«È l’uomo sbagliato ma non riesco a dimenticarlo»

Una lettrice disperata riconosce che la sua relazione era "malata" ma non riesce a dimenticare il suo ex

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Massimo Vidmar

Psicologo, Psicoterapeuta

Ho quasi 30 anni e mi ritrovo a vivere un periodo di grande incertezza e di malessere. Mi spiego meglio: ormai più di un anno e mezzo fa ho messo fine a una storia che, riconosco io stessa, era “malata”. Lui, qualche anno più di me, non voleva ufficializzare il nostro rapporto ma ci frequentavamo assiduamente. Però c’era qualcosa che non andava perché oltre al fatto che mi tenesse nascosta lui aveva l’assoluto controllo su di me. Diciamo pure che si comportava da vero stronzo, non potevo fare nessun tipo di progetto della serie “cosa facciamo questo weekend” o “organizziamo qualcosa insieme”, perché non voleva sentirsi legato a me, salvo poi farsi sentire all’ultimo e io -come una scema- ero sempre a sua disposizione, se avevo impegni li mandavo a monte, mollavo tutto e correvo da lui a qualunque ora. Le volte che ho provato a lasciarlo diventava improvvisamente buono e dolce per poi tornare stronzo come prima. Alla fine ce l’ho fatta a lasciarlo ma dopo tutto questo tempo lontani io penso sempre a lui e ho provato a riavvicinarlo ma non ne vuole sapere nulla di me perché l’ho ferito troppo lasciandolo io e mi dice che ha un’altra adesso. Dottore, io non riesco a trovare nessuno che mi piace, nessuno di cui innamorarmi. Ho anche cambiato città per lavoro ma la situazione non è migliorata. Io ho intesta sempre lui. Sono consapevole che sia la persona sbagliata ma non riesco a togliermelo dalla testa. Come devo fare? Cosa scatta nella testa quando ci si fissa con queste persone sbagliate?

Cara lettrice,
il fatto che lei riconosca a sé di avere a che fare con una persona per lei sbagliata, mi fa dire che lei soffra di una dipendenza affettiva: si è accorta che questa relazione non le dava piacere, ma pur di avere le fuggevoli attenzioni di lui, è stata disposta ad accettare le sue condizioni; ha elemosinato il suo amore, e piuttosto che soffrire ancora di più stando sola, ha scelto il male minore. E anche se poi ha trovato la forza di interrompere questa “relazione malata“, continua a ritenere che senza di lui non può stare.

Ha dato a lui il potere e lui se lo è preso: probabilmente lei ha scelto questo uomo proprio perché aveva le caratteristiche di uomo che sottomette. E’ come se lei non si sentisse degna di una relazione normale. La invito ad esplorare, il modo in cui ha vissuto in passato altre relazioni, per capire il suo meccanismo.

Ha sempre vissuto l’insoddisfazione e la dipendenza anche con altri uomini? O è riuscita a costruire anche dei rapporti in cui c’era parità, condivisione e in cui riusciva a portare se stessa nella relazione, ad avere il suo spazio a prescindere da quello che faceva l’altro? Se ci ritroviamo nelle stesse situazioni più volte è perché siamo guidati dalle nostre problematiche. La vita ci ripropone le stesse identiche situazioni ancora e ancora fino a che non prendiamo la decisione di risolvere noi stessi.

Forse è tempo di guardare più a lei e al suo estremo bisogno di amore e riguadagnare la fiducia in lei stessa (non sempre è possibile riuscire a fare questo da soli, a volte il punto di vista esterno di un professionista ci è di grande aiuto). Solo così potrà incontrare qualcuno che sia degno di lei e aprirsi all’amore, invece che rimanere chiusa e orientata solo verso chi le da’ soltanto briciole.