Prevenzione salute donna: quali visite mediche fare

La prevenzione della salute nella donna comprende visite regolari come pap-test, mammografia, e controlli ginecologici per monitorare e prevenire condizioni mediche

Foto di Carlotta Dell'Anna Misurale

Carlotta Dell'Anna Misurale

Laureanda in Medicina e Chirurgia

Studentessa di Medicina appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Una condotta di vita salutare rappresenta la strategia più efficace per conservare il benessere fisico: adottare un’alimentazione variegata e bilanciata, ridurre l’assunzione di bevande ad alto contenuto di zuccheri e di alcol, astenersi dal fumo e dedicarsi costantemente all’esercizio fisico. Tuttavia, la periodicità degli esami clinici gioca un ruolo cruciale nell’identificazione e nel trattamento precoce di possibili malattie, anche quando queste non manifestano sintomi evidenti. Esploriamo quali misure sono essenziali nell’ambito della prevenzione sanitaria femminile.

La prevenzione, il miglior alleato per la salute

Non è raro che l’importanza delle visite mediche periodiche venga minimizzata; tuttavia, la prevenzione rimane il metodo più affidabile per valutare lo stato di salute generale, in particolare per quelle condizioni in cui la tempestività dell’intervento è determinante. I progressi scientifici hanno reso possibile prevenire efficacemente l’emergere di alcune patologie, specialmente nel contesto della salute femminile. Di conseguenza, l’implementazione di un programma di controllo sanitario regolare può risultare decisiva.

Check up completo della donna: quali esami fare

Alcuni esami di controllo sono da effettuare annualmente, mentre per altri si può dilazionare la frequenza; generalmente è il medico curante a stabilire, in funzione di età e storia clinica del paziente (abitudini di vita, fattori genetici, predisposizioni a determinate malattie, ecc.), la tempistica ottimale per sottoporsi a visite ed esami.

Per quanto riguarda la salute femminile, è consigliabile che il check-up annuale copra svariati ambiti specialistici, tra cui ginecologia, dermatologia e oculistica, tenendo conto che l’età rappresenta un fattore discriminante per il rischio: le più giovani non presentano gli stessi fattori di rischio delle donne over 40.

Per quanto concerne l’approfondimento, le visite e gli esami consigliati a partire dall’adolescenza includono il primo controllo dal medico di base, che eseguirà una valutazione dello stato di salute generale e indicherà quali esami specifici effettuare, oltre ad eventuali ulteriori approfondimenti con specialisti.

Esami e visite per ragazze (under 25)

Nel periodo dell’adolescenza e prima di avere un’eventuale gravidanza, le ragazze e le donne dovrebbero sottoporsi regolarmente a:

  • Esami ematici di controllo come: emocromo con formula, funzionalità epatica e renale, glicemia, funzionalità tiroidea, profilo lipidico, sideremia ed esame urine. Esami di screening più approfonditi come quelli sierologici per la ricerca di malattie come l’HIV sono un’integrazione possibile per chi è sessualmente attiva.
  • Elettrocardiogramma, fondamentale per tutte coloro che svolgono attività fisica, spesso incluso nelle visite medico sportive (anche non agonistiche)
  • visita ginecologica con eventuale ecografia pelvica.
  • visita dermatologica
  • visita oculistica
  • visita odontoiatrica

La cadenza di questi controlli è stabilita generalmente dal medico curante o specialista che segue la paziente.

Un aspetto importante dello screening nell’ambito della salute riproduttiva femminile sono le modalità con le quali effettuare il Pap test.

Pap test: cosa è, linee guida per lo screening

Il Pap test è una procedura di screening per il cancro del collo dell’utero e si raccomanda di iniziarlo a 25 anni di età, anche se numerose fonti raccomandano un inizio precoce a 21 anni di età. Secondo le linee guida aggiornate dell’American Cancer Society, ci sono diverse opzioni per lo screening che includono il test HPV primario ogni 5 anni, il test di cotest (un Pap test combinato con un test HPV) ogni 5 anni, o un Pap test da solo ogni 3 anni. È essenziale sottoporsi regolarmente a screening indipendentemente dal tipo di test scelto. Dopo i 65 anni di età, con una storia di screening regolari e risultati normali per 10 anni, lo screening può essere interrotto. Tuttavia, coloro che non hanno una storia di screening regolare dovrebbero continuare a farlo.

