Perdere un figlio per i genitori è un dolore straziante, perderlo a causa della droga è impossibile da accettare. Molte madri e padri spesso assistono impotenti alla trasformazione, e nei casi peggiori, alla morte di quei figli che si sono fatti travolgere dal vortice della droga senza resisterle o avere la forza di allontanarsi. Questo è quello che è successo a Giulio Zavattieri un giovane artista di Palermo scomparso a soli 19 anni per colpa del crack. Un dolore a cui i genitori vogliono provare a reagire organizzando delle iniziative sociali in memoria di Giulio, a scopo di raccogliere fondi per realizzare un centro di accoglienza destinato a ragazzi dipendenti da droghe come il crack. Infatti quest’ultima sostanza negli ultimi anni si è diffusa sempre di più in numerose città italiane tra i giovanissimi con effetti devastanti sul fisico e sulla mente.
Che cos’è il crack e quali sono le conseguenze
Gli esperti definiscono la diffusione del crack in Italia “a macchia di leopardo”. Ne sono interessate città come Roma, Torino, Palermo, e la Sicilia in particolare risulta essere una regione particolarmente colpita dal triste fenomeno. Meno cara della cocaina da sniffare e per questo definita droga dei poveri, il crack risulta fin troppo facile da reperire, soprattutto ha un costo irrisorio che la rende accessibile a tutti. Bastano infatti 5 euro per una dose. La sostanza è un derivato della cocaina che mischiata ad ammoniaca e bicarbonato, a seguito di una serie di processi chimici si trasforma in cristalli. Gli stessi cristalli poi vengono sciolti e assunti tramite inalazione.
La facilità con cui può essere reperita e gli effetti che ha sulla psiche e sul corpo, fanno del crack una delle droghe più pericolose in assoluto. Sviluppare una dipendenza verso questa droga e avere la necessità di assumere quantità sempre maggiori in poco tempo è uno degli effetti più preoccupanti tanto da arrivare a essere un bisogno impellente che scandisce ogni momento della vita.
La dipendenza da crack, inoltre, ha degli effetti pesanti sul sistema nervoso e sulla mente. Oltre a provocare disturbi del sonno si alternano momenti di depressione e disinteresse nei confronti degli affetti e delle proprie passioni. Ma non c’è solo questo, le conseguenze sono anche altre: si possono verificare stati di aggressività, violenza verbale e fisica, ma anche stati di paranoia accompagnati da deliri e fobie.
Una droga sempre più diffusa
Quello che preoccupa maggiormente del crack, oltre alle cause della dipendenza, è anche il fatto che nel corso degli anni ad assumerlo sono diventati i giovanissimi i quali non sono neanche consapevoli che quello con cui hanno a che fare è una sostanza pericolosissima e con rischi elevati. I numeri d’altronde parlano chiaro. In base agli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Interno, la città in cui il crack è più diffuso è Palermo, la stessa in cui ha perso la vita Giulio Zavattieri, ma purtroppo si deve parlare ormai di una diffusione a macchia di leopardo in tutta Italia. A Roma, Milano e Torino è stato sequestrato un numero di dosi che non può lasciare tranquilli. Come se non bastasse, a rendere più grave il fenomeno c’è il fatto che il crack sparisca spesso dai dati ufficiali dei sequestri perché viene classificato come cocaina. È quindi una situazione preoccupante e che fa capire quanto sia semplice imbattersi in una droga pericolosa e dagli effetti devastanti.