Proroga smart working per lavoratori fragili: come funziona

A stabilirlo con un emendamento la Commissione affari sociali della Camera

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Redazione

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È stato prorogato lo smart working per i lavoratori fragili, a deciderlo  la Commissione Affari sociali della Camera. L’estensione, prevista dell’emendamento, dilata fino al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili e per i genitori di figli che abbiano fragilità.

Di fatto l’emendamento prevede il diritto allo smart working per tutti i fragili e, per specifiche categorie di fragili, ove non sia possibile svolgere lavoro in modalità agile, equiparazione al ricovero ospedaliero.

Proroga dello smart working per lavoratori fragili: come funziona

Si lavorava da  qualche settimana alla proroga dello smart working per i lavoratori fragili anche della pubblica amministrazione, infatti nel decreto Riaperture di marzo non era stata inserita l’estensione del lavoro a distanza generalizzato per i soggetti fragili, come era stato riportato in una nota sul sito del Ministro della Pubblica Amministrazione. Con l’approvazione dell’emendamento è stato eliminato il divario tra settore pubblico e settore privato, dove già rimaneva in vigore fino al 30 giugno lo smart working semplificato, libero da accordi individuali tra lavoratore e datore di lavoro.

Ora la Commissione affari sociali della Camera ha approvato l’emendamento. Ma chi rientra nella categoria dei fragili? Con un decreto interministeriale (Salute, Lavoro e Pubblica Amministrazione) sono state individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali un lavoratore deve essere considerato fragile. Rientra nella categoria dei fragili chi per esempio è in dialisi, in attesa di trapianto o sotto trattamento medico per patologie oncologiche. Trovano spazio tra i fragili pure i lavoratori che presentano tre o più condizioni patologiche tra: cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, epatite cronica, obesità, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica.

Nella proroga al 30 giugno del lavoro agile rientrano anche i genitori di figli con fragilità.

Smart working, proroga della comunicazione semplificata

Novità anche sul fronte della comunicazione semplificata dello smart working per tutti coloro che lavorano nel settore privato. In tal senso è previsto che il datore di lavoro debba solamente comunicare i nomi e le date di inizio e di fine del lavoro in smart working al Ministero del Lavoro, in via telematica. Non è necessario inviare il resto della documentazione, che però deve essere conservata.

La proroga della comunicazione semplificata è solo per i lavoratori del settore privato ed è stata estesa sino al 31 agosto.

Smart working, come lavorare (bene) da casa

Lo smart working, in questi ultimi due anni, è diventato una realtà per molti lavoratori che da sempre erano abituati a recarsi in ufficio. Se familiarizzare con la novità non è stato (e non è) per tutti facile, il lavoro agile ha i suoi vantaggi.

Lavorare bene da casa è possibile, a patto di seguire alcune regole. Ad esempio cercare di mantenere posizioni adeguate e di fare qualche esercizio per muscoli e articolazioni: non doversi recare in un luogo di lavoro comporta il rischio di vita sedentaria, quindi è importante fare attività e lavorare sulla postura, perché sono attività che aiutano il benessere del corpo. Così come è fondamentale delimitare la sfera lavorativa da quella da dedicare al proprio tempo libero. Per i genitori, una ricerca ha evidenziato come lo smart working abbia alcune influenze positive su tutta la famiglia, bambini compresi. La proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili, invece, è una tutela per tutti coloro che soffrono di patologie.