I soldi non fanno la felicità… o forse sì?

Il denaro può comprare la felicità (secondo la scienza)

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Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Esiste una relazione tra grado di felicità e denaro? Una ricerca dell’Università di San Diego, realizzata con un campione di circa 4.000 persone, sostiene questa tesi. Dallo studio si evince infatti che più una persona ha un reddito importante, più è felice.

Inoltre sembrerebbe che il livello di reddito che sancisce la felicità è più importante oggi di quanto non fosse negli anni 70 e 80. Questa tesi mette dunque in discussione la tesi secondo la quale i soldi non fanno la felicità. Ma allora, i soldi fanno o non fanno la felicità?

I ricercatori hanno utilizzato le informazioni del General Social Survey, uno dei più conosciuti strumenti d’indagine su individui adulti degli Stati Uniti, per analizzare i dati su 44.198 individui nati tra il 1972 ed il 2016.

I risultati, pubblicati sulla rivista Emotion of the American Psychological Association, ha dimostrato che, in media, più alto è lo status socioeconomico delle persone più aumenta il loro grado di felicità.

L’altra importante differenza notata dai ricercatori rispetto a quanto rilevato in passato è che non esiste più un “limite di guadagno” oltre il quale non si può essere più felici di come si è ovvero 160.000 dollari l’anno.

Ciò differisce dai risultati di studi precedenti che indicavano che la soglia della felicità percepita era correlata con un preciso reddito annuo di circa 75000 dollari, oltre il quale, per molti, guadagnare di più non avrebbe cambiato nulla.

Felicità, più legata al denaro oggi che negli anni 70 e 80.

Jean Twenge, psicologo dell’Università di San Diego e uno degli autori del lavoro, ha spiegato di essere rimasto sorpreso dal fatto che il reddito fosse così fortemente correlato alla felicità.

Il nuovo studio ha anche rivelato che la felicità è ora più strettamente legata al reddito rispetto agli anni 70 e 80, motivo per cui Twenge crede che il denaro possa effettivamente “comprare” di più la felicità oggi che in passato.

Twenge dice che non sono sicuri del motivo per cui questo sta accadendo, anche se sottolinea che potrebbe essere dovuto alla crescente disuguaglianza di reddito, poiché i ricchi stanno diventando più ricchi ei poveri stanno diventando più poveri.

Un’altra possibile spiegazione, secondo lui, sarebbe associata al matrimonio, perché prima i tassi di matrimonio erano simili tra gli americani con un reddito più basso e più alto, e ora quelli con un reddito più basso hanno meno probabilità di sposarsi e, presumibilmente, le persone sposate sono più media felice.