Il Museo della Moda di Parigi è stato protagonista di un evento straordinario: la sfilata Haute Couture 2021/22 di Chanel.
Mentre nelle sale interne continua la mostra “Gabrielle Chanel, Manifeste de Mode”, al suo esterno, nel cortile neorinascimentale, sfilano le creazioni di Virginie Viard.
Passato e presente a braccetto nel Palais Galliera, in un percorso visivo che ci porta a scoprire le più inedite sfumature di Coco Chanel.
Oltre il bianco e nero, oltre il binomio di colori che l’ha consacrata alla storia, troviamo il vasto universo di Madame Chanel, fatto di ricami, colori e decori.

Quelle portate in passerella da Virginie Viard, a tratti volutamente eccessive, richiamano le combinazioni di colore che ritroviamo nell’esposizione che celebra il genio della stilista e dimostra quanto l’attuale Creative Director sia riuscita ad entrare in sintonia con la visione di Coco.
La collezione Haute Couture 2021/22 della Maison è un tributo all’arte, in particolare ai dipinti di Berthe Morisot, Marie Maucerin e Édouard Manet.
È stato proprio un ritratto di Coco Chanel, vestita in bianco e nero, in perfetto stile dell’ultimo ventennio dell’ottocento a dare lo spunto a Virginie.
Ed ecco il bianco e nero dei quadri di Berthe Marisot, e le ninfee di Manet prendere forma su abiti Couture che inseriscono piume e ricamano il tweed quasi fosse una tela impressionista.
Le gonne, dalle balze morbide e vaporose, si portano su giacche svasate, per contenerne il volume.

Un sapiente lavoro sartoriale, che trapela nella fluidità delle mussole, nelle ruches in tulle e nei fiori che animano i tessuti.
Proprio come un quadro impressionista i colori ed i ricami floreali, si alternano alle proposte più “rigorose” negli abbinamenti in bianco e nero, che strizzano l’occhio alle fanciulle di Marisot.
Sulla passerella è un trionfo di tweed colorato e ornato da micro–paillettes, un’ alternanza di righe e di arabeschi che regalano allegria e movimento.

Voglia di colore, giocosità e tridimensionalità anche per le bluse ricamate nei colori del malva e rosa, oppure nelle margherite gialle e rosse su fondo nero.
Un chiaro rimando ai giardini inglesi, perché “mi piace mescolare un tocco di Inghilterra con uno stile molto francese. È come unire maschile e femminile, che poi è quello che ho fatto anche in questa collezione” .
Paillettes e perline sono protagoniste su gonne, abitini e perfino sciarpe. Creano inaspettati giochi di luce e riflettono i bagliori che illuminano i capi.

Spettacolare l’abito da sposa, che non può mai mancare nei défilé Haute Couture, indossato dalla deliziosa Margaret Qualley, attrice sulla cresta dell’onda nonché figlia di Andy MacDowell.