Nuovo cagnolino in famiglia? Ecco come insegnargli a fare i bisogni fuori

Dai consigli agli errori da non commettere: come addestrare il cane a fare i bisogni fuori e sul tappetino

Foto di Monica Dellabiancia

Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Come addestrare un cane a fare i bisogni fuori o sul tappetino? Si tratta di una domanda che ti sarai posta se hai adottato un cucciolo. La gestione dei bisogni del pet è senza ombra di dubbio uno fra i momenti più delicati legati alla convivenza.

Il cane infatti dovrà abituarsi gradualmente e senza traumi a fare i bisogni fuori casa durante le passeggiate oppure nelle aree domestiche riservate dal padrone in casi particolari. Per non commettere errori e raggiungere in fretta il tuo obiettivo sarà fondamentale conoscere e comprendere i meccanismi legati ai processi fisiologici di fido e i segnali inviti dal cucciolo per poter esprimere le sue necessità.

Cosa devi sapere

Insegnare al tuo cucciolo a fare i bisogni fuori richiederà molta pazienza e tanta costanza. Tieni in considerazione un elemento essenziale: l’intestino e la vescica di un mini pet hanno una tenuta limitata. Se gli adulti riescono a trattenersi per un periodo lungo (anche 12 ore), i cuccioli hanno una resistenza che solitamente non supera le tre ore.

Niente paura però, dalla tua parte hai un’altra informazione fondamentale: ci sono alcuni momenti della giornata ben precisi in cui il cane avverte la necessità impellente di fare i suoi bisogni. Ossia subito dopo il risveglio, dopo aver bevuto o mangiato. Ci sono inoltre dei comportamenti che possono segnalare l’urgenza di fare bisogni. Se il cucciolo annusa in modo insistente il pavimento, se uggiola senza un motivo apparente o se gira su sé stesso, probabilmente dovresti farlo uscire.

Con queste informazioni dunque sarà più facile fissare gli orari migliori per portare il pet nel luogo in cui dovrà espletare i suoi bisogni che sia il giardino privato, la traversina oppure il balcone. L’importante è sempre scegliere un punto non lontano dalla zona pasti o dalla cuccia per permettere al cucciolo di arrivarci in tempo. Il passaggio di fido ai bisogni fuori casa dovrà avvenire in modo molto graduale, seguendo sempre le indicazioni del veterinario riguardo le vaccinazioni per evitare di mettere a rischio la sua salute.

Se non è ancora vaccinato

Sino a quatto mesi d’età, ossia nel periodo in cui si sta ancora terminando l’iter vaccinale, il corpo del cucciolo non ha una protezione adeguata dalle malattie. Il suo sistema immunitario è fragile dunque sarebbe meglio evitare di esporlo agli agenti esterni. Dunque se il pet non è ancora vaccinato sarebbe preferibile non portarlo fuori a fare i bisogni. Le possibilità sono diverse, si potrebbe, ad esempio, decidere di farlo uscire solamente in un’area esterna sicura da un punto di vista igienico. In alternativa è consigliabile preparare una zona per lui in casa, usando traversine, tappetino o fogli di giornale.

Come insegnare al cucciolo a usare la traversina

Insegnare al cucciolo a usare la traversina sarà molto semplice se metterai in atto una strategia per precisa. Negli orari della giornata in cui è solito fare i bisogni portalo subito sul tappetino, attendi che finisca, poi premialo con un bocconcino goloso. In questo modo applicherai la tecnica del rinforzo positivo che risulta da sempre molto più efficace rispetto alle punizioni, evitando traumi per il tuo pet.

Potrebbe accadere che il cucciolo continui comunque a fare bisogni altrove, dentro casa. Ricordati che è importante coglierlo sempre sul fatto. Pronuncia un “no!” secco, poi portalo sul tappetino. Quando avrà completato le vaccinazioni e avrà il via libera da parte del veterinario, il tuo mini pet dovrà imparare a fare i bisogni fuori. Il passaggio dovrà essere ovviamente graduale e dovrà avvenire in modo delicato. Come? Ogni giorno sposta la traversina qualche metro verso l’ingresso, sino a portarla direttamente fuori dalla porta. A questo punto dovrai gradualmente ridurne le dimensioni, sino a quando il cane non sentirà più la necessità di usarlo.

Il metodo migliore per insegnare al cane a fare i bisogni fuori

Per addestrare un cane è essenziale usare un metodo che sia dolce, agendo sempre in modo graduale, con pazienza e costanza. “Il rinforzo positivo – ci spiega Silvia Delfini, veterinario per cani e gatti – ha un ruolo centrale nell’educazione del cane. Usando la regola posto giusto in cui fare i bisogni-ricompensa, l’animale sarà in grado di associare la sua azione corretta a qualcosa di positivo e piacevole”.

Dunque ricordati di premiare il tuo amico a quattro zampe tutte le volte che fa i bisogni fuori e gioca con lui al termine della passeggiata. In questo modo assocerà questo momento della giornata a qualcosa di particolarmente positivo. L’atteggiamento del padrone in questi casi è importantissimo. Il cane dovrà comprendere immediatamente di averlo reso felice. Dunque lasciati andare a carezze, coccole ed esclamazioni. Sentendosi lodato il pet sarà maggiormente propenso a reiterare la sua azione corretta, in questo modo imparerà molto in fretta a fare i bisogni fuori.

Altri aspetti importanti sono legati alla quantità e alla qualità delle passeggiate. Dovranno essere frequenti, ossia ogni tre o quattro ore circa, riducendosi progressivamente sino all’età adulta. La regolarità è un elemento importantissimo, dunque ricordati di portare fuori il pet a orari precisi, meglio se dopo aver bevuto o mangiato, ossia quando il suo corpo lo richiede maggiormente.

Gli errori da evitare

Quando si addestra un cane a fare i bisogni fuori o sulla traversina sarebbe meglio evitare di commettere degli errori. Innanzitutto è essenziale comprendere l’importanza del rinforzo positivo. Le “maniere forti”, secondo la convinzione di molti, permettono un risultato immediato, ma si tratta solo di un’illusione. Possono infatti provocare traumi e, con il tempo, portare all’effetto contrario.

Dunque non spingere dentro i bisogni il muso dell’animale, perché non capirebbe, al contrario, spingerlo ad annusarli potrebbe equivalere a spiegargli che ha fatto qualcosa di giusto. Bandite pure le sculacciate. “Portare il cucciolo dove ha fatto i bisogni, colpendolo con le mani oppure con un giornale arrolato è sbagliato e controproducente – conferma il veterinario -. In questo modo il cane non comprende perché viene punito e finisce per associare la sua punizione esclusivamente al fatto di aver defecato oppure urinato. Questo metodo avrà come risultato esclusivamente un cane timoroso e insicuro”.

Nemmeno sgridare il tuo pet può essere d’aiuto. Il cane infatti finirebbe per associare il rimprovero esclusivamente all’atto di fare i bisogni, avvertendo timore e stress in presenza del proprietario. Un altro consiglio fondamentale? Mai pulire le deiezioni di fronte al cane. Questo comportamento infatti potrebbe essere interpretato dal cucciolo come un invito al gioco.