
Mentre a Cuppertino Apple si appresta a presentare 74 nuove emoji (per esempio le dita incrociate in segno di portafortuna o il naso lungo per le bugie), siamo sicuri di conoscere bene tutte quelle che già sono presenti sui nostri cellulari?
L’emoticon erotica, per esempio: sapevate della sua esistenza? Sicuramente l’avrete vista perché presente da sempre sui vostri cellulari, ma non riconsciuta come tale.
Vediamo dove si trova: nei sistemi iOS, è sotto a quella dell’abbraccio; negli Android, è di fianco a quella dell’abbraccio.
Come sappiamo, le emoji più diffuse sono quella col sorriso, quella della risata con le lacrime e quelle che mandano baci.
Il 19 settembre del 1982 il professor Scott Fahlman, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh mandò un’email. Il testo includeva l’emoticon :-) accompagnata dalla spiegazione “va usata quando si scherza. Va vista di traverso”.
In pochi mesi l’emoticon si diffuse nelle università di tutto il mondo e :-) è diventato uno strumento di comunicazione universale.
In questi 3 decenni, la “faccina” ha subito innumerevoli trasformazioni, è diventata gialla, più cicciotta ed ha fatto amicizia… Ora le emoticon sono tantissime, e formano parte di qualsiasi conversazione digitale. Non solo nelle email, gli smiley colorano le nostre frasi su Facebook, su Messenger, su Skype, su WhatsApp e ovunque una tastiera sia chiamata a trasmettere il nostro stato d’animo al di là delle parole.
L’inventore delle emoticon, il professor Scott Fahlman, ha recentemente dichiarato:
Penso che le nuove emoticon sono brutte e che rovinano un modo intelligente di esprimere le proprie emozioni usando unicamente la tastiera. Ma forse la penso così solo perché non le ho inventate io!