Capita, a volte, che quello che dovrebbe essere il sentimento più puro, autentico e felice del mondo si trasforma in qualcosa che ci fa perdere i sogni e la fantasia, che non ci fa dormire la notte e che ci intrappola in qualcosa di profondamente pericoloso.
Ma come fa l’amore a trasformarsi in questo modo? Perché alcune donne scelgono di amare troppo e di riporre nel loro partner tutta una serie di idealizzazioni e sentimenti dai quali poi non riescono più a liberarsi. Dalle illusioni che un giorno tutto questo cambierà alla speranza che quell’uomo che amano tanto, e forse troppo, si trasformi nel principe azzurro che tutte hanno sempre desiderato incontrare.
Ma la verità è che mentre questa inutile attesa perpetua per mesi e anni, o in alcuni casi per tutta la vita, alcune donne restano ancorate all’uomo sbagliato o a quella relazione tossica con un dispendio di energie davvero oneroso. L’amore, a volte, può creare dipendenza e lo fa alla stregua di quelle più conosciute come la dipendenza da alcol e da altre droghe. Ne parla bene, e approfonditamente, Robin Norwood nel libro Donne che amano troppo.
La psicoterapeuta americana, che si occupa di dipendenze, pone al centro del suo lavoro i sentimenti e la dipendenza affettiva, meno riconosciuta dai non addetti ai lavori, ma che, se non trattata adeguatamente, provoca molte sofferenze.
Così, le donne che amano troppo, si ritrovano intrappolate in rapporti tutt’altro che soddisfacenti con la speranza che questi possano rispondere al grande bisogno d’amore, non comprendendo che però quel sentimento nutrito è alimentato da tutto ciò che non riguarda l’amore positivo e felice.
E ancora una volta, le vittime di questa dipendenza risultano essere, almeno in prevalenza, donne. Sembra proprio che il colpevole sia ancora una volta il retaggio culturale che si perpetua ai giorni d’oggi e che vede, ancora, la donna come creatura fragile e dipendente, e comunque bisognosa delle cura di una figura della controparte maschile.
Ed ecco che quando i sussulti del cuore sono sostituiti dal dolore, dall’ossessione e dell’ansia perenne stiamo vivendo qualcosa che è diametralmente opposto all’amore che, al contrario, dovrebbe offrire un senso di gioia e di pienezza.
Ma quand’è che una donna inizia ad amare troppo? Quando non si attribuisce il giusto valore, quando la sfiducia prende il sopravvento e, ella stessa, ricerca all’esterno e, in particolare, in un uomo delle conferme che da sola non sa darsi. Chiaro è, che a questo punto tutte le logiche che riguardano l’amore sono sovvertite e la sofferenza resta in agguato dietro l’angolo per impossessarsi della relazione e della vittima di quel troppo amore.