La psicologia incontra la finanza: avete mai sentito parlare del terapista finanziario?

Ti spieghiamo cos'è e cosa fa un terapista finanziario. E perché potresti proprio aver bisogno di lui per contrastare lo stress e risolvere i conflitti individuali e familiari

I soldi non fanno la felicità, dicono. E sicuramente hanno ragione, ma quello che ci hanno insegnato le nostre esperienze personali è che imparare a gestire il denaro in maniera autonoma, indipendente e saggia, può sicuramente cambiare e migliorare la vita.

Del resto lo sappiamo tutti che molte delle situazioni stressanti che viviamo sono causate proprio dalla gestione delle finanze. Questo succede quando, per esempio, decidiamo di investire i soldi, o di conservarli in un salvadanaio personale che ci permetta di realizzare determinati sogni. Ma anche quando, ovviamente, non ci sembrano mai abbastanza o abbiamo paura di spenderli, anche quando ce ne sarebbe davvero bisogno.

Ed è proprio dalla consapevolezza dell’importanza che il denaro ricopre nella vita di tutti noi, che si è fatta spazio negli ultimi anni una figura professionale che nasce dall’incontro tra la psicologia e la finanza. Si tratta del terapista finanziario e vi spieghiamo perché una consulenza con lui potrebbe davvero tornarvi utile.

Quando i soldi diventano una fonte di stress

Gestire le proprie finanze può causare ansia e stress. E no, non si tratta di una sensazione errata, ma di una vero e proprio travolgimento emotivo che ci riguarda tutti. Non lo confermano solo le esperienze, ma anche i dati: secondo l’American Psychological Association, la gestione dei soldi è tra le cause principali di stress dei cittadini d’America. E non sono sicuramente gli unici.

I motivi possono essere diversi, e non riguardano solo le preoccupazioni legate alle spese ordinarie e straordinarie. Si tratta più di un approccio ai soldi che, inevitabilmente, è legato alle nostre emozioni e non ci permette quindi una gestione razionale che spesso sfocia in veri e propri problemi finanziari, che si ripercuotono sulle coppie e sulle famiglie.

C’è chi spende troppo, e chi troppo poco, c’è chi vuole gestire i soldi anche per il partner, e chi invece vuole farli gestire all’altro. C’è chi fa acquisti in gran segreto e chi ne fa solo per rimarcare uno status. Insomma, la situazione è tanto variegata quanto complessa, e non possiamo certo negare che spesso e volentieri, il denaro, si trasforma nel pomo della discordia.

Ed è proprio in tutte queste situazioni, che generano conflitti individuali e collettivi, che si inserisce la figura del terapista finanziario. Un po’ consulente e un po’ psicologo, come il nome stesso suggerisce, che non si limita a consigliare come investire il proprio denaro, ma vuole indagare il rapporto esistente tra questo e le persone per migliorarlo.

Molti dei conflitti che nascono a causa dei soldi, infatti, sono dovuti proprio all’approccio personale ed emotivo. Ed è su questo che insiste la figura del terapista finanziario, per capire le criticità e migliorarne la gestione.

Perché affidarsi a un terapista finanziario

Di terapisti finanziari si parla ancora poco, del resto si tratta di una figura professionale ancora sconosciuta a molti, ma che può davvero portare numerosi vantaggi all’interno delle coppie e delle famiglie.

A differenza di quanto fa il consulente finanziario, il terapista non si limita a consigliare come investire il denaro e come risparmiarlo, ma insegna a migliorare il rapporto che esiste tra questo e la persona che lo amministra. Quando è il caso di entrare in terapia finanziaria?

Quando si ha paura di spendere soldi, per esempio, anche quando ce n’è bisogno, come nel caso di visite mediche. Oppure quando all’interno della coppia c’è chi non vuole prendersi la responsabilità della gestione delle finanze o chi, al contrario, vuole gestirle per tutta la famiglia. Rivolgersi a un terapista finanziario è utile anche quando il pensiero dei soldi, e la paura di perderli, diventa un’ossessione o quando al contrario non ci si preoccupa mai di questi, sperperandoli anche in maniera sconsiderata.

L’obiettivo della terapia, lo abbiamo già detto, è quindi quello di ricevere un’educazione finanziaria che migliora il benessere quotidiano e il modo in cui ci relazioniamo al denaro.