Si apre il sacchetto della mozzarella e, tic tic tic, in un battito di zampe arriva velocissimo e si siede compito nella speranza di riceverne un po’.
Si sta arrivando al lago e dal fondo dell’automobile si sentono gemiti e gridolini, l’emozione è alle stelle.
Si sente da fuori l’abbaio di un cane, a diverse centinaia di metri di distanza, e da dentro casa nonostante le finestre siano chiuse) arriva la risposta: la coda si alza e si irrigidisce, il ringhio è deciso, l’agitazione e il disturbo sono alti.
Si arriva al portone, il naso si alza per aria, annusa e c’è uno scatto velocissimo verso l’ascensore.
Ha sete e va alla sua ciotola.
Si esce e si dirige convinto verso una direzione, e si sorprende quando se ne prende un’altra.
‘Vieni, andiamo‘ e arriva.
Vede un bastone, o qualcosa che gli assomiglia, e inizia a tremare in modo incontrollabile.
Trova al parco un bene preziosissimo (ad esempio una pallina da tennis bucata e ricoperta di terra congelata, il nostro tesoro di qualche giorno fa :) ), la lascia in un angolo e il giorno dopo va deciso in quel punto perchè vuole riprenderla.
Vede una persona amica dopo tempo che non la incontra e le corre incontro festoso.
Impara e riconosce i comandi, dall’aspetta al seduto al scendi al molla, e con loro tutte le richieste che facciamo quotidianamente.
Sono comportamenti dei cani a cui si assiste tutti i giorni – qualcuno ci sorprende, altri non li notiamo nemmeno – che sono possibili perchè i cani hanno memoria.
C’è ancora qualcuno che per motivi misteriosi ama sostenere che i cani non hanno memoria e vivono solo del momento ma volendo ignorare, anche se solo temporaneamente, quello che è sotto gli occhi di tutti, basta fare un salto nel passato per rendersi conto non ha senso. Come e cosa cacciare, riconoscere gli amici dai nemici, riconoscere gli odori e orientarsi nello spazio, in poche parole, sopravvivere, senza memoria non sarebbe stato possibile.
La questione quindi non può e non deve essere se i cani hanno memoria ma quale memoria hanno e a questo proposito gli studiosi ci dicono che i cani hanno
- memoria olfattiva
- memoria spaziale
- memoria uditiva
- memoria associativa
- memoria episodica
La memoria olfattiva è legata all’olfatto, il prodigio sensoriale con cui i cani conoscono il mondo ed è, come negli umani, connessa alla loro memoria emotiva per cui i cani, oltre a ricordarseli anche dopo anni, gli odori evocano anche emozioni (ad esempio l’odore di un nemico percepito nell’aria provoca paura e/o rabbia quello del proprietario può generare felicità).
La memoria spaziale permette ai cani di orientarsi nei posti e permette loro di ritrovare oggetti, spesso considerati veri e propri tesori, che hanno lasciato.
La memoria uditiva è quella grazie a cui i cani riconoscono, e poi ne distinguono il significato, suoni, voci, toni e segnali vocali associati a determinate azioni e che permette loro, ad esempio, di riconoscere la voce dei proprietari e riconoscere un cane nemico o un cane amico dal loro abbaio.
Alcuni sostengono che i cani abbiano solo memoria associativa, ossia quella memoria tramite cui ricorderebbero posti, persone, altri cani, esperienze in base all’associazione che fanno con loro. Un esempio è la situazione in cui il cane ha avuto una esperienza positiva in un bar (supponiamo che abbia ricevuto in regalo un pezzettino di brioche di cui è ghiotto) ed ogni volta che ci torna è contento perchè associa il posto alla sensazione positiva che ha avuto ma non perchè si ricorda di aver ricevuto il pezzettino di brioche.
Molti invece riconoscono che i cani hanno anche memoria episodica, ossia ricordano cosa è successo, quando e dove. In altre parole, legano tre informazioni – cosa, dove, quando – in una struttura relazionale coerente. L’ipotesi è che la durata di questa memoria sia di durata breve.