“Salviamo gli allevamenti italiani” è il grido lanciato dagli allevatori scesi in campo con la Coldiretti, con i ristoratori e una folta rappresentanza del mondo scientifico e dell’industria, per riportare la verità sulla carne allevata in Italia. E difendera la carne dalla moda dilagante dell’alimentazione vegana, che ha portato a un crollo dei consumi di carne.
E con l’hastag #bracioleallariscossa – che sa tanto di rivolta – la Coldiretti ha annunciato sui social la mega grigliata di carne rossa, bianca e di suino che si è svolta negli spazi antistanti il centro congressi del Lingotto, giovedì 5 maggio.
Secondo i dati della Coldiretti – che ha organizzato la Giornata nazionale della carne italiana – il consumo di carne in Italia non è mai stato così basso negli ultimi quindici anni: “Quasi un italiano su dieci ha completamente detto addio a questo alimento” a favore dell’alimentazione vegana o vegetariana. “”Gli acquisti delle famiglie sono crollati del 9% per la carne fresca di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo come pure per i salumi”.
Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano mentre la percentuale di vegani ha raggiunto l’1%. Scelte che hanno portato l’anno scorso la carne a perdere, per la prima volta, il primato nel budget familiare a vantaggio dell’ortofrutta.
Conseguenze dell’allarmismo che si è creato dopo le dichiarazione dell’OMS – in ottobre dello scorso anno – che ha classificato come “probabilmente cancerogena per l’uomo” la carne rossa e come “cancerogeni” gli insaccati.
“Le carni italiane sono più sane, magre e senza ormoni” sostengono gli allevatori italiani e la Coldiretti, che hanno voluto porre l’accento – ha spiegato il presidente Moncalvo – oltre che sulla qualità anche sulla sostenibilità ambientale del prodotto italiano.
Annunciata la nascita del “tutor della carne” una figura che sarà operativa in tutte le regioni per aiutare a conoscerla meglio, imparare a scegliere i pezzi più adatti in cucina e valorizzare anche i tagli low cost e consigliare dove fare gli acquisti direttamente dagli allevatori. Tutto per aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli e impedirgli di cadere in pericolose mode estreme.