcuni brevi istanti l’organismo si dimentica di respirare. Le cause sono perlopiù associate a problemi neurologici o neuromuscolari.
LE CAUSE DELLE APNEE NOTTURNE
Quando si soffre di apnee notturne, la respirazione si interrompe una o più volte durante il sonno, oppure rallenta eccessivamente. Le pause possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti, fino a che la respirazione riprende normalmente, in alcuni casi con un russamento sonoro. Tra le cause ci sono:
- eccessivo rilassamento dei muscoli della gola o della lingua
- ingrossamento della lingua o delle tonsille
- sovrappeso
- forma della testa e del collo, che può causare un restringimento delle vie respiratorie
- il processo dell’invecchiamento, che limita la capacità degli impulsi nervosi di mantenere rigidi i muscoli del collo durante il sonno
APNEE NOTTURNE: COME AFFRONTARLE
Cambiare il proprio stile di vita può essere un efficace rimedio per contrastare l’apnea notturna. Smettere di fumare, evitare di assumere sonniferi o determinati farmaci, limitare il consumo di alcolici e perdere peso sono soluzioni che possono incidere positivamente sulla qualità del sonno. Se un cambiamento delle proprie abitudini non dovesse essere sufficiente a risolvere il problema, uno dei trattamenti più diffusi ed efficaci è la ventilazione meccanica a pressione positiva, la cosiddetta CPAP (Continuous Positive Airway Pressure). Si tratta di una mascherina da cui esce aria a pressione continua, evitando così il collasso delle alte vie aeree, responsabile delle apnee. L’apparecchio va tarato dallo specialista, in base alle esigenze di chi soffre di questa sindrome, e serve un monitoraggio con periodiche polisonnografie per assicurarsi che risolva davvero le pause del respiro.