Come sfogare la rabbia

Controllare la rabbia è importante ma il modo giusto per raggiungere l’autocontrollo non è reprimendo quello che proviamo. Covare rancore, nascondere il nostro risentimento ci porterà ad implodere energie negative, allontanandoci dall’equilibrio e compromettendo i rapporti con gli altri. Meglio sfogare la rabbia, ecco qualche consiglio su come fare.

Come sfogare la rabbia, controllare le reazioni
Il primo passo per sfogare la rabbia è quello di “metterci in sicurezza” ovvero di stare attenti a ciò che facciamo e anche a quello che diciamo perché potremmo essere molto distruttivi. Talvolta potremmo arrivare a fare, o soltanto a dire, cose irrimediabili. Quindi allontaniamoci, se possibile, dal contesto che ha generato la rabbia, cambiando anche fisicamente posizione.

Come sfogare la rabbia, fare quattro passi
Passeggiare ha un buon effetto calmante: facciamo “quattro passi”, quel tanto che ci pemette di stare in un nuovo contesto lontano da persone e cose che potremmo danneggiare, danneggiandoci di conseguenza. Lo scopo non è quello di raggiungere la calma, ma solo di calmarci quel tanto da poter osservare la rabbia che è in noi senza esserne travolti. 

Come sfogare la rabbia, fare attività fisica
In generale l’attività sportiva produce endorfine che hanno un effetto positivo sull’umore: sono sostanze prodotte dal cervello che hanno la funzione di non farci sentire i dolori e lo stress del movimento e di attivarci. Quindi, oltre a permetterci di sfogarci, dopo hanno anche degli effetti collaterali piacevoli.

Come sfogare la rabbia, dirottarla su altro
Può essere molto utile sfogare la nostra rabbia dirottandola su qualche cosa d’altro. Ognuno ha i propri metodi e “strumenti pratici” e deve scegliere quello più adatto a sè e soprattutto alla situazione. Es. urlare in un cuscino o prenderlo a pugni, correre a piedi nella natura lanciando pugni per aria. Può essere utile accompagnare questi gesti con un suono liberatorio: di soito le urla son le più adatte, ma ttenzione che non ci prendono per matti!

Come sfogare la rabbia, vietato calmarsi
Purtroppo “calmarsi” semplicemente il più delle volte significa reprimere la rabbia e somatizzarla quindi fare el male a noi stessi e al nostro corpo). Lo sfogo, meglio se portato fino in fondo, finisce in una liberazione e spesso in un pianto liberatorio.

Come sfogare la rabbia, atti fisici
Assicuriamoci di essere in un posto in cui non facciamo danni a nessuno tantomeno a noi stessi. Meglio in un luogo isolato. Ecco alcuni gesti molto efficaci, soprattutto se accompagnati da suoni:
-strappare fogli di carta, magari dopo avere scritto il nome di chi ci ha fatto arrabbiare.
– Prendere a pugni uno o più cuscini.
– Prendere a pugni il materasso.
– Lanciare cuscini o oggetti morbidi sul divano.
– Strappare l’elenco telefonico o una rivista.
– Mettere una musica ad altissimo volume e cantare a squarciagola.
– Correre fendendo l’aria con i pugni (tipo Rocky che si allena).