Se hai un brutto carattere sei più intelligente degli altri

Una ricerca australiana conferma che pessime abitudini comportamentali aiutano l'intelligenza

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Supponente, eccentrico e spesso fastidioso. Il genio del gruppo è, da sempre, un elemento di rottura all’interno della compagnia. Il carattere vagamente cinico e non proprio affabile di questi personaggi porta spesso a banali litigi o inutili discussioni. Questo insieme di atteggiamenti rendono questo soggetto decisamente caratteristico: una sorta di compromesso vivente tra Sheldon Cooper e Sherlock.

Insomma, ci si chiede come, di solito, un tale Q.I. possa finire a perdersi in un guazzabuglio di bisticci senza precedenti a causa del carattere scorbutico o irascibile. Teoricamente, avendo delle abilità logiche così alte, queste persone dovrebbero tenersi alla larga da inutili diatribe.

In realtà, invece, questi sguazzano all’interno dei battibecchi quotidiani come se fossero, per loro, una linfa vitale. La scienza, da oggi, ci da conferma che questi elementi sono strettamente correlati tra di loro.

Lo studio condotto nel New South Wales, in Australia, ha verificato questo assioma: essere intelligenti, spesso, è sinonimo di essere scontrosi. Un pessimo carattere, a quanto pare, sta alla base di una serie di comportamenti che portano il soggetto indagato ad ottenere punteggi più alti nei test.

Dalla ponderazione della miglior opzione alla maggior attenzione prestata ai quesiti, sono diverse le caratteristiche i cui i burberi eccellono, permettendogli di scalare le vette delle classifiche riservate ai cervelloni. D’altro canto, invece, una persona solare, estroversa ed impulsiva potrebbe buttarsi immediatamente sulla prima opzione, d’istinto.

Questo tipo di comportamento, però, incide in maniera negativa nei questionari, poiché porta ad una pessima considerazione delle conseguenze delle proprie risposte, arrivando ad avere punteggi più bassi.

In particolare, poi, è interessante vedere come questo nesso influisca sulla vita delle donne. Queste, infatti, tendono già di proprio ad essere estremamente attente ad ogni dettaglio. Un carattere chiuso e riflessivo le porta ad analizzare in maniera analitica tutta la complessa rete di relazioni sociali che si sviluppa attorno a loro.

Questo permette alle signore di avere, spesso, il pieno e totale controllo di ciò che accade nell’ambiente a loro circostante ed alle persone a cui tengono maggiormente.

In altri termini, dunque, i burberi risultano più intelligenti poiché, a causa del loro carattere chiuso, tendono ad essere più riflessivi rispetto alla media delle persone.