Esiste un albero che se colpito inizia a sanguinare

Se colpito, tagliato o ferito, questo albero produce una linfa rossa che assomiglia al sangue umano. Ecco la magia dell'Angolensis Pterocarpus

Meravigliosa è la natura. Quella che esplode in primavera e che trasforma il mondo che abitiamo in un palcoscenico di spettacoli incantati, quella che muore per rinascere più forte e rigorosa di prima, la stessa che ci regala visioni strabilianti, paesaggi incantati e benessere. Perché sì, osservare la natura e trascorrere del tempo in luoghi incontaminati fa bene al cuore, all’anima e pure al corpo.

La natura non smette mai di sorprenderci. E non lo fa solo con quegli show straordinari che si palesano davanti ai nostri occhi all’improvviso, ma lo fa anche con i numerosi esemplari di fauna e flora che la caratterizzano.

E oggi è proprio di una specie tanto rara quando delicata di cui vogliamo parlarvi. Un albero che a prima vista sembra come tutti gli altri e invece ha una caratteristica che lo rende unico al mondo. Sì perché lAngolensis Pterocarpus, questo il suo nome, se colpito, tagliato o ferito sanguina. Proprio come un essere umano.

Angolensis Pterocarpus: l’albero che sanguina

Il suo nome ufficiale è Pterocarpus angolensis, anche se in molti lo conoscono come Legno di sangue, ed è un albero caratteristico del Sudafrica. Il suo aspetto, come abbiamo anticipato, assomiglia a quello di molti altri arbusti. Caratterizzato da una corteccia dal colore marrone scuro, e da una chioma alta e folta, questo esemplare che si estende fino a un’altezza di 16 metri produce dei fiori profumati e stravaganti dalle diverse sfumature di giallo e arancione.

Anche se la sua fioritura colpisce e incanta a prima vista, non è lei in realtà a rendere straordinaria questa specie rara del Sudafrica, ma è la sua corteccia che sembra sanguinare a ogni colpo inflitto. In realtà, come è facilmente intuibile, non si tratta di sangue, anche se a questo assomiglia, ma di una linfa dal colore rosso scuro che ha delle proprietà curative e che ha dato il suggestivo soprannome “Legno di sangue” all’arbusto.

Il Legno di sangue e la linfa curativa

Ogni volta che la corteggia dell’Angolensis Pterocarpus viene colpita, da questa fuoriesce la linfa dalle proprietà curative. Secondo i più suggestivi il liquido serve allo stesso albero per curarsi dalle ferite inferte dagli uomini. Ma la natura è generosa, così la linfa agisce anche su determinate patologie che colpiscono gli esseri umani come la tigna, la malaria, la febbre emoglobinurica e alcune malattie degli occhi e dello stomaco.

La somiglianza della linfa con il sangue ha dato vita a numerose leggende e superstizioni. Sono in molti, infatti, a pensare che questo albero abbia a che fare con la magia. Per questo motivo, e anche per le caratteristiche del legno, l’Angolensis Pterocarpus è uno degli esemplari più ricercati, che però oggi è a rischio di estinzione.

Quello che si ricava dall’Angolensis Pterocarpus è un legno davvero unico e pregiato che resiste all’attacco delle termiti e che è caratterizzato da un gradevole profumo speziato. Viene utilizzato per creare mobili d’arredamento, canoe e strumenti musicali, mentre la linfa rossa veniva usata in passato per colorare e lucidare i violini Stradivarius.