Le formule lattee per neonati (da 0 a 4 mesi) conterrebbero più calorie di quelle previste: a dirlo è lo studio condotto dall’Helmholtz Zentrum München in collaborazione con l’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
Oggetto della ricerca sono 22 formule lattee per neonati, tra cui prodotti vaccini, ipoallergenici e di soia, sia liquidi che in polvere. I prodotti considerati coprono l’80% di tutto il mercato europeo. Le confezioni riportano le etichette con indicazioni sulla preparazione e contengono un misurino, del quale ne viene dichiarata la capacità in grammi.
Preparando il biberon con le regole scritte, usando il cucchiaino dosatore, nel 90% dei casi esaminati vi è il rischio di un’eccessiva assunzione di prodotto. In alcuni casi le quantità di prodotto indicate in etichetta, divise per fasce d’età, sono superiori alle raccomandazioni (apportando fino al 17% in più rispetto al fabbisogno energetico al 4° mese di vita); in altri il misurino avrebbe una capacità maggiore rispetto a quella dichiarata (circa 0,5 g/misurino) e, con l’aumentare del numero dei misurini, il bimbo al 4° mese riceve un surplus calorico giornaliero di circa 7% rispetto al fabbisogno.
La combinazione delle due situazioni può comportare, per un neonato al 4° mese, un eccesso calorico fino al 24% del fabbisogno energetico stimato dalla FAO e dall’OMS.
Premesso che l’allattamento al seno del neonato è sempre da privilegiare, in caso di allattamento artificiale spesso chi prepara il biberon è più preoccupato del fatto che il bimbo cresca “florido” piuttosto che sia “correttamente” alimentato e quindi la quantità di calorie ingerite dipende anche dalle ansie e dalle competenze di mamme, nonne e puericultrici. Va ricordato che un’assunzione eccessiva di calorie nei primi mesi di vita può essere causa di obesità nei bambini e poi negli adulti.