Come venire a patti con i ricordi dolorosi dell’infanzia

I ricordi infelici dell'infanzia sono difficili da metabolizzare. Vediamo come si possono superare alcuni traumi al fine di vivere con maggiore serenità

Non è facile venire a patti con i ricordi infelici dell’infanzia. Se qualcuno è restio o si rifiuta di parlare del suo passato, si può tranquillamente supporre che i suoi primi anni di vita non siano stati idilliaci. Questo tipo di riluttanza suggerisce quasi sempre l’esperienza di un’infanzia caotica o carica di sentimenti di inadeguatezza e di vergogna. Emotivamente, è molto faticoso rivivere le esperienze sfortunate vissute durante il percorso formativo: i ricordi dolorosi dell’infanzia smuovono, infatti, una carica emotiva molto dolorosa.

I ricordi infelici dell’infanzia sono in genere legati a sentimenti angoscianti, quali anormalità, senso di inferiorità, insicurezza, inaccessibilità, umiliazione e vergogna. Pur in maniera indiretta, la memoria degli eventi passati può ripresentarsi, in età adulta, durante i momenti di maggiore vulnerabilità o di pericolo. Le persone che non riescono a fare un viaggio nei ricordi infelici dell’infanzia hanno quasi sempre le stesse sensazioni. Da piccoli sentivano di non avere voce all’interno della loro famiglia: i loro desideri e i loro bisogni venivano regolarmente annullati da genitori esageratamente punitivi.

Ogni loro tentativo veniva scoraggiato o proibito, con il triste risultato che non sono stati in grado di maturare un corretto senso di sé. Da adulti, per superare le carenze mentali e sentimentali, molti scelgono di cancellare se stessi in una qualche forma di dipendenza: sesso, gioco d’azzardo, alcolismo o sostanze stupefacenti. Gli individui afflitti, al fine di potersi liberare dal fardello di un passato troppo pesante e doloroso, dovrebbero trovare un modo psicologicamente sicuro per tornare alla loro infanzia e superare i relativi traumi. Per fare questo devono cercare un terapista efficace.

La maggior parte del lavoro emotivo svolto insieme al terapeuta dipende dalla buona volontà del paziente di tornare con l’occhio della mente al suo passato, al fine di iniziare a correggere le ipotesi o le conclusioni distorte alle quali è giunto nel corso degli anni. Questo approccio psicoterapeutico permette di aprire vecchie ferite, non guarite correttamente, e di effettuare un’operazione correttiva a favore dell’autostima individuale. Solo in questo modo il paziente può rivalutare se stesso, le emozioni ed i sentimenti, i pensieri e le percezioni, le carenze ed i ricordi infelici dell’infanzia.