Cos’è l’anedonia, la malattia di Loren, il figlio di Lory Del Santo

Ecco cos'è l'anedonia, la malattia (terribile) che ha causato la morte di Loren, il figlio di Lory Del Santo

Loren, il figlio di Lory Del Santo, soffriva di anedonia, una malattia terribile che l’ha spinto al suicidio.

A parlare di questa patologia, che purtroppo pochi conoscono, è stata proprio la showgirl, che ha raccontato a Verissimo il dolore per la morte del figlio più piccolo. “Dopo che è successo il fatto è stata fatta una indagine – ha spiegato a Silvia Toffanin -, sono state trovate prove inequivocabili che aveva una malattia, l’anedonia, una patologia terrificante, congenita, ce l’hai sottopelle come nascosta, non è evidente, porta alla degenerazione delle cellule cerebrali, porta alla mancanza di desiderio e di provare piacere”.

“Non provano amore, dolore, accettano la realtà come si presenta – ha raccontato parlando dell’anedonia che aveva colpito Loren Del Santo -. È inarrestabile e irreversibile. Io pensavo fosse un bravo bambino perché non faceva mai i capricci, non voleva niente di più di quello che aveva, era educato, e invece il suo comportamento è sempre stato dettato da questa malattia. Da dicembre dello scorso anno si era aggravato, aveva cominciato a sviluppare una doppia personalità, ma niente era visibile esternamente. Anche l’avessimo scoperto non ci sono cure disponibili”.

Cos’è l’anedonia? Chi ne soffre non riesce a provare piacere per nulla. Mangiare, avere contatti fisici, dormire, avere rapporti sessuali sono attività che non suscitano alcuna emozione. Questo disturbo psichiatrico comporta un tenue attaccamento alla vita, perché la propria esistenza risulta “incolore” e priva di significato. Per questo molto spesso chi è affetto da questa patologia si suicida.

Le cause dell’anedonia non sono chiare e ancora oggi gli studiosi stanno analizzando questa patologia. Secondo alcune ricerche a provocarla potrebbe essere uno squilibrio nell’organismo, di origine genetica o sociale. Ad oggi non esistono delle cure e anche i farmaci non sembrano efficaci per arginare il pericolo di suicidio, soprattutto perché molto spesso la diagnosi arriva tardi.

“Loren era nato prematuro – ha confessato Lory Del Santo – mi avevano detto che la probabilità che ce la facesse era inferiore all’1% e che ogni giorno che sarebbe vissuto sarebbe stato un dono di Dio. Poi ce l’ha fatta. Avrebbe compito 20 anni. Non aveva alcun problema fisico o motorio, era alto 1.95 m, mi avevano detto che potevano esserci delle patologie nascoste, ma è sempre stato bene. L’unica cosa che mi ha sempre un po’ colpito è che tutti gli insegnanti dicevano che era un po’ isolato, un po’ solo, un po’ solitario e introverso”.