Per il Pap test non è necessaria una preparazione speciale, ma per garantire l’accuratezza dei risultati, si consiglia di evitare rapporti sessuali, douching e l’uso di medicinali vaginali o schiume spermicide per 2 giorni prima del test. I risultati possono impiegare fino a tre settimane per essere comunicati e, in caso di risultati anormali, non indicano necessariamente la presenza di cancro, ma richiederanno ulteriori follow-up con il medico. È importante seguire i consigli del medico per comprendere i risultati e ricevere eventuali trattamenti necessari

Esami e visite per donne sotto i 50 anni

Per le donne con meno di 50 anni è importante sottoporsi regolarmente a ulteriori esami. In generale, si dovrebbero fare:

  • Esami ematici di controllo come: emocromo completo per controllare vari elementi del sangue, inclusa l’anemia; ferritina, per valutare le riserve di ferro; vitamina D, per la salute delle ossa e il benessere generale; profilo lipidico, per valutare il rischio cardiovascolare; glicemia a digiuno, per rilevare il diabete o pre-diabete; funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4), soprattutto se ci sono sintomi di un disturbo della tiroide
  • elettrocardiogramma, annuale per chi pratica attività sportiva
  • visita ginecologica con pap test o HPV test ed eventuale ecografia trans-vaginale
  • visita senologica (in parallelo all’autopalpazione)
  • ecografia mammaria, particolarmente raccomandata per le donne sotto i 50 anni poiché il tessuto mammario in questa fascia d’età tende ad essere più denso, il che può rendere meno efficace la mammografia nella rilevazione di eventuali anomalie. L’ecografia usa ultrasuoni piuttosto che raggi X, permettendo così di esaminare con maggior dettaglio le strutture ghiandolari dense tipiche delle donne più giovani e di individuare noduli o alterazioni senza esposizione a radiazioni ionizzanti
  • visita oculistica
  • visita odontoiatrica
  • visita dermatologica (soprattutto per controllare nevi e discromie cutanee)

Le analisi del sangue, la visita dal ginecologica e senologica, il controllo dei nevi dovrebbero essere annuali (o all’evenienza), mentre per gli altri esami potrebbe essere sufficiente un appuntamento ogni due anni, HPV test o Pap test ogni 5/3 anni ( per donne dai 30 ai 64 anni).

Il medico potrebbe richiedere periodicamente ulteriori accertamenti come:

  • Ecografia addome completo
  • Ecografia tiroidea, specialmente se in presenza di esami ematochimici non nella norma
  • Visita cardiologica con Ecocardio
  • Visita di chirurgia vascolare con eventuale Doppler artero-venoso arti inferiori, specialmente nei casi in cui si sospetta una predisposizione per lo sviluppo di trombosi venosa profonda

Molto importante mantenere sotto controllo il peso corporeo, la circonferenza addominale, i livelli di pressione arteriosa e frequenza cardiaca e contattare il MMG (medico di medicina generale) in caso di variazioni significative di questi parametri.

Esami e visite per donne over 50

Passati i 50 anni, altri esami diventano più importanti. Ricordiamo il grande cambiamento che avviene fisiologicamente tra i 48 e i 52 anni di età: la menopausa.

Oltre agli  esami ematici di controllo, è fondamentale iniziare a sottoporsi a regolari mammografie (raccomandate ogni 2 anni dai 50 ai 69 anni, da effettuarsi insieme alle ecografie mammarie in casi selezionati – in alcune regioni la fascia di età stata ampliata dai 45 ai 74 anni) per individuare eventuali neoplasie della mammella, che purtroppo colpiscono una donna su otto in questa fascia di età. La prevenzione resta il miglior modo per combattere il tumore al seno.

Dopo la menopausa i controlli ginecologici assumono meno rilevanza ma restano comunque indispensabili per individuare in tempo eventuali patologie dell’apparato riproduttivo femminile.

Molto importante eseguire dopo la menopausa (che essa sia fisiologica, precoce o tardiva) controlli specifici per l’osteoporosi, come esami ematici e la densitometria ossea. Con la giusta integrazione si possono prevenire fratture, cedimenti vertebrali e altri disturbi correlati alla demineralizzazione ossea.

Screening raccomandato a partire dai 50 anni (ogni 2 anni fino al compimento dei 69 anni) è l’esame del sangue occulto nelle feci, seguito da eventuale colonscopia (se positivo) per la ricerca dei tumori del colon-retto.

Le visite per la prevenzione salute donna ruotano particolarmente intorno alla ginecologia: sottoporsi a un pap test, a un’ecografia o a un controllo senologico richiedono poco tempo ma sono passi importanti per identificare la presenza di eventuali alterazioni. Ma anche gli esami del sangue e i controlli sopra indicati restano appuntamenti regolari da non mancare per garantirsi una vita in salute.

Fonti bibliografiche:

  • Sandy McDowell, ACS Updates Cervical Cancer Screening Guidelines to Start Screening at Age 25
  • CDC, What Should I Know About Screening?
  • CDC, Women’s Health
  • Mayo Clinic, Women’s Health
  • NHS, Women’s Health