Imparare a comprendere le persone e gli atteggiamenti altrui, può aiutarci a costruire un ponte quando le parole e i comportamenti creano muri, dando sollievo ai cuori feriti.
Capire l’altra persona, includerla piuttosto che escluderla, è un gesto di profonda umanità che a volte, disimpariamo a fare, così prese da tutto ciò che circonda.
Le esperienze, sopratutto quelle dolorose, ci lasciano segni indelebili e spesso invisibili che inevitabilmente si ripercuotono nelle scelte che facciamo e nelle nostre relazioni.
A volte tutto questo ci inasprisce e la conseguenza è che, non solo non permettiamo a nessuno di entrare nella nostra vita, ma giudichiamo quelli che sono atteggiamenti differenti dai nostri.
Eppure ogni dolore, merita di essere rispettato. A volte capita che, inconsapevolmente, puntiamo il dito contro il comportamento di una persona, semplicemente per rifugiarci nell’illusione che noi siamo migliori.
La mente a volte, ci protegge da quello di cui abbiamo paura, innescando atteggiamenti che danneggiano la nostra persona e le relazioni con gli altri. Quando soffriamo molto, ci sembra quasi che, riconoscere la sofferenza degli altri, annulli la nostra. Si tratta di un comportamento infantile ed egoista, seppur apparentemente legittimato dal nostro dolore: ci lasciamo temprare dall’illusione di essere superiori.
La verità è che se solo ci aprissimo alla condivisione, potremmo scoprire che vivere il dolore insieme a chi ci capisce, può trasformarsi in qualcosa di bello: includere l’altro non implica escludersi.
La tendenza a giudicare gli altri è spesso un riflesso delle nostre ferite interiori, un meccanismo che si innesta automaticamente e che ci consente di avere un sollievo momentaneo. La verità è che questo atteggiamento di chiusura nei confronti delle persone che incontriamo lungo il percorso di vita, non può che danneggiarci.
Il giudizio e la mancata comprensione, creano muri, delle distanze tra noi e gli altri. Queste pareti, sono illusorie, ma ci danno la sensazione di mettere al sicuro il nostro cuore ferito. Un atteggiamento, questo, che ci impedisce di andare avanti.
Dovremmo imparare a rispettare gli altri, a riconoscere il loro valore umano e a non condannare le emozioni altrui, soltanto perché qualcosa o qualcuno ha distrutto le nostre.
Oltre il giudizio e l’allontanamento, c’è un’altra via possibile: la collaborazione.