Anche la persona più forte del mondo a volte è stanca di essere una roccia

Un giorno sarò stanca di essere ferita, di essere forte. E smetterò di combattere

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Arriverà il giorno in cui anche io sarò stanca, di essere quella saggia, di essere quella forte. E forse la voglia di leggerezza mi farà sbagliare, anche tanto, e so già che gli altri, quelli che non vogliono vedere e capire, mi additeranno come quella che “è impazzita”, da un giorno all’altro.

So che andrà così perché reggere il peso di tutto e di tutti non è facile e il desiderio di lasciare la presa, devo ammetterlo, oggi è più forte che mai. Vedrò lo stupore, lo sgomento e l’incredulità di chi crede di conoscermi, leggerò nei volti di quelle persone il giudizio di un grave errore che ho commesso, perché no, non poteva e non doveva, capitare a una roccia come me.

Ma quella che chiamano resilienza e che attribuiscono a quelle come me, in realtà non è una fonte di energie e risorse infinite da cui attingere ogni volta che la vita o le persone ci fanno un torto. Sono stata considerata alla stregua di un automa, un cyborg dalle sembianze umane che non può provare istinti o emozioni, che riesce a far prevalere sempre la ragione, al posto delle emozioni.

Una volta, forse, era così. Ho disprezzato la troppa emozione come nemica della ragione e più guardavo gli occhi di chi si rivolgeva a me, più mi sentivo apprezzata, giusta, unica. Le mie certezze hanno cominciato a vacillare quando ho capito che neanche io ero immune alla cattiveria dalle persone e alle ingiustizie, quando ho iniziato a notare i lividi sulla pelle e sull’anima.

Mi sono guardata allo specchio e alla fine ho capito che sono soltanto una donna e che no, sorreggere il peso di tutto e delle vite degli altri non era compito mio, che nessuna armatura mi avrebbe protetto per sempre dalle pugnalate alle spalle, dall’opportunismo e dalle persone subdole.

Sono scesa a grandi, enormi compromessi personali per sostenermi e per non chiedere mai aiuto a nessuno e ci sono riuscita per molto tempo. Ho mantenuto il controllo su tutto e mi sono fatta carico di impegni e promesse dalle quali non mi sono mai tirata indietro.

Ma le risorse interiori e le forze per combattere le battaglie degli altri hanno iniziato a esaurirsi e ho smesso di lottare anche per me, per la mia felicità. Ho capito che sono semplicemente stanca, di tutto, ed è arrivato il momento di prendermi cura di me.